Dopo sette minuti ipnotizza Mertens e gli respinge il rigore. Poco può sul gol di Insigne, nato da un erroraccio di un compagno. Sfiora la punizione dello 0-2 di Mertens, quasi impossibile da respingere.
Dopo sette minuti ipnotizza Mertens e gli respinge il rigore. Poco può sul gol di Insigne, nato da un erroraccio di un compagno. Sfiora la punizione dello 0-2 di Mertens, quasi impossibile da respingere.
Si capisce che non si tratta di un pomeriggio semplice dopo sei minuti: Dioussé pasticcia, lui non è reattivo e causa il rigore poi sbagliato da Mertens. Errore più grave sul vantaggio del Napoli, quando di fatto serve ad Insigne l'assist decisivo.
Ha dei clienti terribili in difesa, nel primo tempo soffre tantissimo, lascia spazi per i cross e perde tanti palloni. Ma è da apprezzare la generosità nella ripresa, quando si fa vedere spesso nella metà campo avversaria.
Nella prima parte di gara sembra riuscire a restare a galla, ma poi soffre tanto, causa una delle migliori prestazioni stagionali di un indiavolato Callejon. Lo spagnolo lo dribbla di furbizia, lui lo atterra e regala il rigore che vale lo 0-3.
Nella prima parte di gara sembra riuscire a restare a galla, ma poi soffre tanto, causa una delle migliori prestazioni stagionali di un indiavolato Callejon. Lo spagnolo lo dribbla di furbizia, lui lo atterra e regala il rigore che vale lo 0-3.
Partecipe della giornata no del suo reparto, non è sempre posizionato benissimo né preciso nelle chiusure, ma non è nemmeno da inserire nella lista delle clamorose (ir)responsabilità. Nel finale aiuta i compagni in attacco.
Partita generosa, ma sicuramente non la sua migliore. Troppi palloni persi, soprattutto nel primo tempo. Subisce la fisicità degli avversari.
Partita generosa, ma sicuramente non la sua migliore. Troppi palloni persi, soprattutto nel primo tempo. Subisce la fisicità degli avversari.
Partita condizionata dall'erroraccio (in coppia con Costa) che causa il rigore poi sbagliato da Mertens: uno con i suoi compiti non si può permettere leggerezze del genere. Nel resto della partita, gioca più palloni di tutti i compagni, è efficace nel recupero, meno nei contrasti.
Partita condizionata dall'erroraccio (in coppia con Costa) che causa il rigore poi sbagliato da Mertens: uno con i suoi compiti non si può permettere leggerezze del genere. Nel resto della partita, gioca più palloni di tutti i compagni, è efficace nel recupero, meno nei contrasti.
Tanta corsa e tanta sostanza: recupera tanti palloni, è una presenza importante nella metà campo toscana. Nel finale, con un'accelerazione, costringe Ghoulam al fallo da rigore che da speranza ai suoi.
Gioca una ventina di minuti e, rispetto a Dioussé, ci mette qualcosa in più in freschezza e corsa.
Contro la sua ex squadra fa una splendida figura. Tanto per il sacrificio che comporta la marcatura a uomo su Jorginho, quanto per la carica suonata nella ripresa: parte strenuamente palla al piede, fa capire ai compagni che bisogna provarci. Riapre la partita con una bella punizione.
Entra al posto di uno spento Pucciarelli, fa sicuramente meglio. Si prende la responsabilità del rigore che può riaprire la partita, lo segna con freddezza.
In un Empoli che ha disperato bisogno di gol non riesce a fare la differenza. Abulico, è messo in ombra dal sicuramente più pimpante Thiam. Per avere un quadro della sua gara, basta sbirciare il suo score: 0 occasioni create, 0 tiri in porta, un fuorigioco. Pochino.
In un Empoli che ha disperato bisogno di gol non riesce a fare la differenza. Abulico, è messo in ombra dal sicuramente più pimpante Thiam. Per avere un quadro della sua gara, basta sbirciare il suo score: 0 occasioni create, 0 tiri in porta, un fuorigioco. Pochino.
Il più pericoloso dei suoi. Rispetto a Pucciarelli ha un altro passo e un'altra voglia: cerca il gol con testardaggine ma senza esagerare egoista, si sbatte molto e lavora anche per i compagni. I margini sembrano esserci.
Il più pericoloso dei suoi. Rispetto a Pucciarelli ha un altro passo e un'altra voglia: cerca il gol con testardaggine ma senza esagerare egoista, si sbatte molto e lavora anche per i compagni. I margini sembrano esserci.
Non pervenuto nel primo tempo, il suo Empoli ha il merito di non arrendersi e di mettere in campo tutto l'orgoglio per riaprire una partita apparentemente chiusa dopo 45 minuti. Ci riesce, il carattere c'è: da qui a fine stagione ne servirà molto.
