Senza dubbio una delle sue più "nebbiose" prestazioni in maglia biancoceleste. E non solo per il fallo su Berardi che costa il rigore dell'1-0: l'intesa con i due centrali olandesi non è delle migliori, con i piedi fa decisamente peggio del solito
Senza dubbio una delle sue più "nebbiose" prestazioni in maglia biancoceleste. E non solo per il fallo su Berardi che costa il rigore dell'1-0: l'intesa con i due centrali olandesi non è delle migliori, con i piedi fa decisamente peggio del solito
Sicuramente meglio rispetto al suo connazionale e compagno di reparto, ma in leggero affanno - specie nei primi 45' - quando Berardi si accentra e decide di puntarlo. Meglio nella ripresa, anche se il calo fisico di Defrel e la prevedibilità di Matri non rappresentano pericoli degni di nota
Sicuramente meglio rispetto al suo connazionale e compagno di reparto, ma in leggero affanno - specie nei primi 45' - quando Berardi si accentra e decide di puntarlo. Meglio nella ripresa, anche se il calo fisico di Defrel e la prevedibilità di Matri non rappresentano pericoli degni di nota
Deve migliorare ancora molto, per personalità e soprattutto intelligenza tattica: lo sa Inzaghi, ma probabilmente lo sa anche lui. Qualche passaggio di troppo sbagliato, non impeccabile su un paio di lanci che provengono dalla trequarti neroverde. Esce perché ammonito, rischio enorme per il finale di partita
Deve migliorare ancora molto, per personalità e soprattutto intelligenza tattica: lo sa Inzaghi, ma probabilmente lo sa anche lui. Qualche passaggio di troppo sbagliato, non impeccabile su un paio di lanci che provengono dalla trequarti neroverde. Esce perché ammonito, rischio enorme per il finale di partita
Apprezzabile la sua buona volontà nelle propensioni offensive, anche in fase di ripiego non commette particolari errori da matita blu. Ma la sensazione è che stia per perdere la palla quasi ogni volta che se ne impossessa. E Politano lo ubriaca in almeno quattro occasioni nel secondo tempo
Serata da emicrania per il laterale rumeno. Che abbia un problema sulle diagonali difensive non è un mistero e infatti è proprio lui a perdersi Berardi sul lancio di Missiroli da cui scaturisce il penalty. Nella prima frazione sbaglia una quantità industriale di passaggi, un pelino meglio da centrale nel secondo tempo. Quando, però, il Sassuolo è praticamente inoffensivo
Come Keita e Lombardi, cambia volto alla partita proprio quando serviva produrre il massimo sforzo per portare a casa i tre punti. A sinistra è il solito treno, quando si tratta di spingere. Unica macchia: perde la marcatura di Pellegrini che di testa prende la traversa. Per il resto, impegno e sacrificio esemplari
Dopo 5 minuti sbaglia un comodo passaggio che apre il contropiede al Sassuolo e costringe Lulic al fallo tattico da giallo. Ma si riprende subito e finisce in crescendo: nel secondo tempo, infatti, è pressoché perfetto per chiusure difensive e capacità nel dettare i tempi di gioco, la sua arma migliore
Accelera, recupera palloni, chiude triangolazioni. Insomma, è il Felipe Anderson che tutti conosciamo. Purtroppo anche per una scarsa presenza in fase finalizzativa. C'è una perla che però merita di essere vista e rivista: l'assist di esterno a Immobile per l'1-1
Opaco e a tratti irritante. Dà l'impressione di essere, tra quelli in campo, quello con la testa più rivolta al derby di martedì che a Berardi e compagni. Troppi errori di misura nel primo tempo, poco efficace in fase di spinta. Non è un caso che, da quando Keita prende il suo posto, l'attacco si fa ben più pericoloso
Primo tempo in sordina, cresce esponenzialmente nei secondi 45'. Lo trovi in area a chiudere sulle palle alte, a centrocampo per impostare, in attacco per gli inserimenti a fari spenti. Corre per due: ecco perché è imprescindibile per Inzaghi
A Cagliari la sua assenza si è sentita parecchio: stasera si è intuito benissimo il perché. E' il classico centrocampista tuttofare, immarcabile nel gioco aereo, delizioso con la palla tra i piedi. Non la sua miglior prestazione in carriera, ma regala tanta sostanza ai compagni
A Cagliari la sua assenza si è sentita parecchio: stasera si è intuito benissimo il perché. E' il classico centrocampista tuttofare, immarcabile nel gioco aereo, delizioso con la palla tra i piedi. Non la sua miglior prestazione in carriera, ma regala tanta sostanza ai compagni
Entra e spacca il match, com'è ormai sua consuetudine. E dire che i suoi primi minuti in campo erano un misto di leziosità e semi-svogliatezza. Decide poi di ricordare il nome che porta sulle spalle e fa il fenomeno. Tecnica da vendere e grande forza fisica: due elementi decisivi per trascinare la squadra a un pesantissimo successo
Il solito killer dell'area di rigore... e non solo. Centralmente la coppia Acerbi - Cannavaro concede poco, così Ciro decide spesso e volentieri di allargarsi a sinistra. Un movimento proficuo, perché proprio da lì riceve la palla del pari e si crea un paio di tiri da fuori abbastanza pericolosi. Ariete ideale e fondamentale per il 4-3-3 di Inzaghi
Il solito killer dell'area di rigore... e non solo. Centralmente la coppia Acerbi - Cannavaro concede poco, così Ciro decide spesso e volentieri di allargarsi a sinistra. Un movimento proficuo, perché proprio da lì riceve la palla del pari e si crea un paio di tiri da fuori abbastanza pericolosi. Ariete ideale e fondamentale per il 4-3-3 di Inzaghi
Quando entra al posto di Felipe Anderson, viene visto quasi come la classica mossa della disperazione per estrarre il coniglio dal cilindro. In realtà è un fattore del match: costringe Dell'Orco a una ancor più attenta fase difensiva, chiede e riceve spesso la sfera sulla destra e mette in mezzo quella palla forte e tesa finita poi dentro per la sfortunata deviazione di Consigli
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
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