Fantacalcio, l'intervista esclusiva a Giulio Donati

Giulio Donati, difensore del Lecce e grande appassionato di Fantacalcio, ha rilasciato una lunga intervista in esclusiva ai nostri microfoni. Tra paragoni con la Bundesliga, possibile ripresa e tanti aneddoti sui suoi Fanta, ecco le sue dichiarazioni riportate dalla nostra redazione.

Sulla ripresa degli allenamenti e del campionato

"Noi stiamo bene, sia personalmente che come squadra. Ci siamo allenati molto intensamente per quello che ci era concesso durante il lockdown, e poi anche con gli allenamenti individuali. Penso che siamo a livello atletico ad un buon punto

Mentalmente invece?  Ovviamente i pareri sono vari e contrastanti, ma io rispetto tutti. Io penso personalmente che si debba tornare a giocare. Anche per i verdetti ad esempio, noi calciatori del Lecce la salvezza vogliamo conquistarla sul campo e non vorremmo salvarci per una cristallizzazione della classifica.

 Poi naturalmente ognuno reagisce a modo suo e per quanto riguarda anche il discorso del pericolo, una squadra come noi che ha fatto test e che è risultata tutta negativa, è molto più al sicuro in un ambiente controllato h24 piuttosto che a casa sua, dove va a fare la spesa etc etc. Verremmo controllati in maniera approfondita a livello medico.

Sul paragone con la Bundesliga

"Loro sono facilitati anche dalle infrastrutture che hanno, dal loro sistema sanitario che è ad un livello altissimo. Hanno saputo gestire molto meglio questa situazione anche a livello generale, oltre che calcistico. Loro sono molto bravi a programmare determinate cose, si sono organizzati bene e in questo sono tra i migliori, ed ecco che a metà maggio è già ricominciato il campionato".

Sulla seconda esperienza al Lecce

"Ero fiducioso per quanto riguarda l'aspetto atletico e mentale. Ero comunque rimasto senza squadra nella prima parte di stagione, ma mi sono tenuto in forma ed ero sicuro di farmi trovare pronto. Sempre titolare? Dipendeva naturalmente dalle mie prestazioni e dalla valutazione che deve avere l'allenatore, non mi ero fatto impressioni e col senno di poi sono naturalmente felice di come sta andando, di essere entrato subito nei meccanismi. 

Liverani? Non sono io a dirlo ma è tutta Italia che lo elogia. Sta dimostrando con i fatti di essere un allenatore molto preparato e valido".

Donati, passione Fantacalcio

"Sono 5 anni che lo facciamo, eravamo in 6 e adesso siamo in 9, siamo un gruppo di amici. Io l'ho vinto 4 volte ed una volta sono arrivato secondo. Non riconoscono la mia bravura, ma se uno vince così tante volte di fila forse qualcosa sotto c'è. Sono primo in classifica prima dello stop, spero si riprenda anche per questo (ride, n.d.r.)".

Sull'asta per se stesso...

"Loro sono scarsi e sfortunati, se mi compravano loro influivano in maniera negativa sul mio rendimento naturalmente. Allora mi sono dovuto comprare, strapagandomi, spendendo tantissimi soldi. Non li valgo, mi sono preso però ma non mi schiero mai. Per una questione di scaramanzia mi metto come secondo panchinaro, pronto a subentrare in caso di bisogno".

Sull'annata più bella al Fantacalcio

"Noi mettiamo una quota iniziale e premiamo i primi 2, ma chi arriva ultimo deve pagare la pizza a tutti a fine stagione. C'era un anno in cui ero ultimo e lo sono stato per tutto il girone d'andata. Grazie al Napoli di Sarri però con Mertens ed Hamsik feci una rimonta clamorosa".

Su chi ha puntato in questa stagione

"Io arrivo in attacco senza una lira, spendo tantissimo in difesa e a centrocampo. Ho puntato sul blocco Juventus per quanto riguarda la porta. 

In difesa ci ho visto lungo perchè ho preso Hernandez del Milan, poi Criscito e Bonucci, inoltre ho anche preso Izzo. Inoltre ho preso anche Tomiyasu che sta facendo molto bene.  A gennaio ho aggiustato il reparto con Rrahmani e Biraghi.

