Due parate finché non è costretto ad uscire per una botta ricevuta involontariamente dall'attaccante pescarese Cerri. Fondamentale nel bilancio del match l'intervento su Mitrita nella prima frazione di gioco, quando il greco respinge di piede una conclusione a botta sicura del l'attaccante avversario.
Imperfetto nell'unica conclusione del Pescara verso la sua porta, il suo errato posizionamento e la lentezza nel tuffarsi permette a Muntari di trovare la prima rete con la maglia degli abruzzesi e di accorciare le distanze.
Attento e preciso nella prima frazione di gioco quando blocca tutte le iniziative dell'attacco pescarese, decisamente meno bene negli ultimi venti minuti quando i padroni di casa si gettano alla ricerca delle reti che potrebbero valere il pareggio.
Entra per far rifiatare il recuperato Thereau, ma il suo ingresso non lascia tracce positive, anzi si fa strappare due palloni dai piedi e regalando possessi pericolosi al Pescara. Riesce anche a farsi ammonire ingenuamente per un'inutile simulazione nell'area di rigore abruzzese.
Entra per far rifiatare il recuperato Thereau, ma il suo ingresso non lascia tracce positive, anzi si fa strappare due palloni dai piedi e regalando possessi pericolosi al Pescara. Riesce anche a farsi ammonire ingenuamente per un'inutile simulazione nell'area di rigore abruzzese.
Nel primo tempo liscia un clamoroso pallone che potrebbe costare carissimo alla sua squadra. Su un innocuo cross dalla destra del Pescara lo svizzero buca l'intervento aprendo lo specchio della porta a Mitrita appostato pochi passi dietro di lui, solo la grande reattività di Karnezis evita guai peggiori.
Ormai diventato perfetto interprete del ruolo di esterno difensivo, il brasiliano è il miglior friulano per palloni recuperati, ben 8, e non limita il suo apporto alla fase difensiva, anzi spesso e volentieri si lancia nella metà campo avversaria per accompagnare lo sviluppo della manovra.
Scelto da Delneri per sostituire Felipe accanto a Danilo, lui ripaga la fiducia del mister con una prestazione impeccabile. E' lui il friulano con il maggior numero di respinte nell'arco della partita, sono ben 13 infatti gli interventi del difensore fiorentino.
In assenza di Fofana tocca a lui mettere i muscoli al servizio della propria squadra, riuscendo perfettamente nel compito. Vista la presenza di un giocatore più offensivo come Jankto dall'altro lato del centrocampo limita le sue sortite nella metà campo avversaria, facendosi tuttavia valere in fase di non possesso e lottando su ogni pallone.
In assenza di Fofana tocca a lui mettere i muscoli al servizio della propria squadra, riuscendo perfettamente nel compito. Vista la presenza di un giocatore più offensivo come Jankto dall'altro lato del centrocampo limita le sue sortite nella metà campo avversaria, facendosi tuttavia valere in fase di non possesso e lottando su ogni pallone.
In assenza di Fofana tocca a lui mettere i muscoli al servizio della propria squadra, riuscendo perfettamente nel compito. Vista la presenza di un giocatore più offensivo come Jankto dall'altro lato del centrocampo limita le sue sortite nella metà campo avversaria, facendosi tuttavia valere in fase di non possesso e lottando su ogni pallone.
Combina alla perfezione con Jankto in occasione della prima e della seconda rete, tuttavia sbaglia molti palloni pericolosi a pochi metri dalla propria area di rigore. Sono ben 9 infatti i possessi persi nell'arco della partita, decisamente troppi per chi dovrebbe essere il cervello della squadra.
Due assist ed un gol dovrebbero bastare per descrivere la prestazione sontuosa del centrocampista ceco. L'unico difetto è forse la leggerezza in fase di non possesso, leggerezza ampiamente ripagata dai palloni toccati in fase di costruzione: perfetto il cross per la testa di Zapata, la conclusione che porta alla seconda rete e l'inserimento che porta alla rete del momentaneo 3-0.
Tende ad intestardirsi in giocate personali fidandosi delle sue evidenti qualità, tuttavia quando riesce a saltare l'uomo crea una netta superiorità numeriche che mette in difficoltà la retroguardia del Pescara.
Tende ad intestardirsi in giocate personali fidandosi delle sue evidenti qualità, tuttavia quando riesce a saltare l'uomo crea una netta superiorità numeriche che mette in difficoltà la retroguardia del Pescara.
Entra a partita ampiamente conclusa, tuttavia il suo sciagurato intervento al limite della propria area di rigore rischia di riaprire le sorti del match.
E' il giocatore del tridente friulano che più si abbassa alla ricerca di palloni giocabili, questo movimento lo porta inevitabilmente a stazionare lontano dall'area di rigore avversaria. Nonostante questa richiesta di mister Delneri lui riesce a trovare ugualmente la via del gol inserendosi perfettamente a rimorchio sull'iniziativa di Jankto.
E' il giocatore del tridente friulano che più si abbassa alla ricerca di palloni giocabili, questo movimento lo porta inevitabilmente a stazionare lontano dall'area di rigore avversaria. Nonostante questa richiesta di mister Delneri lui riesce a trovare ugualmente la via del gol inserendosi perfettamente a rimorchio sull'iniziativa di Jankto.
Quando viene cercato dai compagni di squadra lui si fa trovare sempre pronto mettendo a disposizione tutta la sua fisicità, sia in fase di conclusione, sia quando si tratta di difendere il possesso ed aiutare la propria compagine a salire nella metà campo del Pescara.
Costretto a fronteggiare le importanti assenze di Felipe e Fofana riesce a schierare una squadra solida e capace di sfruttare le debolezze degli avversari. Emblematici in questo senso le prime due reti quando i suoi riescono a trafiggere il portiere avversario sfruttando degli schemi studiati in allenamento.
Costretto a fronteggiare le importanti assenze di Felipe e Fofana riesce a schierare una squadra solida e capace di sfruttare le debolezze degli avversari. Emblematici in questo senso le prime due reti quando i suoi riescono a trafiggere il portiere avversario sfruttando degli schemi studiati in allenamento.
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