Inoperoso per più di 90', le prova tutte per mettersi in mostra ma più di ostentare sicurezza non riesce.
Inoperoso per più di 90', le prova tutte per mettersi in mostra ma più di ostentare sicurezza non riesce.
Highlander del reparto difensivo, è su ogni pallone, sia che provenga destra, sia da sinistra. Mette i compagni di reparto a riposo e prende la scena.
Sfiora il gol da far vedere ai nipotini tra un ventennio ma Bizzarri gli nega la gloria. La stessa a cui non rinuncia con l'ennesima prestazione di carattere.
Mai chiamato in causa, è poco preciso quando si propone come colpitore di testa ma con poche colpe.
Sostituisce Conti e ha il non semplice compito di non farlo rimpiangere. Vi riesce a modo suo, con un assist vincente e un quasi gol.
Sostituisce Conti e ha il non semplice compito di non farlo rimpiangere. Vi riesce a modo suo, con un assist vincente e un quasi gol.
Aggettivi esauriti per il Papu, che trascina i suoi all'ennesima potenza e all'ennesimo trionfo e la Dea verso il sogno chiamato Europa. Senza il suo zampino non esiste azione offensiva, un talento cristallino a tinte bergamasche.
Schierato al posto di Kurtic in veste di falso trequartista fa il suo e lo fa alla grande. Gol e giocate di classe, per una gara da incorniciare.
Sempre affidabile, gioca con il freno un po' troppo tirato e ispira poco la manovra, concedendosi qualche rischio di troppo, pur non demeritando affatto.
Nella casella degli errori c'è, come sempre, uno zero tondo come le sue geometrie. Nessun errore e ennesima prestazione di spessore.
Entra come un missile nella gara, da protagonista e con protagonismo. La sua presenza per la Dea è essenziale.
Entra come un missile nella gara, da protagonista e con protagonismo. La sua presenza per la Dea è essenziale.
Entra come un missile nella gara, da protagonista e con protagonismo. La sua presenza per la Dea è essenziale.
Non la sua gara più esaltante, in cui spinge poco e si vede solo in occasione del secondo gol. Nel complesso di certo non una gara negativa ma rivedibile sotto molti aspetti.
Non la sua gara più esaltante, in cui spinge poco e si vede solo in occasione del secondo gol. Nel complesso di certo non una gara negativa ma rivedibile sotto molti aspetti.
Il palo a bizzarri battuto grida ancora vendetta ma entra e scuote il reparto con l'umiltà che lo contraddistingue.
Il palo a bizzarri battuto grida ancora vendetta ma entra e scuote il reparto con l'umiltà che lo contraddistingue.
I gol continuano a mancare ma il lavoro per la squadra è unico nella categoria ed essenziale per il gioco della Dea. Attaccante moderno ancora tutto da scoprire.
I gol continuano a mancare ma il lavoro per la squadra è unico nella categoria ed essenziale per il gioco della Dea. Attaccante moderno ancora tutto da scoprire.
Con due dei migliori uomini fuori causa si reinventa una Dea sempre più formato Europa e coi giovani da una lezione di calcio a chi, sulla panchina opposta, con gli stessi ha fatto la propria fortuna.
Con due dei migliori uomini fuori causa si reinventa una Dea sempre più formato Europa e coi giovani da una lezione di calcio a chi, sulla panchina opposta, con gli stessi ha fatto la propria fortuna.
Le colpe sul primo gol sono evidenti, come la prodezza su Toloi. Subire gli avversari da ogni posizione senza alcun aiuto non è semplice e lui, almeno oggi, ne esce quasi indenne da colpe evidenti.
Le colpe sul primo gol sono evidenti, come la prodezza su Toloi. Subire gli avversari da ogni posizione senza alcun aiuto non è semplice e lui, almeno oggi, ne esce quasi indenne da colpe evidenti.
Come il compagno sulla fascia opposta è chiamato a un'impresa ardua e ne esce a brandelli.
È propositivo in avanti ma sempre troppo solo, da riprovare in quel ruolo, magari con altri avversari.
Il reparto offensivo della Dea lo impegna e lui non riesce a contrastare le sortite offensive come dovrebbe.
Per buona parte della gara è tra i migliori del reparto ma alla lunga smarrisce la bussola. A Pescara ha lasciato il cuore e probabilmente lascerà l'ultima parte di una comunque gloriosa carriera.
Disastroso sulla fascia in difesa e in avanti. Senza l'aiuto dei compagni svanisce con troppa facilità dal campo.
Disastroso sulla fascia in difesa e in avanti. Senza l'aiuto dei compagni svanisce con troppa facilità dal campo.
Probabilmente il migliore in campo, ma l'assenza di complicità coi compagni lo spegne alla lunga.
Probabilmente il migliore in campo, ma l'assenza di complicità coi compagni lo spegne alla lunga.
Sbaglia troppo e spesso, fino al cambio, in occasione del quale esce tra timidi fischi.
Sbaglia troppo e spesso, fino al cambio, in occasione del quale esce tra timidi fischi.
Prova a dare le giuste geometrie alla squadra e raramente vi riesce ma oggi manca il gioco corale e anche i suoi tentativi ne fanno le spese.
Nervoso e distratto per i primi minuti di gioco sono sinonimo di combattivo. Fino al gol, da quel momento svanisce dal campo.
Chiamato a sostituire Verre, non demerita troppo ma cade sotto i colpi avversari assieme ai compagni.
Chiamato a sostituire Verre, non demerita troppo ma cade sotto i colpi avversari assieme ai compagni.
L'ariete biancazzurro parte bene ma quando si accorge che difficilmente i compagni troveranno il tempo di servirlo svanisce dal campo senza lasciar segno.
Mette in campo una squadra senza un minimo di geometrie, schemi e gioco. Il suo credo è tramontato, così come il suo apporto al calcio italiano.