A centrocampo pensavo di avere uno dei reparti migliori anche se i miei amici me lo snobbano. Ho preso il Papu Gomez, ho preso Verdi che è partito in difficoltà ma spero si riprenda. Poi ho preso Ansaldi, Cuadrado e Ribery, che nonostante l'infortunio io ho tenuto con me, non l'ho scaricato. Poi a gennaio ho preso Eriksen.

Poi in avanti naturalmente senza poter ambire a top player sono andato su altri profili. Io di solito ho sempre preso Ciro (Immobile, n.d.r.), mio grande amico dai tempi dell'Under 21. E' sempre stato il mio talismano ma in questa stagione me l'hanno soffiato, e quindi sono andato su Joao Pedro, un jolly per me, Correa, Palacio, Rebic e Muriel.

I miei amici chiaramente rosicano e dicono che ho solo fortuna perchè è dagli anni di Riva che un attaccante del Cagliari non faceva così tanti gol. Io i miei giocatori li so motivare, alla fine rendono bene".

Su come fare la formazione

"Sicuramente ci vuole tanta fortuna con gli infortuni, ma è sempre bene non prendere troppi nomi perchè poi vai in confusione. A parte quegli attaccanti che fanno più gol di tutti, è sempre bene prendere quei 3 attaccanti che poi schieri sempre. Sono un tipo da poco turnover".

Chi è fondamentale nella mia squadra?

"Ho sempre preso il portiere forte, quasi sempre Buffon e Szczesny e una sola volta Handanovic. In difesa punto sulla titolarità, infatti non ho mai giocato uno in meno. Preferisco un giocatore meno blasonato che gioca sempre, ma anche gente come Bonucci che spesso mi segna anche. Lo prendo spesso, ma con lui rivelazioni come Di Lorenzo l'anno scorso ed Hernandez quest'anno. A centrocampo vado su giocatori offensivi come quelli che ho preso in questa stagione. In attacco se studi un po', punto soprattutto sulle squadre. Ci sono squadre che hanno molta concorrenza e quindi devi gestirti, magari preferisci quelli di medio alto livello che giocano sempre".

Sulla scommessa più bella di sempre

"Ovviamente i giocatori che paghi di meno e rendono tanto sono quelli più belli da tenere in squadra. La più bella di sempre credo sia stata Joao Pedro in questa stagione, l'ho pagato 4 su 300 fantamilioni e mi ha reso come un top".

Sui compagni di squadra

"Anche in questo caso non ho preso nessuno per scaramanzia, poi i miei amici iniziano a chiedermi cose. Hanno Mancosu, Saponara e quindi mi chiedono cose sulle formazioni. Io non dico nulla anche perché non mi crederebbero sicuramente".

"E se mi segna contro un compagno di squadra?"

"Ovviamente la prendo benissimo. Ad esempio quando vincemmo con il Napoli io avevo Mancosu contro al Fanta, fece un gol splendido su punizione, esultai come un pazzo a prescindere".

Sul suo rendimento, anche al Fantacalcio

"Sono felice di come sta andando, (1 gol e 1 autogol in 9 partite, 1a sola ammonizione, media voto di 5,78 e fantamedia di 5,83). Unico gol assieme ad un autorete? Nel momento in cui feci autorete mi cadde il mondo addosso. Pensavo che anche se avessi disputato una gara impeccabile ormai era tutto macchiato. Pensai che l'unica cosa era fare un gol ma mi dissi "Figurati se segno, non ne ho mai fatto uno", e invece andò proprio così.

Quando sei in campo non pensi mai a queste cose, ma poi quando 2/3 ore dopo la partita vedi i risultati di giornata di viene anche da pensare "Mi potevo schierare".

Su cosa migliorare ancora personalmente

"Naturalmente la cosa è correlata a quello della squadra, cosa che mi importa di più. A livello personale ciò che mi piacerebbe di più, a livello anche fantacalcistico, è arrivare di più in zona bonus soprattuto per quanto riguarda gli assist, che sono la mia specialità. Ma devo ringraziare il mister, ci lascia molto libertà a noi terzini, basti guardare a Calderoni che è andato a segno già varie volte. Abbiamo molta libertà di spingere".

Infine sul ritorno in campo, ma....da squalificato

"Una squalifica lunghissima, pensavo di non aver fatto nulla di male e invece 3 mesi di stop (ride, n.d.r.). A parte gli scherzi, è stata una situazione delicata che spero stia ormai passando definitivamente. Io avrò una settimana di attesa in più qualora si riprenda, e spero di sfruttarla il meglio possibile".

Donati (Getty Images)