Alcuni anni dopo il ritorno dall'inferno della Serie B, la Juventus ha deciso di affidare la propria panchina ad uno dei capitani di lungo corso della Vecchia Signora, quell'Antonio Conte che nel frattempo si era fatto le ossa da allenatore girando tra realtà minori come Siena, Arezzo e Bari.

Nei tre anni sulla panchina della Juventus il tecnico salentino ha saputo riportare i bianconeri sul tetto d'Italia stupendo tutti per la qualità del gioco espresso e, soprattutto, per la ferocia che la sua squadra esprimeva sul terreno di gioco, anche grazie ad interpreti di prim'ordine sparsi in tutti i reparti. Vista la passione juventina e i risultati ottenuti Conte non ha faticato ad entrare nel cuore di tutto il popolo bianconero, diventando un vero e proprio simbolo indimenticato anche dopo il suo burrascoso ed improvviso addio.

In terra partenopea invece cresceva sempre di più la voglia di vincere lo Scudetto e, dopo averlo sfiorato più volte sotto la guida di Sarri, il Presidente De Laurentiis decide di affidarsi ad un allenatore molto esperto, che aveva già guidato a lungo la Roma in Serie A, passando anche dall'Inter e da esperienze all'esterno. Il connubio Spalletti-Napoli è stato sfolgorante fin da subito, la prima stagione viene chiusa al terzo posto, ma nell'annata successiva, la 2022-2023, il tecnico di Certaldo porta gli azzurri al terzo Scudetto della propria storia. L'evento storico, le celebrazioni e la passione verso il Napoli hanno permesso a Spalletti di diventare un idolo in terra partenopea, anche dopo aver abbandonato gli azzurri per diventare CT della Nazionale.

Questa sera i destini di Conte e Spalletti si incroceranno di nuovo, come già successo diverse volte in passato, ma la sfida di questa sera avrà certamente un sapore particolare per i due. Conte, idolo degli juventini, sarà seduto sulla panchina del Napoli; Spalletti, uomo simbolo del terzo Scudetto partenopeo, guiderà la Juventus. Due percorsi totalmente diversi, ma per con molti punti di tangenza, dalle panchine "comuni" come Inter e Nazionale, all'essere idoli di tifoserie rivali sotto ogni punto di vista.

Nel big match di questa sera ci sarà dunque una sfida dentro la sfida. Difficile che ci sia un'accoglienza positiva per Spalletti come allenatore della Juventus, sarà interessante capire invece come verrà trattato dai tifosi del Napoli un Conte piuttosto irrequieto negli ultimi tempi.

Sul campo invece la partita appare impari con un Napoli decisamente lanciato dagli ultimi risultati e che vuol continuare la lotta per lo Scudetto dopo la netta vittoria dell'Inter ieri pomeriggio sul Como. Dall'altra parte la Juventus è ancora un cantiere in lavorazione alla ricerca di identità e di quei giocatori che possano garantire continuità di rendimento e fame di vittorie. In questo senso non hanno certamente aiutato gli infortuni di Gatti e Vlahovic, due dei giocatori emotivamente più passionali di tutta la rosa juventina. In campo le due formazioni, piuttosto incerottate, non dovrebbero sorprendere particolarmente. Il Napoli si affiderà al 3-4-3 che si è visto nelle ultime uscite dopo gli infortuni di Anguissa e De Bruyne, il riferimento offensivo sarà Hojlund con i due fulmini Lang e Neres ai suoi fianchi, in cabina di regia toccherà a Elmas con McTominay al suo fianco, sugli esterni ci sarà sicuramente Di Lorenzo a destra, mentre è ballottaggio Olivera - Spinazzola sull'out opposto, in difesa ci sarà il terzetto composto da Beukema, Rrahmani e Buongiorno davanti a Milinkovic-Savic. Per quanto riguarda la Juventus si va verso il 3-4-2-1 con Koopmeiners ancora braccetto difensivo, Kelly al centro del reparto arretrato e Kalulu sul centro destra, sugli esterni c'è il solito ballottaggio con McKennie, Kostic e Cambiaso a giocarsi due maglie, in mezzo invece le certezze si chiamano Locatelli e Thuram, così come è certo del posto Yildiz, a completare l'attacco ci dovrebbero essere Conceicao e David, favoriti su Zhegrova e Openda.

Dopo il fischio d'inizio l'attenzione dei tifosi sarà tutta concentrata sulla sfera che rotola sul campo, ma prima e dopo la partita si parlerà molto dei destini incrociati dei due condottieri e non siamo sicuri che saranno esattamente parole al miele da nessuna delle due parti.