La doppietta di Milik stende il Bologna, ma la complicità del portiere rossoblu è evidente: prima abbozza appena l'uscita, lasciandosi beffare dal polacco, poi si fa sorprendere da un tiro bello ma non irresistibile.
La doppietta di Milik stende il Bologna, ma la complicità del portiere rossoblu è evidente: prima abbozza appena l'uscita, lasciandosi beffare dal polacco, poi si fa sorprendere da un tiro bello ma non irresistibile.
La doppietta di Milik stende il Bologna, ma la complicità del portiere rossoblu è evidente: prima abbozza appena l'uscita, lasciandosi beffare dal polacco, poi si fa sorprendere da un tiro bello ma non irresistibile.
Il Napoli può vantare un attacco dalle mille soluzioni, ma lui si fa trovare troppo spesso fuori posizione sui tagli degli esterni partenopei. Quando poi entra Milik son dolori: il polacco non gli lascia scampo.
Fino all'ingresso di Milik è il migliore dei suoi, regge la difesa quasi da solo. Ma il polacco lo coglie impreparato: non segue il taglio dell'attaccante, forse confidando nell'uscita del suo portiere, commettendo un errore in tandem con Krafth.
Fino all'ingresso di Milik è il migliore dei suoi, regge la difesa quasi da solo. Ma il polacco lo coglie impreparato: non segue il taglio dell'attaccante, forse confidando nell'uscita del suo portiere, commettendo un errore in tandem con Krafth.
La mancata chiusura su Callejon è imperdonabile per un terzino con la sua esperienza. Primo tempo da brividi, migliora leggermente nella ripresa; ma quando entra Milik frana insieme ai suoi compagni.
Insigne lo mette in grande difficoltà fin dalle prime battute, sgusciando da tutte le parti. Completa la serata-no perdendosi il taglio di Milik e poi abbattendo Zielinski al limite dell'area, intervento che gli costa il cartellino rosso.
Insigne lo mette in grande difficoltà fin dalle prime battute, sgusciando da tutte le parti. Completa la serata-no perdendosi il taglio di Milik e poi abbattendo Zielinski al limite dell'area, intervento che gli costa il cartellino rosso.
La voglia è quella giusta, i minuti a disposizione non sono tanti ma riesce a rendersi pericoloso e a creare più di un grattacapo alla difesa del Napoli, con qualche bello spunto in velocità.
La voglia è quella giusta, i minuti a disposizione non sono tanti ma riesce a rendersi pericoloso e a creare più di un grattacapo alla difesa del Napoli, con qualche bello spunto in velocità.
Disastroso nella prima frazione, perde una marea di palloni e non riesce mai a essere efficace nello spezzare il gioco del Napoli. Un pizzico meglio nella ripresa, ma non abbastanza per ambire a un voto dignitoso.
Disastroso nella prima frazione, perde una marea di palloni e non riesce mai a essere efficace nello spezzare il gioco del Napoli. Un pizzico meglio nella ripresa, ma non abbastanza per ambire a un voto dignitoso.
Disastroso nella prima frazione, perde una marea di palloni e non riesce mai a essere efficace nello spezzare il gioco del Napoli. Un pizzico meglio nella ripresa, ma non abbastanza per ambire a un voto dignitoso.
Il gol è un premio al coraggio e a una gara in cui dà battaglia dall'inizio alla fine. Donadoni lo schiera come "falso nueve", lui risponde con movimenti continui e un dialogo incessante con i compagni; forse Reina si commuove, perché sul suo tiro da distanza proibitiva si addormenta e gli regala il gol.
Non entra bene in partita: macchinoso, lento, si fa costantemente bloccare dalla difesa azzurra, anche quando avrebbe lo spazio per tentare l'affondo. Si vede a occhio nudo che non è ancora al top della condizione.
La prima occasione del match capita sul suo piede, ma Reina è bravo a sventarla. Nella prima frazione non trova mai la posizione giusta; un po' meglio nella ripresa, ma da centrale non riesce ad assicurare il giusto filtro davanti alla difesa.
La prima occasione del match capita sul suo piede, ma Reina è bravo a sventarla. Nella prima frazione non trova mai la posizione giusta; un po' meglio nella ripresa, ma da centrale non riesce ad assicurare il giusto filtro davanti alla difesa.
La voglia c'è, la generosità è tanta, ma il pallone lo vede poco o nulla. Nonostante ci provi con tanti movimenti, non è mai coinvolto dai compagni, può soltanto cercare di rovistare nella spazzatura della partita; arriveranno gare più semplici, dove potrà mettersi in mostra.
La voglia c'è, la generosità è tanta, ma il pallone lo vede poco o nulla. Nonostante ci provi con tanti movimenti, non è mai coinvolto dai compagni, può soltanto cercare di rovistare nella spazzatura della partita; arriveranno gare più semplici, dove potrà mettersi in mostra.
In avanti si mostra vivace ma va a sprazzi, senza trovare mai continuità. Inoltre dovrebbe aiutare maggiormente un Torosidis in evidente difficoltà, ma forse non è nelle sue corde; Donadoni lo sostituisce con Rizzo dopo averlo visto particolarmente stanco.
Tanti spunti interessanti, anche quando, come nel primo tempo, sembra predicare nel deserto. Nella ripresa cresce, ma Donadoni lo leva sul più bello: forse una scelta poco azzeccata.
Il Bologna della prima frazione è troppo brutto per essere vero: timido, impacciato, senza idee, impreciso. Una bella strigliata nell'intervallo regala agli spettatori una partita, perché la squadra rossoblu mette in seria difficoltà i padroni di casa. Non ci fosse stato Milik, probabilmente parleremmo di un capolavoro tattico dell'allenatore del Bologna: rimangono però spunti positivi per il futuro.
Il Bologna della prima frazione è troppo brutto per essere vero: timido, impacciato, senza idee, impreciso. Una bella strigliata nell'intervallo regala agli spettatori una partita, perché la squadra rossoblu mette in seria difficoltà i padroni di casa. Non ci fosse stato Milik, probabilmente parleremmo di un capolavoro tattico dell'allenatore del Bologna: rimangono però spunti positivi per il futuro.
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