La clamorosa papera con cui regala il gol del provvisorio 1-0 a Kondogbia è solo la punta dell'iceberg di un match in cui dimostra tutta la sua insicurezza. Ogni volta che esce, rifiutando rigorosamente di bloccare il pallone, i tifosi granata vivono attimi di terrore: e infatti arriva anche il gol di Candreva, sull'ennesimo errore. Si riscatta, parzialmente, con due belle parate.
Pagelle Torino 29° giornata Torino - Inter 2-2
La clamorosa papera con cui regala il gol del provvisorio 1-0 a Kondogbia è solo la punta dell'iceberg di un match in cui dimostra tutta la sua insicurezza. Ogni volta che esce, rifiutando rigorosamente di bloccare il pallone, i tifosi granata vivono attimi di terrore: e infatti arriva anche il gol di Candreva, sull'ennesimo errore. Si riscatta, parzialmente, con due belle parate.
Non una partita semplice, vissuta in costante affanno: Icardi non è un cliente semplice, deve ricorrere a tutti i trucchi del mestiere per contenerlo. La barca granata rischia di affondare soprattutto nel finale, ma per sua fortuna non paga dazio.
In buone condizioni fisiche: sulla fascia sinistra è un treno, ma in difesa soffre e insieme a Lukic lascia scappare Kondogbia. Se la gioca con Candreva e sul gol di quest'ultimo non ha alcuna responsabilità, al sua attivo una buona azione sulla linea di fondo e un cross che doveva soltanto essere spinto in porta, ma non trova nessun compagno.
In buone condizioni fisiche: sulla fascia sinistra è un treno, ma in difesa soffre e insieme a Lukic lascia scappare Kondogbia. Se la gioca con Candreva e sul gol di quest'ultimo non ha alcuna responsabilità, al sua attivo una buona azione sulla linea di fondo e un cross che doveva soltanto essere spinto in porta, ma non trova nessun compagno.
Con l'Inter deve avere un conto aperto. Sfodera l'ennesima bella prestazione contro i nerazzurri, la sua unica incertezza è in occasione del gol di Kondogbia, quando si fida troppo della coppia Lukic-Molinaro; ma pochi minuti più tardi rimedia con la spizzata che libera Baselli per un gol facile facile.
Molto bene in fase di spinta, macina chilometri e costringe Perisic a una gara di sacrificio. Inoltre disinnesca il croato, che non riesce mai a rendersi pericoloso: dal suo lato il Torino non soffre mai, se non nel finale. Ma il granata rintuzza gli attacchi interisti ed è sempre propositivo, dimostrando una tenuta fisica fuori dal comune.
Molto bene in fase di spinta, macina chilometri e costringe Perisic a una gara di sacrificio. Inoltre disinnesca il croato, che non riesce mai a rendersi pericoloso: dal suo lato il Torino non soffre mai, se non nel finale. Ma il granata rintuzza gli attacchi interisti ed è sempre propositivo, dimostrando una tenuta fisica fuori dal comune.
Partita ricca di errori in mezzo al campo, ma nella quale trova anche un bellissimo gol: il tiro con cui fredda Handanovic avrebbe potuto regalare la vittoria ai suoi, ma Candreva non era d'accordo. Tanti i contrasti vinti in mezzo al campo.
Fa le prove generali del gol con un destro che finisce a lato. Segna invece di testa, colpendo indisturbato da pochi passi per gentile concessione di Perisic. Ma è soprattutto la capacità di corsa a impressionare nel primo tempo: la sua progressione è quasi inarrestabile per i nerazzurri.
Fa le prove generali del gol con un destro che finisce a lato. Segna invece di testa, colpendo indisturbato da pochi passi per gentile concessione di Perisic. Ma è soprattutto la capacità di corsa a impressionare nel primo tempo: la sua progressione è quasi inarrestabile per i nerazzurri.
Gioca una discreta partita, più in interdizione che in fase di costruzione. Ma si addormenta letteralmente su Kondogbia, che lo brucia entrando in area e scaricando il tiro su cui Hart commette il suo grossolano errore. Nel secondo tempo cala vistosamente.
Gioca una discreta partita, più in interdizione che in fase di costruzione. Ma si addormenta letteralmente su Kondogbia, che lo brucia entrando in area e scaricando il tiro su cui Hart commette il suo grossolano errore. Nel secondo tempo cala vistosamente.
Combatte come un leone per oltre 90': conquista punizione, commette falli, battaglia con Medel, Miranda e poi Murillo, non si risparmia mai. Non segna, ma è prezioso per la manovra della squadra e va vicino al gol in diverse occasioni.
Rileva Iturbe ma non entra mai mentalmente nel match. Tocca pochi palloni e non riesce mai ad essere utile alla squadra, da subentrante non riesce a dare quello che si sarebbe aspettato Mihajlovic.
Parte con tanta voglia in corpo, ma è per lunghi tratti un corpo estraneo alla squadra. I compagni lo servono poco e male e lui si infuria; ma ha il tempo di trovare lo scarico giusto per Acquah, che gli permette di mettere in saccoccia un altro assist in un periodo tutto sommato positivo.
Parte con tanta voglia in corpo, ma è per lunghi tratti un corpo estraneo alla squadra. I compagni lo servono poco e male e lui si infuria; ma ha il tempo di trovare lo scarico giusto per Acquah, che gli permette di mettere in saccoccia un altro assist in un periodo tutto sommato positivo.
Più ombre che luci nella partita del fantasista serbo, che ha l'unico merito di calciare l'angolo da cui nasce il gol di Baselli. Per il resto, tra tacchi improbabili e movimenti sbagliati, è utile solo a far impazzire di rabbia il suo allenatore. Che infatti lo leva dal campo a metà ripresa.
Rileva Ljajic e si dimostra subito molto più dinamico e concentrato. Crea non pochi pericoli sul lato sinistro, tanto che D'Ambrosio ha un bel daffare nel cercare di contenerlo.
Rileva Ljajic e si dimostra subito molto più dinamico e concentrato. Crea non pochi pericoli sul lato sinistro, tanto che D'Ambrosio ha un bel daffare nel cercare di contenerlo.
Ferma l'Inter e dimostra che il Torino in casa può giocarsela con tutti. Rischia nel finale, quando manda in campo contemporaneamente 4 punte e i nerazzurri sfiorano ripetutamente il gol; ma anche i granata avrebbero potuto fare il colpaccio.
Le pagelle al Fantacalcio di Fantacalcio®
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Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.