Dopo la rimonta con l'Empoli quella in riva al lago è stata la seconda vittoria consecutiva in campionato per i bianconeri. Una situazione che in questa stagione si è verificata solamente altre due volte: a cavallo tra la prima e la seconda giornata (in casa con il Como e in trasferta con il Verona) e tra l'undicesima e la dodicesima giornata (in trasferta con l'Udinese ed in casa nel derby col Torino). Il rovescio di questa medaglia però è presto detto: anche quando la striscia di risultati positivi aveva raggiunto il ragguardevole traguardo delle ventidue giornate, la formazione allenata da Thiago Motta non era mai andata oltre alle due vittorie consecutive, segno di una pesantissima mancanza di continuità nei risultati, oltre che nelle prestazioni.
Ora, dopo Empoli e Como, sarebbe lecito aspettarsi un'altra vittoria da parte della formazione juventina, ma l'ostacolo che verrà posto dal calendario è tra i più duri di tutti: nella prossima giornata i bianconeri si troveranno infatti a duellare tra le mura dello Stadium contro l'avversaria di sempre, l'Inter di Simone Inzaghi. I nerazzurri per altro arriveranno alla sfida molto affamati di punti vista l'attuale situazione di classifica.
Per la Juventus vista in campo a Como una vittoria contro l'Inter sembra un'impresa davvero ostica. Contro la squadra di Fabregas i bianconeri hanno offerto una prestazione davvero incolore, condita con i soliti clamorosi errori in fase difensiva e costringendo Di Gregorio a diversi interventi importanti, fino a capitolare sull'ennesimo cross con il giocatore avversario completamente solo sul secondo palo.
A Como, vista la continua emergenza difensiva, Thiago Motta ha mandato in campo di nuovo il neo-acquisto Renato Veiga come titolare accanto a Gatti, con Weah esterno a destra e Savona sulla fascia opposta. In mezzo al campo la coppia composta da Locatelli e Koopmeiners, mentre in attacco confermatissimo l'altro neo-arrivo Kolo Muani con Yildiz, McKennie e Nico Gonzalez. Fin dalle prime battute della partita i bianconeri sono sembrati piuttosto in difficoltà, soprattutto quando i comaschi riuscivano ad innescare l'asse Nico Paz-Strefezza, con Savona che sembrava non poter reggere il passo con l'ex Lecce.
In fase di possesso i bianconeri hanno spesso cercato l'immediata verticalità, ma quando non era possibile si è cercato di aprire il campo con diversi cambi di fronte affidati a Locatelli, con l'ex Milan che è apparso ancora una volta tra i migliori in campo. Dal punto di vista della prestazione non si può essere certamente soddisfatti, contro un avversario più modesto i bianconeri avrebbero dovuto esprimere una maggiore personalità, in tutte le zone del campo. Invece, ancora una volta, si è vista una formazione decisamente involuta rispetto alle partite giocate contro Atalanta, Milan e in parte anche con il Napoli. Come se l'impegno con le squadre "minori" venisse quasi preso sotto gamba, ma in un campionato ostico come quello italiano quello è uno degli errori più gravi da fare, soprattutto quando non si ha a disposizione un organico così decisamente superiore sotto tutti i punti di vista.
Insomma dalla vittoriosa trasferta con il Como sono davvero poche le cose da salvare, oltre al risultato. Il migliore in campo, come racconta il tabellino, è stato ovviamente Kolo Muani: il francese si sta dimostrando un attaccante in grado di poter far reparto da solo e di saper far male alle difese avversarie soprattutto quando viene innescato in velocità. Bene anche Renato Veiga: il centrale si sta dimostrando affidabile e reattivo, anche se ancora timido nelle uscite palla al piede. Chi finisce invece ancora una volta dietro la lavagna è Koopmeiners: nella trasferta di Como Thiago Motta ha provato a farlo arretrare in mediana, ma la prestazione è risultata ancora una volta decisamente troppo brutta per essere vera, culminata con la "ciliegina" del doppio errore nell'azione che ha portato alla rete del momentaneo pareggio per i padroni di casa. L'olandese ha bisogno di ritrovare sé stesso e fiducia, attualmente non è neppure pensabile di paragonarlo al giocatore che scendeva in campo con la maglia dell'Atalanta.
Ora però c'è da rimettersi subito con la testa in campo, perché la sfida di Champions League contro il PSV è troppo importante, sotto tutti i punti di vista, da poter affrontarla con lo stesso spirito con cui si sono affrontate Empoli e Como.