Due interventi in 95': il primo arriva al 57', dopo una prima frazione in cui era stato del tutto inoperoso, su una conclusione centrale di Castrovilli. Ben più difficile il secondo, quando interviene con un bel riflesso sul tiro da distanza ravvicinata di Lirola.
Pagelle Inter 35° giornata Inter - Fiorentina 0-0
Due interventi in 95': il primo arriva al 57', dopo una prima frazione in cui era stato del tutto inoperoso, su una conclusione centrale di Castrovilli. Ben più difficile il secondo, quando interviene con un bel riflesso sul tiro da distanza ravvicinata di Lirola.
Anello debole della difesa nerazzurra, contro un avversario non irresistibile perde troppi duelli, concede calci da fermo pericolosi e si lascia scappare Ribery in più di un'occasione. Steso da un colpo alla testa ricevuto da Ranocchia, deve abbandonare il campo nel corso del secondo tempo.
Entra al posto di De Vrij, contribuisce a limitare Cutrone e si fa notare per alcune belle chiusure, in particolare nel secondo tempo. Utile alla causa, tiene bene anche contro le ripartenze veloci della Fiorentina nel finale di gara.
Costretto ad abbandonare il match al 23' per un problema fisico. Fino a quel momento trascorre una serata tranquilla: limita Cutrone, si fa trovare pronto quando serve dimostrando senso della posizione e reattività. Poi è costretto a gettare la spugna.
Rileva D'Ambrosio, qualche piccola incertezza ma non soffre più di tanto. Si sistema sul lato opposto rispetto al compagno, facendo scalare Godin sul lato opposto; sempre utile in fase di costruzione, quando accompagna l'azione sulla sinistra.
Partita solida, contro un avversario non irresistibile, tuttavia incoraggiante. Paradossalmente meglio sulla sinistra che a destra, dove si sposta in seguito all'infortunio di D'Ambrosio: lì ha qualche grattacapo in più contro la velocità di Chiesa.
Si trova davanti un avversario non particolarmente complicato come Venuti, che spinge poco e si preoccupa quasi esclusivamente della fase difensiva; non sfrutta a dovere gli spazi che gli sono concessi, potrebbe fare di più ma non riesce a trovare la giocata giusta.
Si trova davanti un avversario non particolarmente complicato come Venuti, che spinge poco e si preoccupa quasi esclusivamente della fase difensiva; non sfrutta a dovere gli spazi che gli sono concessi, potrebbe fare di più ma non riesce a trovare la giocata giusta.
Si trova davanti un avversario non particolarmente complicato come Venuti, che spinge poco e si preoccupa quasi esclusivamente della fase difensiva; non sfrutta a dovere gli spazi che gli sono concessi, potrebbe fare di più ma non riesce a trovare la giocata giusta.
Rileva Gagliardini, prova a dare maggiore qualità alle giocate nerazzurre, senza riuscirci del tutto. Il dinamismo è il solito, la lucidità non del tutto; meglio da vertice basso che da mezz'ala, ruolo in cui sembra meno coinvolto rispetto al passato.
Segna un gol in evidente posizione di fuorigioco, ci mette tanta corsa ma commette parecchi errori di misura, soprattutto quando va al cross. Tanta buona volontà, poca intelligenza calcistica; dopo aver dato tutto quello che ha, lascia il campo a Moses.
Fa e disfa, alterna buone giocate a errori banali. Meno dinamico rispetto a Barella, si oppone bene sia a Castrovilli sia a Duncan; nella ripresa ha un calo graduale, che spinge Conte a rimpiazzarlo con Brozovic, uomo che assicura maggiore qualità.
Fa e disfa, alterna buone giocate a errori banali. Meno dinamico rispetto a Barella, si oppone bene sia a Castrovilli sia a Duncan; nella ripresa ha un calo graduale, che spinge Conte a rimpiazzarlo con Brozovic, uomo che assicura maggiore qualità.
Fa e disfa, alterna buone giocate a errori banali. Meno dinamico rispetto a Barella, si oppone bene sia a Castrovilli sia a Duncan; nella ripresa ha un calo graduale, che spinge Conte a rimpiazzarlo con Brozovic, uomo che assicura maggiore qualità.
Nonostante un errore nel finale che costa un pericoloso contropiede, non si può negare che la sua sia tra le migliori prestazioni in casa nerazzurra. Va vicino al gol all'11' ma trova sulla sua strada un super Terracciano; corre per 2 e si fa sempre trovare pronto, sia in fase offensiva sia in copertura.
Entra al posto di Candreva, prova a martellare sulla destra senza ottenere grossi risultati. Anche lui volenteroso, ma la difesa della Fiorentina non ha troppi problemi nel neutralizzarlo; quando riesce a liberarsi per il cross non sempre trova la misura.
Inizia molto bene il match, cala nella seconda parte della gara. Splendido l'assist per Lukaku, che colpisce il palo; alcune giocate di qualità, dialoga nello stretto con i compagni e sembra sempre nel vivo dell'azione. Con il passare dei minuti tende a nascondersi, a trotterellare, proprio quello che non piace a Conte; si sveglia nel finale con un paio di calci piazzati insidiosi.
Gira a vuoto per gran parte del primo tempo, sprecando troppi palloni e perdendo qualche duello con i difensori viola; ha una grande occasione a inizio ripresa, ma Terracciano devia sul palo la sua conclusione. Esce per lasciare spazio a Lautaro Martinez.
Al 5' avrebbe l'occasione per sbloccare il match, ma tira debolmente e permette la parata a Terracciano; si arrampica bene sull'assist di Eriksen, ma il suo colpo di testa finisce sul palo. L'occasione migliore capita al 34' e la divora, angolando poco la conclusione e trovando sulla sua strada il portiere viola, quando al centro c'erano due compagni smarcati.
Rileva Sanchez e non brilla particolarmente. Prova la giocata ma non gli riesce, Conte si aspetta maggiore concretezza e convinzione, invece l'argentino appare un pizzico troppo lezioso. Ha un'ultima occasione al 95', ma il suo colpo di testa - non semplice - termina tra le braccia di Terracciano.
Sembra proprio che non riesca a trasmettere alla squadra la ferocia agonistica che l'ha sempre contraddistinto. Dopo un discreto inizio l'Inter tende a spegnersi, gioca sotto ritmo ed è poco incisiva in avanti; pur colpendo due pali, non crea un numero di occasioni sufficiente per avere ragione di una Fiorentina ordinata e poco più.
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