Serata piuttosto tranquilla per lui, una volta tanto non chiamato agli straordinari. Del tutto incolpevole sull'1-1 di testa di Joao Pedro che vince il duello con D'Ambrosio
Pagelle Inter 2° giornata Cagliari - Inter 1-2
Prestazione onesta, come sempre adattato nei tre dietro. Purtroppo per lui ha la maggior parte delle colpe sul gol del Cagliari: Joao Pedro vince lo scontro diretto di testa, beffandolo alla grande
Conte ha ragione: messo nelle condizioni giuste è ancora un signor giocatore. E lo dimostra anche stasera, dopo la buona prova contro il Lecce. Stavolta l'avversario e il campo aumentano il coefficiente di difficoltà, lui se la cava con una prova attenta, precisa e di notevole affidabilità
Altra prova di grande solidità, intensità e propensione offensiva, abbinata anche a sacrificio visto che il dirimpettaio Nandez è davvero niente male. Sì, con Conte è ancora più incisivo: Biraghi è avvisato
Altra buonissima prova per lo slovacco. Niente di eccezionale, ma le poche cose che è chiamato a fare le fa bene e con la consueta puntualità. Assolutamente necessario per l'Inter, specie senza De Vrij e Godin
Poco incisivo negli inserimenti e nelle geometrie in mezzo al campo. Sembra abbia quasi bisogno di una sveglia a tratti, non a caso Conte toglie lui dal campo per inserire l'ex Barella nonostante Brozovic fosse ammonito
Come Candreva, regala e si regala un netto downgrade rispetto all'ottima partita col Lecce. Non solo mancano i bonus (anzi, si becca un giallo), ma spesso palesa una lentezza di pensiero che permette agli indemoniati mediani sardi di mordergli le caviglie e recuperare palloni
Passo indietro evidente rispetto al Lecce, dal punto di vista della propensione offensiva e del dinamismo. L'ottima prova di Pellegrini ne limita moltissimo la pericolosità in zona cross, tant'è vero che arranca col passare dei minuti e Conte lo sostituisce
L'ex applauditissimo gioca 20 minuti abbondanti senza infamia e senza lode. Ci si aspetta sempre un acuto da lui, in realtà si limita a fare densità in mezzo al campo, costruendo gioco quando serve. L'intenzione di diventare presto un titolare c'è
L'ex applauditissimo gioca 20 minuti abbondanti senza infamia e senza lode. Ci si aspetta sempre un acuto da lui, in realtà si limita a fare densità in mezzo al campo, costruendo gioco quando serve. L'intenzione di diventare presto un titolare c'è
Partita da primo della classe per l'ex Sassuolo. Costanza di rendimento a cui abbina due episodi chiave: il cross da cui nasce il gol di Lautaro e la splendida ruleta di "iniestiana" memoria con cui si procura il rigore della vittoria. E' già un insostituibile di questa Inter
Non entusiasma, stavolta, per dominio fisico e strapotere tra i centrali avversari. In compenso, tuttavia, si distingue per 2-3 sponde di testa molto intelligenti a favorire gli inserimenti dei compagni. E, soprattutto, sigla con freddezza il rigore del definitivo 2-1
Trova il gol in maniera quasi un po' casuale, ad ogni modo dimostra tutta la sua cattiveria agonistica vincendo di fatto un duello aereo con il ben più alto Cerri. Oltre al +3, grande lotta su ogni pallone e lucidità nel tenere la sfera e far salire la squadra
Massimo risultato col minimo sforzo? Sì, stasera funziona così. Ma le partite in Italia si vincono anche in questo modo, specie su campi molto insidiosi come quello di Cagliari. Due vittorie su due, altri sprazzi tipicamente "contiani" messi a referto: questa squadra può crescere ancora moltissimo. Intanto, sa solo vincere
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