Blerim Dzemaili, ormai ex centrocampista del Bologna, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport. Lo svizzero, ancora una volta, ha deciso di provare un'esperienza all'estero lasciando la Serie A e anche il Fantacalcio nel bel mezzo della stagione per trasferirsi in Cina.

Le parole di Dzemaili

Ancora ad Hong Kong?

«Sì, sono in attesa del visto per raggiungere Shenzhen. Per il momento mi sto allenando in palestra con il preparatore del club».

Tampone all'arrivo?

«Penso di sì, come è accaduto a tutta la squadra. In Cina stiamo parlando di un’organizzazione assolutamente perfetta, un modello che tutto il mondo dovrà seguire».

Decisione di andare in Cina?

«Ora la Cina ha saputo sconfiggerlo questo maledetto virus, sono stati bravissimi, fin dal paziente zero hanno addirittura sigillato le case, chiuso paesi e città, e i risultati di oggi evidenziano che l’Italia, la mia Svizzera e tutti gli altri Paesi dovranno comportarsi come si sono comportati in Cina. Là è servita la repressione? Bene, servirà anche in Europa, perché per mantenere la vita uno deve essere disposto a fare anche il sacrificio più duro. E sono felice che ora ci sia questo ponte umanitario tra la Cina e l’Italia, chi ha un’esperienza per quello che ha vissuto è legittimo che dia una grossa mano a chi è ancora in mezzo alla bufera. Io posso dire agli italiani solo una cosa che hanno già detto gli uomini di scienza: restate chiusi in casa, perché la Cina ha dimostrato che il coronavirus si può sconfiggere solo in questo modo, rispettando giorno dopo giorno le regole».

Ma tu come lo stai vivendo oggi?

«Leggo, mi chiamano amici, mi raccontano cosa sta accadendo in Italia e in Svizzera. Tutti questi morti, soprattutto in Lombardia. Poi sono in ansia per il mio bambino».

Scelta?

«Per due motivi. L’esperienza cinese mi affascinava, quando Donadoni mi ha chiamato per domandarmi se ero interessato, gli ho risposto subito sì. Forse neanche il mister si attendeva questo mio decisionismo. Poi il fatto che il Bologna non mi avesse ancora proposto il rinnovo del contratto».

Decisione?.

«Ho capito che la società aveva fatto legittimamente altre scelte e ne ho preso atto con grande serenità».