Nel primo tempo ha tantissimo spazio, infatti è quasi un attaccante aggiunto; non trova però i tempi dell'inserimento, arrivando sempre tardi all'appuntamento con il pallone. Nella ripresa Gasperini gli preferisce un giocatore più offensivo.
Nel primo tempo ha tantissimo spazio, infatti è quasi un attaccante aggiunto; non trova però i tempi dell'inserimento, arrivando sempre tardi all'appuntamento con il pallone. Nella ripresa Gasperini gli preferisce un giocatore più offensivo.
Gasperini decide che sarà lui il centrale: quella del tecnico si rivela un'ottima scelta, perché il difensore non sbaglia un intervento. Sempre in anticipo su Marilungo e Mchedlidze, è anche in grado di far partire l'azione degli orobici con precisi cambi di gioco, da vero e proprio regista arretrato. Si lascia sorprendere soltanto sul gol, ma quel pallone non sarebbe dovuto passare.
Gasperini decide che sarà lui il centrale: quella del tecnico si rivela un'ottima scelta, perché il difensore non sbaglia un intervento. Sempre in anticipo su Marilungo e Mchedlidze, è anche in grado di far partire l'azione degli orobici con precisi cambi di gioco, da vero e proprio regista arretrato. Si lascia sorprendere soltanto sul gol, ma quel pallone non sarebbe dovuto passare.
Va vicino al gol nel primo tempo, dopo aver battagliato a lungo con Mchedlidze. Qualche difficoltà in più a inizio ripresa, ma si riprende alla grande e viene fuori alla distanza.
Partita tranquilla, nella quale si concede non solo chiusure efficaci ma anche qualche bella sortita offensiva. Strappa la sufficienza senza strafare.
Partita tranquilla, nella quale si concede non solo chiusure efficaci ma anche qualche bella sortita offensiva. Strappa la sufficienza senza strafare.
Partita tranquilla, nella quale si concede non solo chiusure efficaci ma anche qualche bella sortita offensiva. Strappa la sufficienza senza strafare.
Decide il match nel finale con un gol di rapina. Prima non era piaciuto: troppo "molle" dopo il suo ingresso in campo, non era riuscito ad affondare sulla sua fascia di competenza. Si riscatta ampiamente con la rete decisiva per la vittoria.
Semplicemente scatenato, dal 1' fino al 90'. Imperversa sulla sinistra facendo venire il mal di testa a Cosic, sforna sempre cross interessanti per i compagni e semina il panico nella difesa empolese. Stasera gli è mancato soltanto il gol.
Fatica a trovare la posizione e non riesce neppure a rendersi efficace con la sua arma migliore, gli inserimenti. Dopo un primo tempo in cui fa tanta confusione e pochissime giocate positive, Gasperini decide di lasciarlo negli spogliatoi.
Fatica a trovare la posizione e non riesce neppure a rendersi efficace con la sua arma migliore, gli inserimenti. Dopo un primo tempo in cui fa tanta confusione e pochissime giocate positive, Gasperini decide di lasciarlo negli spogliatoi.
Troppo impreciso. Non entra mai in partita, cominciando a sbagliare appoggi tutto sommato facili già nel primo tempo; e anche nella ripresa, quando l'Atalanta produce il suo massimo sforzo per arrivare al pareggio e poi alla vittoria, sembra sempre poco concreto.
Rivolta la partita come un guanto, nel bene e nel male. Crea la prima vera occasione con un tiro parato da Skorupski, poi si dimentica incredibilmente Mchedlidze in occasione del gol. Ma decide di travolgere l'Empoli con un gol, una traversa e l'azione finale, quando con il suo "sfondamento" riesce a far arrivare a D'Alessandro il pallone decisivo del match.
Spinge tantissimo sulla sinistra, senza risparmiarsi. L'Empoli fa tanta fatica nel tamponare le sue sortite, l'esterno atalantino è in palla e lascia partire cross interessanti, dialogando con Gomez quando si allarga sul suo lato. Una partita di grande sostanza, che conferma le sue qualità.
Benissimo nel gioco di sponda e nella protezione della palla, male in quello che dovrebbe essere il suo compito: segnare gol. Non vede la porta, quando va al tiro è poco convinto e non trova lo spunto giusto sotto porta. Il lavoro sporco c'è, ma il mestiere da centravanti è anche altro.
Benissimo nel gioco di sponda e nella protezione della palla, male in quello che dovrebbe essere il suo compito: segnare gol. Non vede la porta, quando va al tiro è poco convinto e non trova lo spunto giusto sotto porta. Il lavoro sporco c'è, ma il mestiere da centravanti è anche altro.
Rileva Petagna: forse gioca meno per la squadra, ma attacca di più l'area di rigore, creando qualche grattacapo alla difesa toscana. Non risulta decisivo con episodi specifici, ma dà il suo apporto positivo alla causa.
Dopo un primo tempo positivo ma non esaltante, la sua squadra si sveglia grazie al gol dell'Empoli: da quel momento gli orobici spingono sull'acceleratore e mettono in mostra tutte le loro qualità. I cambi, decisivi, sono merito dell'intuizione del tecnico, sempre più lanciato nella sua avventura bergamasca.
Dopo un primo tempo positivo ma non esaltante, la sua squadra si sveglia grazie al gol dell'Empoli: da quel momento gli orobici spingono sull'acceleratore e mettono in mostra tutte le loro qualità. I cambi, decisivi, sono merito dell'intuizione del tecnico, sempre più lanciato nella sua avventura bergamasca.
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