Passato un periodo d'impasse ora i tasselli societari della Juventus si stanno andando ad incastrare. Negli ultimi giorni è apparsa sul sito ufficiale della società bianconera la scheda di Maurizio Arrivabene come componente del consiglio di amministrazione, mentre  per quanto riguarda la "Football Area" Fabio Paratici compare ancora come Managing Director, con Federico Cherubini è il Football Director. La sensazione, però, è che si stia semplicemente attendendo la scadenza contrattuale di Paratici prima di procedere al restyling della pagina dedicata. 

In tutto questo la Juventus sta iniziando a muovere i primi, pesanti, passi sul mercato estivo del 2021. Se dell'incontro con il Sassuolo per Manuel Locatelli si sa già tutto, con il centrocampista della Nazionale ogni giorno più vicino a vestire la maglia bianconera, per il resto delle trattative la società bianconera sta mantenendo il più stretto riserbo, lasciando che le voci del calciomercato impazziscano come ogni anno alla ricerca dell'esclusiva vincente. Così, nonostante la sessione debba ancora ufficialmente cominciare, i giocatori accostati alla seconda Juventus di Allegri sono già numerosissimi. 

Tuttavia prima di concentrarsi sui giocatori in ingresso Cherubini dovrà uscire dal labirinto del mercato in uscita. Le matasse da dipanare sono molte e coinvolgono anche elementi dai nomi e contratti pesanti. Da Perin a Ramsey, passando per De Sciglio, Pjaca e Rugani sono diversi i giocatori che non rientrano nella seconda Juventus di Allegri e per questi il nuovo Managing Director dovrà dare sfoggio di tutte le sue qualità di venditore per cercare di far arrivare nuova liquidità nelle asfittiche casse bianconere. Il primo a partire potrebbe essere proprio il portiere che difficilmente accetterà di rientrare a Torino per fare da riserva a Szczesny, più facile pensare per lui ad una nuova avventura da protagonista in qualche squadra di medio-bassa classifica. Per quanto riguarda il gallese si sperava in un suo buon Europeo per ridargli lustro ed appetibilità sul mercato, invece il numero dieci dei draghi rossi ha steccato anche sul palcoscenico internazionale con scena quasi muta nelle roboante eliminazione avvenuta ieri per mano della Danimarca. I due difensori potrebbero invece rientrare alla base accontentandosi di ruoli di secondo piano, soprattutto il centrale potrebbe andare a colmare l'ultima casella del reparto in caso di cessione di Demiral. Difficile invece intuire quale possa essere il futuro di Marko Pjaca, anche la sua ultima annata al Genoa è stata costellata di infortuni e non sorprenderebbe la decisione di procedere con una rescissione consensuale anticipata del contratto.

Oltre a queste situazioni "spinose" resta sempre sullo sfondo l'enorme ombra proiettata da Cristiano Ronaldo. Il portoghese è in grado di spostare gli equilibri non solo in campo, ma anche nelle casse della società. A differenza di tutti gli altri giocatori però il portoghese sembra essere l'unico padrone del proprio destino, se l'ex Real Madrid dovesse decidere di lasciare il campionato italiano per tentare una nuova avventura difficilmente la Juventus potrà avere la forza di opporsi, l'unica speranza è che un'eventuale separazione non sia a fondo perduto, ma che porti un po' di denaro ai bianconeri.

Una volta trovata la soluzione ad almeno un parte di questi numerosi rompicapo, la dirigenza juventina potrà finalmente concentrarsi sui movimenti in ingresso. Dopo anni è stata messa da parte quella foga nel cercare le occasioni a parametro zero, seppur rinunciando a giocatori importanti come, tra gli altri, Donnarumma e Depay. Ora gli obiettivi della società sono piuttosto chiari: cercare di muoversi il più possibile al di sotto dei radar giornalistici e consegnare a Massimiliano Allegri una rosa completa e competitiva il prima possibile, ancora meglio se questo dovesse accadere prima dell'inizio del raduno estivo. Prima però è meglio uscire dal labirinto del mercato in uscita, respirare a pieni polmoni e poi gettarsi alla ricerca dei migliori affari che si potranno fare in questo mercato che si preannuncia comunque piuttosto difficile.