Dopo le avventure con Thiago Motta prima e Igor Tudor dopo, lo scorso 30 ottobre la Juventus ha annunciato Luciano Spalletti come nuovo tecnico della società bianconera, diventando così il terzo allenatore differente in meno di 24 mesi a sedere sulla panchina juventina. In poco meno di due settimane da quel momento Locatelli e compagni sono già scesi in campo tre volte, affrontando Cremonese, Sporting Lisbona e Torino, portando a casa una vittoria e tre pareggi grazie alle tre reti segnate e alle due subite. Ora, finalmente, Spalletti ed il suo staff tecnico hanno qualche giorno a disposizione per approfondire la conoscenza della rosa.
Questo può sembrare un dettaglio, superfluo, ma vista la rapidità con cui si è deciso l'esonero di Tudor e l'arrivo del tecnico di Certaldo riteniamo piuttosto improbabile che la conoscenza di quest'ultimo in merito alla rosa juventina potesse essere tanto approfondita. Il nuovo tecnico juventino avrà dunque sfruttato questa sosta per recuperare tutte le partite disputate dai suoi nuovi giocatori, analizzando prestazioni e soprattutto i dati, per la gioia del nuovo Amministratore Delegato bianconero Damien Comolli. Inoltre, viste le prestazioni non proprio esaltanti del gruppo juventino nel primo frangente della stagione, il numero di giocatori non convocato dalle rispettive Nazionali è stato piuttosto corposo, altra situazione che può far comodo a Spalletti ed ai suoi collaboratori.
Questa sosta è dunque giunta nel momento migliore con una squadra che viene da tre risultati utili consecutivi, una serie di prestazioni migliori delle ultime viste con la precedente gestione. I bianconeri dovranno dunque sfruttare questi giorni per ricaricare le batterie e iniziare ad approfondire la propria conoscenza con il nuovo tecnico. Nella sua ultima avventura in un club, il Napoli con cui aveva vinto anche uno Scudetto, Spalletti era riuscito a dare alla propria squadra un'identità di gioco ben precisa, con degli schemi assolutamente riconoscibili e, soprattutto, una grande voglia di lottare per raggiungere il proprio obiettivo.
Il tempo e la calma, in questo frangente della stagione bianconera, possono fare tutta la differenza del mondo. Preparare con tutti la concentrazione possibile il prossimo ciclo di sette partite che inizierà con la Fiorentina sabato 22 novembre e terminerà con il Bologna domenica 14 dicembre sarà a dir poco fondamentale. In questo mini-ciclo ci sono in palio punti pesantissimi sia per il campionato che per la Champions League, con partite che non si possono assolutamente sbagliare come quella con i felsinei in Serie A o le due di Champions League con avversari, sulla carta, abbordabili come i norvegesi del Bodo Glmit e i ciprioti del Pafos, due partite in cui non fare punteggio pieno sarebbe a dir poco delittuoso. Inoltre, in questa serie di sfide ravvicinate, la Juventus farà visita al Napoli di Conte, per un incrocio di panchine e di storie che non potrà lasciare indifferente nessuno, a partire proprio dai due tecnici che si affronteranno.
Ultimo aspetto positivo di questa sosta potrà essere l'opportunità di dialogo tra il tecnico e la dirigenza. Un confronto utile a capire quali possano essere le corde giuste da toccare nel prossimo mercato di gennaio e, magari, fare anche il punto della situazione su quello che è attualmente il caso più spinoso della rosa. Il riferimento non può che essere a quel Dusan Vlahovic che nelle ultime partite si è dimostrato leader, anche emotivo, della squadra, ma il cui destino è ancora tutto da decidere, visto il contratto in scadenza al termine dell'attuale stagione.
Insomma questa sembra essere una sosta davvero propizia per i colori bianconeri, con la speranza che tutte le parti coinvolte la sfruttino nel migliore dei modi, iniziando a remare tutti nella stessa direzione con l'obiettivo di riportare la Vecchia Signora il più in alto possibile.