Richiamato in campo a pochi minuti dal fischio iniziale, ritrova la sua ex-squadra ed il terreno di gioco dopo tanta panchina. Molto attento su Ruggeri, Muriel e Zapata nel finale.
- Kvaratskhelia 60’
- Rrahmani 77’
Richiamato in campo a pochi minuti dal fischio iniziale, ritrova la sua ex-squadra ed il terreno di gioco dopo tanta panchina. Molto attento su Ruggeri, Muriel e Zapata nel finale.
Quando serve, lui c'è. Fedelissimo di Spalletti, non risalterà più di tanto all'occhio degli appassionati ma la sua esperienza conta eccome.
Quando serve, lui c'è. Fedelissimo di Spalletti, non risalterà più di tanto all'occhio degli appassionati ma la sua esperienza conta eccome.
La Dea lascia molto spazio a lui ed Olivera, uno spazio non utilizzato benissimo da entrambi i terzini azzurri. Dietro, però, è la solita certezza.
Secondo gol stagionale da calcio d'angolo per il centrale azzurro, che sigilla la partita e sugella un'altra - l'ennesima - ottima prestazione in marcatura.
L'Atalanta gli lascia metri abbondanti di spazio da percorrere in conduzione, le scelte sue e di Di Lorenzo non sono però sempre felici. Molto ordinato invece in marcatura.
Non c'è assolutamente niente da fare: chiunque transiti dalle sue parti è obbligato a tornare indietro, quasi sempre con perdite. Peccato per l'infortunio sul finale, unico neo di una partita sontuosa.
Meno pulito del solito col pallone fra i piedi, sbaglia qualche pallone di troppo in entrambe le metà campo. Non il suo miglior periodo di forma.
Un bel grattacapo per il duo Scalvini-Ruggeri sin dalle prime battute, è molto ispirato in rifinitura, cattivo in copertura, pericoloso negli ultimi sedici metri.
Non sempre entra col piglio giusto, stasera però è in serata positiva e mette assieme una buona mezz'ora di qualità e quantità. Forse meriterebbe qualche minuto in più.
Partita piuttosto incolore nel primo tempo, impreziosita nella ripresa dal recupero che dà il là al gol di Kvara e da qualche chiusura importante in ripiegamento.
Il mastro carpentiere rimette in testa l'elmetto e conduce anche stasera la sua squadra al completamento del lavoro. Precisissimo in appoggio, fondamentale nella prima pressione.
La vita offre poche certezze: il cielo blu, il nuoto che è uno sport completo, Elmas che gioca ogni singola partita del Napoli. Poco importa che siano 1 o 90 minuti, il macedone c'è sempre ed anche stasera porta in dote un +1 ai suoi fantallenatori.
Commentare le sue prestazioni ed i suoi gol sta diventando più complicato di un esame universitario: si corre perennemente il rischio di essere banali, di non rendere giustizia. Altri 3/4 avversari dritti dallo psicanalista, l'ennesima prodezza da stropicciarsi gli occhi. Chapeau Kvara.
L'Osimhen Furioso non riesce a conquistare la sua amata Rete, è vero, ma è comunque bravo ad incanalare la sua furia agonistica verso i giusti lidi, fornendo a Kvara il pallone dell'uno a zero e portando spesso a spasso Demiral nella ripresa.
L'Osimhen Furioso non riesce a conquistare la sua amata Rete, è vero, ma è comunque bravo ad incanalare la sua furia agonistica verso i giusti lidi, fornendo a Kvara il pallone dell'uno a zero e portando spesso a spasso Demiral nella ripresa.
Dimostra per l'ennesima volta che ogni battuta d'arresto è solo episodica, rialzandosi più forte di prima dopo ogni batosta. Come Goku e Vegeta.
Dimostra per l'ennesima volta che ogni battuta d'arresto è solo episodica, rialzandosi più forte di prima dopo ogni batosta. Come Goku e Vegeta.
Molto bene nel primo tempo su Politano e Kvara, qualche responsabilità sul gol di Rrahmani che chiude la partita.
L'upgrade rispetto a Mahle/Ruggeri è sensibile, peccato che l'area del Napoli non sia quasi mai popolata per usufruire dei suoi cross.
Uno dei migliori in copertura nel primo tempo, entra nell'affresco del Kvaravaggio facendosi scherzare con estrema facilità. Oplà.
Ottimo primo tempo in marcatura su Osimhen, non proprio il cliente più facile del momento. Peccato per l'infortunio al tramonto della prima frazione di gioco.
Come all'andata perde quasi tutti i duelli individuali importanti con Osimhen, a tutti gli effetti la sua bestia nera. Ingresso mediocre.
Stende Politano ad ogni occasione utile, facendosi saltare troppo spesso e con troppa facilità. Ha una discreta occasione nel finale, peccato non riesca a capitalizzare.
Non è facile controllare Kvara, vero, lui però si lascia saltare più del dovuto. Sbaglia malamente anche un paio di cross agevoli nel primo tempo.
Non è facile controllare Kvara, vero, lui però si lascia saltare più del dovuto. Sbaglia malamente anche un paio di cross agevoli nel primo tempo.
Soffre tanto la vivacità di Politano prima ed Elmas poi, gestendo anche piuttosto male il pallone in uscita. Si è visto di meglio da parte sua.
Uno dei ultimi a mollare in casa Atalanta. Dove non arriva il compagno di reparto arriva spesso lui, nonostante qualche errorino di troppo in appoggio. Ma non è il suo mestiere.
E' costretto a tanto lavoro sporco, non esattamente nelle sue corde. Tale richiesta lo relega ad una mera comparsa nella metà campo avversaria.
E' lui a perdere il pallone sanguinolento da cui nasce l'azione che porta al gol di Kvaratskhelia. Fa davvero poco per riscattarsi in seguito.
Il Muriel trascinante dello scorse stagioni è definitivamente tramontato? Nessuno può dirlo con certezza, l'unica cosa sicura è che stasera si vede poco poco.
Nettamente il migliore in casa Dea per qualità e quantità, ha purtroppo il demerito di farsi anticipare da Rrahmani in occasione del gol del due a zero. Partita però estremamente incoraggiante da parte sua.
I finali di partita con gli avversari stanchi dovrebbero essere il suo terreno di caccia, oggi però combina davvero poco nei minuti concessigli da Gasperini.
I finali di partita con gli avversari stanchi dovrebbero essere il suo terreno di caccia, oggi però combina davvero poco nei minuti concessigli da Gasperini.
Tocca palloni col contagocce (se ne contano circa una decina), prova qualche scatto in verticale ma rimbalza più volte sul muro di gomma chiamato Kim. Gasp se ne accorge e lo lascia negli spogliatoi fra un tempo e l'altro.
Viene a Napoli esclusivamente per non prenderle, come tanti prima di lui quest'anno. Come gli altri, ad eccezione di Sarri e Baroni, torna però a casa con zero punti.