Nicolò Cambiaghi, attaccante del Bologna fresco di convocazione in Nazionale, ha parlato in conferenza stampa in vista dei prossimi impegni dell'Italia.

Sul suo momento

"Indubbiamente la scorsa stagione è stata condizionata da un infortunio importante, ma da febbraio-marzo sono rientrato bene. Dopo l'infortunio mi sono concentrato sul recupero e ho sentito subito la squadra al mio fianco. Successivamente è andato tutto bene, non ho avuto complicazioni e sono riuscito a rientrare bene. Quest'anno ho fatto il ritiro, ho avuto minutaggio, ma devo dire che anche lo scorso anno appena rientrato mi sentivo bene".

Su Italiano

"Devo tanto al mister, mi ha voluto fortemente ed è stato molto bravo e paziente nell'aspettarmi. Gli devo tanto, sto riuscendo a mettere in campo le mie qualità grazie alle sue idee innovative e belle. Il gioco del mister si concentra molto sugli esterni".

Sui giovani italiani

"Noi ci concentriamo sul campo, però sicuramente siamo in un'epoca in cui si è sempre in evoluzione. Una crescita costante. Se sono stati selezionati è perché sono giocatori di alto livello. Il futuro della Nazionale è anche questo, ma noi ci concentriamo sul campo e il resto lo fa la Federazione".

Sui gol al Bologna

"Conta tanto il lavoro settimanale, poi ci vuole anche fortuna. Devono incastrarsi diverse cose. Arrivavo da due stagioni in cui segnavo con regolarità, poi c'è stata un'annata un po' più complicata. Lo scorso campionato poi sono rientrato in maniera molto positiva... Il gol di domenica scorsa mi dà una grossa spinta, ancor più serenità, ma il far gol deriva dall'impegno e dalla costanza di far le cose. Ho sempre gestito il tutto con grande tranquillità".

Sui suoi riferimenti

"Quando guardo le partite analizzo sempre bene chi ricopre il mio stesso ruolo. Negli ultimi anni sicuramente Insigne e Chiesa più di tutti, mi piacciono molto. Ma come loro due ce ne sono anche altri che studio per prendere spunto".