Si fa trovare pronto sull'occasione in apertura per il Bologna: il suo balzo sul tiro di Dzemaili lascia credere che sia in giornata. Invece si addormenta incredibilmente sulla conclusione di Verdi, regalando un pareggio insperato al Bologna. Per sua fortuna entra Milik, altrimenti il suo errore sarebbe costato caro.
Si fa trovare pronto sull'occasione in apertura per il Bologna: il suo balzo sul tiro di Dzemaili lascia credere che sia in giornata. Invece si addormenta incredibilmente sulla conclusione di Verdi, regalando un pareggio insperato al Bologna. Per sua fortuna entra Milik, altrimenti il suo errore sarebbe costato caro.
Primo tempo tranquillo, poi il Bologna comincia a fare sul serio e l'albanese si deve rimboccare le maniche. Non spinge come potrebbe, ma almeno dal suo lato non si passa.
Decisamente il migliore dei suoi in difesa, dopo una prima frazione in cui è praticamente inoperoso nella ripresa deve darsi da fare: accanto ha un Koulibaly non perfetto, lui invece non sbaglia un intervento.
Il suo tecnico si fida di lui: non a caso lo manda in campo in un momento delicato, sull'1-1, quando ha bisogno di maggiori garanzie sia in fase difensiva che in quella offensiva. Rileva Strinic e non tradisce le attese.
Un buon primo tempo, una ripresa così così: troppi errori in fase di impostazione e un calo fisico - o mentale? - che permette agli attaccanti felsinei di trovare spazi inattesi. Alla fine, anche grazie all'aiuto di Albiol, se la cava senza fare troppi danni.
Un buon primo tempo, una ripresa così così: troppi errori in fase di impostazione e un calo fisico - o mentale? - che permette agli attaccanti felsinei di trovare spazi inattesi. Alla fine, anche grazie all'aiuto di Albiol, se la cava senza fare troppi danni.
Timido, non riesce mai a supportare l'azione offensiva con efficacia e nella ripresa emergono anche serie difficoltà difensive. Non commettere errori grossolani, ma sembra sempre incerto: Sarri lo leva per affidarsi a Ghoulam.
Preferito ad Allan nel centrocampo a 3 del Napoli, ripaga il suo tecnico con accelerazioni improvvise e una buona intesa con i compagni. Non sempre la giocata gli riesce, ma è una spina nel fianco della mediana di Donadoni.
Preferito ad Allan nel centrocampo a 3 del Napoli, ripaga il suo tecnico con accelerazioni improvvise e una buona intesa con i compagni. Non sempre la giocata gli riesce, ma è una spina nel fianco della mediana di Donadoni.
Entra in campo con un buon piglio, regalando un assist d'oro a Insigne - che non lo sfrutta - e recuperando il pallone da cui nasce il terzo gol del Napoli. Sempre prezioso, anche da subentrante.
Entra in campo con un buon piglio, regalando un assist d'oro a Insigne - che non lo sfrutta - e recuperando il pallone da cui nasce il terzo gol del Napoli. Sempre prezioso, anche da subentrante.
La perla che regala a Insigne al 19' non entrerà nel tabellino ma è roba per palati fini, così come l'assist al bacio per Milik nella ripresa. In mezzo, tante giocate decisive non solo in avanti ma anche in fase di disimpegno, che impreziosiscono una prestazione da vero leader.
Il piano di Donadoni è di neutralizzarlo, evitando che possa essere la fonte del gioco partenopeo. Una strategia che funziona, perché l'ex centrocampista del Verona è spesso assente e quando è chiamato in causa si rivela impreciso, soprattutto nella ripresa.
Il gol è solo la ciliegina sulla torta di una partita letteralmente a tutto campo. Lo trovi in difesa a respingere i rari attacchi del Bologna, un attimo dopo è nell'area di rigore avversaria a effettuare un taglio magistrale. In forma strepitosa, anche se cala leggermente nella ripresa.
Il gol è solo la ciliegina sulla torta di una partita letteralmente a tutto campo. Lo trovi in difesa a respingere i rari attacchi del Bologna, un attimo dopo è nell'area di rigore avversaria a effettuare un taglio magistrale. In forma strepitosa, anche se cala leggermente nella ripresa.
Si vede che avrebbe una voglia matta di segnare e tornare protagonista. Probabilmente è questo che lo tradisce: nervoso, impreciso, non trova mai il movimento giusto e se la prende spesso e volentieri con i compagni. Sarri lo leva dal campo e vince la partita: un caso?
Serve un assist al bacio a Callejon, poi cerca il gol con pervicacia, a rischio di far mugugnare qualche compagno. Ma è pimpante, impegna Da Costa al 19' e mette in seria difficoltà il suo dirimpettaio Krafth. Si divora un gol a pochi metri dalla porta bolognese, per sua fortuna ci pensa Milik a chiudere il match pochi minuti più tardi.
Entra in campo e rivolta il match come un guanto. Il polacco manda al tappeto il Bologna con una doppietta d'autore: sul primo gol deve ringraziare Hamsik, per il secondo si mette in proprio firmando il suo sesto gol con la maglia azzurra. Devastante.
Il suo Napoli è bello ma tende a specchiarsi un po' troppo. Così nella ripresa, quando il Bologna ha rimesso in carreggiata la partita, ci vuole una scossa: l'ingresso di Milik regala 3 punti e si rivela decisivo per l'andamento del match.
Il suo Napoli è bello ma tende a specchiarsi un po' troppo. Così nella ripresa, quando il Bologna ha rimesso in carreggiata la partita, ci vuole una scossa: l'ingresso di Milik regala 3 punti e si rivela decisivo per l'andamento del match.
Il suo Napoli è bello ma tende a specchiarsi un po' troppo. Così nella ripresa, quando il Bologna ha rimesso in carreggiata la partita, ci vuole una scossa: l'ingresso di Milik regala 3 punti e si rivela decisivo per l'andamento del match.
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