Con gli Europei di Francia alla porte, sono state diramate ufficialmente le convocazioni di Antonio Conte. Le scelte, come spesso accade, hanno destato non poco stupore, soprattutto per l’assenza di giocatori che, visto il campionato appena disputato, avrebbero meritato la chiamata azzurra. Se la qualità è testabile in modo soggettivo sul campo, il merito rimane u  parametro più oggettivo e si basa su prestazioni, numeri e dati indiscutibili. In questo senso, hanno stonato (e non poco) le esclusioni di quattro giocatori, vale a dire Pavoletti, Soriano, Jorginho e Bonaventura. 

 La Nazionale andrà in Francia con 6 attaccanti, più Bernardeschi e Giaccherini. Tra questi nomi, non compare quello di Leonardo Pavoletti. Nonostante due infortuni patiti in stagione ed una squalifica di tre giornate, l’attaccante del Genoa è sceso in campo 25 volte segnando 14 reti. Numeri che lo hanno incoronato come miglior realizzatore italiano della Serie A appena conclusa, davanti ad Eder, Immobile, Zaza, Insigne, El Shaarawy e Pellè, che in Premier ne ha segnati 11. Il titolo di miglior cannoniere italiano non è bastato per conquistarsi un posto tra i 23. 

Nonostante una scellerata gestione della Sampdoria, le prestazioni di Roberto Soriano sono rimaste più o meno costanti durante tutto l’arco della stagione. Utilizzato sia nel centrocampo a tre, che come unico (o doppio) trequartista, è riuscito a mettersi in mostra, attirando le attenzioni di grandi club, ma è riuscito a convincere sufficientemente Conte. Dopo Candreva, che ha siglato 10 gol di cui 6 su rigore, il blucerchiato è stato il miglior centrocampista italiano in termini di marcature, arrivate ad 8 senza aver mai calciato un rigore. Poteva bastare per l’Europeo, non è bastato. 

A sorpresa, Jorginho è stato tagliato dalla lista definitiva. Il metronomo del Napoli ha disputato una stagione a dir poco straordinaria, che lo ha portato a dominare gran parte delle statistiche individuali. L’italo-brasiliano è stato il giocatore che ha toccato in assoluto più palloni in tutto il campionato (4116), nonché colui che ha effettuato più passaggi (3590). La qualità è evidenziata dai 3265 passaggi riusciti, vale a dire che il 90,95% dei passaggi va a buon fine. I numeri lo incoronano come miglior regista italiano (dopo Verratti infortunato), ma non solo. La presenza di Jorginho nel Napoli è stata determinante anche in termini di palloni recuperati (303), dietro al solo Magnanelli (333). Impossibile fare a meno di lui a Napoli e probabilmente pure nell’Italia, eppure le convocazioni si sono espresse in modo diverso. 

Chiudiamo con Giacomo Bonaventura, elogiato in un blog dal collega Azzollini, che gli Europei del 2016 li guarderà da casa sua. Chi ha seguito il Milan, sa a cosa l’Italia rinuncerà e quanto avrebbe fatto comodo a questa squadra. Se escludiamo i parametri soggettivi, la strada tuttavia non cambia. Il centrocampista rossonero è stato il miglior italiano della Serie A in termini di cross riusciti (46), mentre è dietro solamente a Saponara in termini di tiri nello specchio della porta (69). In una Nazionale a trazione posteriore, avrebbe certamente detto la sua dal punto di vista offensivo. 

Il modulo, quel 3-5-2 tanto caro a Conte, avrà influito probabilmente sulle scelte definitive, in controtendenza rispetto all’andamento del campionato. Al netto delle considerazioni personali, la Nazionale ha scelto di fare a meno di Pavoletti, Soriano, Jorginho e Bonaventura, rispettivamente i quattro italiani migliori per quanto riguarda i numeri stagionali. Per loro, essere i migliori, non è bastato.

Dati: OptaSports