
Il gol di Perica sorprende lui e tanti altri, ma non poteva fare granché. Buona e tempestiva l'uscita su Zapata nel primo tempo.
Il gol di Perica sorprende lui e tanti altri, ma non poteva fare granché. Buona e tempestiva l'uscita su Zapata nel primo tempo.
Nel primo tempo è più schiacciato sulla difensiva, nella ripresa si fa vedere più spesso in avanti. Da una sua azione personale, una sgroppata di più di cinquanta metri, nasce il raddoppio.
Non una prestazione da lettera maiuscola, ma una buona partita in cui - a parte un retropassaggio balordo nel primo tempo - non si segnalano grandi sbavature. Buono il lavoro su Widmer, solitamente cliente scomodo.
Il suo problema è la continuità. A volte si lascia andare a errori imbarazzanti, altre - come stasera - gioca una partita praticamente perfetta, dando ragione a chi lo valuta 60 e più milioni. Cancella Zapata, anticipa tutti con i tempi giusti, di testa le prende quasi tutte.
Il problema del pomeriggio del Friuli è di quelli che difficilmente si risolvono: il fisico. Il rumeno non è sicuramente un peso piuma, ma davanti a montagne di muscoli come Zapata soffre. Nel primo tempo rischia in due occasioni, ma poi riesce a rimettersi in carreggiata.
La sbavatura c'è, e arriva all'improvviso: un retropassaggio che poteva diventare frittata senza l'intervento di Koulibaly. A parte questo, conferma il suo momento di forma e la sua crescita costante: gioca più palloni di tutti (108), è sempre presente, nel finale è preziosissimo anche in difesa.
La sbavatura c'è, e arriva all'improvviso: un retropassaggio che poteva diventare frittata senza l'intervento di Koulibaly. A parte questo, conferma il suo momento di forma e la sua crescita costante: gioca più palloni di tutti (108), è sempre presente, nel finale è preziosissimo anche in difesa.
Entra al posto di uno spento Hamsik, porta velocità e dinamismo per l'ultima parte di gara.
Non gioca una partita sopra le righe, e perde qualche duello in più rispetto al solito, ma al netto di tutto la sua prestazione è positiva, fatta della solita corsa e della solita "tigna", fondamentali per l'equilibrio della mediana azzurra.
In un primo tempo complicato, prova più volte a scuotere i compagni d'attacco, innescando gli attaccanti o provando a concludere da fuori. Nel secondo tempo la stanchezza si fa sentire e commette qualche errore di troppo.
Nel primo tempo galleggia, insieme ai compagni di reparto, senza trovare gli sbocchi giusti. Nella ripresa confeziona proprio con Mertens e Insigne l'azione che sblocca la partita e, forse, l'attacco inceppato del Napoli. Tutt'intorno, la solita prova convincente.
Finalmente si è sbloccato, sette mesi e diciassette partite dopo, con in mezzo le polemiche con la società per il rinnovo e i battibecchi a mezzo stampa con Sarri. Possono essere i due gol della tranquillità, che lo possono riportare ai livelli dell'anno scorso. E, magari, anche con i piedi per terra.
Forse nel primo tempo è fra quelli che soffre di più: Danilo fa buona guardia e non riesce a trovare gli spazi giusti per dialogare con Callejon e Insigne. Nel secondo tempo si riprende: entra nell'azione del gol di Insigne, cerca la gioia personale con un tiro dalla distanza che Karnezis devia in angolo.
Dopo due partite che avevano lasciato, per vari motivi, l'amaro in bocca, sembra che il Napoli dalla punta arrotondata abbia trovato finalmente la quadra: la squadra gira bene, i nuovi hanno completato il processo di integrazione, e Insigne è tornato al gol. Abbastanza per tornare a casa con un sorriso.
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.