Ci teneva a far bene contro la sua ex squadra, è attento nel primo tempo sulle conclusioni di Bernardeschi, Ronaldo e Rabiot, nella ripresa non ha colpe sui tre gol subiti.
Pagelle Genoa 29° giornata Genoa - Juventus 1-3
Prova a giocarsela con l'esperienza, forse si fida troppo della stessa quando tenta a distanza di controllare Dybala che, dopo aver saltato Behrami, lo mette da parte pescando l'angolo giusto che sblocca il match.
Serataccia da dimenticare, non è responsabile sui gol subiti dalla sua squadra, ma è difficile ricordare un solo passaggio utile durante tutto l'arco del match, almeno sino a quando Nicola non decide di tirarlo fuori dal campo.
Si aspettava di partire dal 1', si ritrova in campo invece solo a partire dallo 0-2 della Juventus, dunque con i tre punti già abbondantemente sulla strada di Torino. Non trova dunque lo slancio giusto per farsi notare come avrebbe voluto.
Dentro nella parte finale del match, si fa vedere con buona puntualità in qualche fase di spinta, potrebbe essere una buona soluzione nelle prossime partite della sua squadra.
Gode della protezione di tutta la squadra alla difesa nei primi 45 minuti, poi i gol della Juve arrivano praticamente tutti dalla distanza, a parte l'invenzione di Dybala. Prova qualche gita nella metà campo avversaria, ma con poco successo.
Gode della protezione di tutta la squadra alla difesa nei primi 45 minuti, poi i gol della Juve arrivano praticamente tutti dalla distanza, a parte l'invenzione di Dybala. Prova qualche gita nella metà campo avversaria, ma con poco successo.
Come Romero, gode della protezione del resto della squadra, lui riesce anche a coprire bene in un paio di situazioni, nella ripresa soffre un po' di più, forse avrebbe potuto accorciare su Ronaldo in occasione dello 0-2, ma la responsabilità non è sua.
Come Romero, gode della protezione del resto della squadra, lui riesce anche a coprire bene in un paio di situazioni, nella ripresa soffre un po' di più, forse avrebbe potuto accorciare su Ronaldo in occasione dello 0-2, ma la responsabilità non è sua.
Insolitamente schierato sull'out di sinistra, difende bene contro Cuadrado che nel primo tempo è una spina nel fianco. Non può trovare lo spunto giusto in fase offensiva, ma non crolla mai.
Insolitamente schierato sull'out di sinistra, difende bene contro Cuadrado che nel primo tempo è una spina nel fianco. Non può trovare lo spunto giusto in fase offensiva, ma non crolla mai.
Nelle prime battute è un buon aiutante di Sturaro in copertura sull'out di sinistra, ma perde lucidità in fase di costruzione, ne risente dunque anche la manovra rossoblù. Fuori quando Nicola prova il tutto per tutto.
Nelle prime battute è un buon aiutante di Sturaro in copertura sull'out di sinistra, ma perde lucidità in fase di costruzione, ne risente dunque anche la manovra rossoblù. Fuori quando Nicola prova il tutto per tutto.
Gioca una partita d'anticipo facendo praticamente sempre la cosa giusta, ma la leggerezza su Dybala in occasione dello 0-1 diventa l'episodio decisivo che di fatto rompe l'equilibrio del match.
Entra ad inizio ripresa per tentare di dare un po' di brillantezza alla manovra rossoblù, ma non ci mette la giusta cattiveria finendo per soffrire soprattutto dal punto di vista fisico.
Lontano parente del calciatore ammirato all'Ajax, inizialmente perde un paio di palloni sanguinosi. Cresce col passare dei minuti, dirigendo sia in fase difensiva che in tentativo di ripartenza, ma non entusiasma mai.
Entra sull'1-3 per tentare il colpaccio, un po' di pepe all'attacco genoano, ma la Juventus controlla bene senza di fatto rischiare nulla se non qualche leggerezza più mentale che causata dagli avversari, lui in primis.
Dà più vivacità all'attacco rossoblù con qualche spizzata, buoni dialoghi con i compagni ed anche una conclusione controllata a lato da Szczesny. Può fare poco in mezzo ad una difesa puntualissima.
Prova a metterci il fisico, ma quest'aspetto gli fa raccogliere un giallo e subito dopo gli fa rischiare l'espulsione. Di fatto non vede mai la porta avversaria nonostante le sportellate, Nicola lo mette fuori a inizio ripresa per evitare l'inferiorità numerica.
Alterna (tante) cose meno buone ad altre più apprezzabili, come per esempio il gol nel finale: ha il merito di non uscire mai dalla partita, ma diventa un fattore solo quando il risultato era ormai compromesso.
Prova a giocarsela con due torri in avanti, il risultato è la totale mancanza di pericolosità durante tutto il primo tempo. Con Sanabria per Favilli cambiano un po' le cose davanti, ma dietro si soffre sempre fino a consegnare l'intera posta in palio ai bianconeri.
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