Prova da punto esclamativo quella del portierone azzurro, che mura Lazovic, Bessa, Veloso e anche Bakayoko in un tentativo di autorete. Poi ipnotizza due volte Bessa per mantenere la serranda abbassata, mettendo sulla vittoria rossonera la firma più grande.
Pagelle Milan 20° giornata Genoa - Milan 0-2
La bandiera bianca alzata da Zapata lo proietta all'improvviso in campo. Inizialmente Bessa e Kouamè gli schizzano via da tutte le parti, ma poi l'ex Atalanta dimostra che la sua vera qualità è quella di offendere, e l'assist prezioso per Borini ne è la dimostrazione.
Parte a destra e poi passa al centro dopo l'infortunio di Zapata. L'inizio è difficoltoso, ma poi si ambienta e si rivela un centrale difensivo estremamente affidabile.
Parte a destra e poi passa al centro dopo l'infortunio di Zapata. L'inizio è difficoltoso, ma poi si ambienta e si rivela un centrale difensivo estremamente affidabile.
In un primo tempo di grande difficoltà per il Milan, è l'unico giocatore rossonero a riuscire a mettere la museruola all'indemoniato Kouamé. La sua partita resta poi costante su buoni livelli di rendimento.
In un primo tempo di grande difficoltà per il Milan, è l'unico giocatore rossonero a riuscire a mettere la museruola all'indemoniato Kouamé. La sua partita resta poi costante su buoni livelli di rendimento.
Nei primi minuti soffre molto l'intraprendenza di Lazovic, ma poi sfrutta l'onda positiva nella ripresa e si rimette in piedi bene, risultando importante in alcune chiusure difensive.
Per 45 minuti è il peggiore in campo. Per 15 minuti nella ripresa sembra essere in rampa di lancio per la panchina, ma poi riscrive la storia. Prima un tiro a giro bloccato da Radu, poi un sinistro a incrociare che esalta i riflessi dell'ex Avellino e infine il gol di rapina che mette i tre punti sul treno verso Milano.
Alterna cose abbastanza buone a lunghi tratti di ingiustificato riposo, in cui costeggia la partita in maniera colpevole. Nel complesso risulta poco incisivo.
La difesa rossonera passa un buon pomeriggio anche grazie alla sua presenza fisica in mediana. A volte arruffone e falloso (deve ringraziare Donnarumma che disinnesca un suo tentativo di autogol), ma cresce nella ripresa in maniera costante, vincendo nettamente il duello con Rolon.
Il ragazzo aveva già fatto vedere segnali positivi in Coppa e Supercoppa, ma contro il Genoa si conferma alla grande. Giocate di prima sempre intelligenti, numeri d'alta scuola, filtranti illuminanti e anche tanta sagacia tattica negli inserimenti. Potrebbe segnare di testa, ma dà poca forza: è l'unico vero neo di una partita perfetta, condita anche da un palo clamoroso.
Come Calhanoglu, non è il solito Suso e caracolla quasi svogliato sulla sua fascia destra. Il finale cambia la sua partita e il suo voto: prima trova il corridoio per Conti sul gol dello 0-1 e poi si mette in proprio per il bellissimo gol del raddoppio, fatto tra l'altro con il suo piede debole.
Come Calhanoglu, non è il solito Suso e caracolla quasi svogliato sulla sua fascia destra. Il finale cambia la sua partita e il suo voto: prima trova il corridoio per Conti sul gol dello 0-1 e poi si mette in proprio per il bellissimo gol del raddoppio, fatto tra l'altro con il suo piede debole.
Marassi in qualche modo gli porta bene. Non segna una doppietta come contro la Sampdoria in Coppa Italia, ma nel momento in cui conta ribalta la sua prestazione con un bell'assist per il raddoppio di Suso.
Marassi in qualche modo gli porta bene. Non segna una doppietta come contro la Sampdoria in Coppa Italia, ma nel momento in cui conta ribalta la sua prestazione con un bell'assist per il raddoppio di Suso.
Successo esterno che gli vale il quarto posto, ottenuto in piena emergenza.
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Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
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