Non pervenuto nel primo tempo, il suo Empoli ha il merito di non arrendersi e di mettere in campo tutto l'orgoglio per riaprire una partita apparentemente chiusa dopo 45 minuti. Ci riesce, il carattere c'è: da qui a fine stagione ne servirà molto.
Rispetto al solito, sembra più sicuro in uscita. Male sulla punizione di El Kaddouri: se la prende con la barriera, ma la responsabilità è soprattutto sua.
Conferma che non è esattamente il suo periodo migliore. Nel primo tempo si vede poco, anche perché l'Empoli non punge particolarmente: amministra con ordine. Nella ripresa ha momenti di blackout in cui si fa superare con troppa facilità persino da un Pucciarelli poco in giornata.
Conferma che non è esattamente il suo periodo migliore. Nel primo tempo si vede poco, anche perché l'Empoli non punge particolarmente: amministra con ordine. Nella ripresa ha momenti di blackout in cui si fa superare con troppa facilità persino da un Pucciarelli poco in giornata.
Partita di esperienza. Primo tempo relativamente tranquillo, ma anche nella ripresa non corre grandi rischi e non ha responsabilità sui gol.
Partita di esperienza. Primo tempo relativamente tranquillo, ma anche nella ripresa non corre grandi rischi e non ha responsabilità sui gol.
Primo tempo di ordinaria qualità, con partecipazione alla fase offensiva e attenzione in difesa. Ripresa claudicante, con meno spinta e il fallo che provoca il rigore con cui Maccarone riapre la partita.
Primo tempo di ordinaria qualità, con partecipazione alla fase offensiva e attenzione in difesa. Ripresa claudicante, con meno spinta e il fallo che provoca il rigore con cui Maccarone riapre la partita.
Chiamato a sostituire Koulibaly, risponde come sempre presente: gioca una partita attenta, con buon carattere. Vicino a Ghoulam in occasione del rigore, non ha però responsabilità (ricadono principalmente sull'algerino).
Meno convincente del solito. Rispetto a Jorginho ha più difficoltà nel trovare lo spazio giusto. Sbaglia ingenuamente alcuni palloni importanti.
In una partita che sembrava improntata alla gestione, il suo apporto muscolare diventa fondamentale in un finale di partita intricatissimo. Grazie alla sua forza e al suo dinamismo riesce a sbrogliare tante matasse nell'ingarbugliato finale.
In una partita che sembrava improntata alla gestione, il suo apporto muscolare diventa fondamentale in un finale di partita intricatissimo. Grazie alla sua forza e al suo dinamismo riesce a sbrogliare tante matasse nell'ingarbugliato finale.
Gioca tantissimi palloni, più di cento: è chiamato al doppio ruolo, visto che Jorginho non sempre riesce a trovare gli spazi giusti a causa del trattamento particolare che gli riserva El Kaddouri. Nella ripresa va un po' in affanno, con il resto della squadra.
Schierato dal primo minuto al posto di Diawara, gioca una partita senza infamia né lode. Gioca un discreto numero di palloni con un'ottima precisione (superiore al 90%), ma la marcatura a uomo di El Kaddouri lo limita nelle giocate. Ammonito, viene sostituito proprio da Diawara.
Un quarto d'ora di lavoro sporco importante: nel finale mette in campo l'esperienza che serve per portare a casa il risultato.
Riecco l'uomo ovunque. Mette insieme chilometri e qualità: da sempre una possibilità di passaggio, si fa pericoloso con i suoi tagli ormai proverbiali, da una mano alla difesa, conquista il rigore da cui nasce lo 0-3 con una giocata fantastica.
Se Mertens non segna, ci pensa lui. Porta il Napoli in vantaggio con un gol da rapace, è l'autore del lancio perfetto che Callejon sfrutta per guadagnare il rigore che lui stesso trasforma, con freddezza. Dodici gol in campionato, record dell'anno scorso raggiunto: ora bisogna solo superarlo.
La giornata non comincia benissimo: calcia come peggio non poteva il rigore che si era conquistato con furbizia dopo appena sei minuti. Riesce a rifarsi a metà primo tempo con una punizione capolavoro: ventesimo gol in campionato, raggiunge Icardi e Dzeko in classifica marcatori.
La giornata non comincia benissimo: calcia come peggio non poteva il rigore che si era conquistato con furbizia dopo appena sei minuti. Riesce a rifarsi a metà primo tempo con una punizione capolavoro: ventesimo gol in campionato, raggiunge Icardi e Dzeko in classifica marcatori.
Primo tempo favoloso, secondo tempo da dimenticare. Per diventare una grande squadra bisogna saper gestire anche (forse, soprattutto) partite del genere: ci sarà da lavorare.