- Sarri stavolta l'ha preparata bene. Il Napoli è sceso in campo aggressivo e guascone: baricentro alto, pressing altissimo e chissenefrega del contropiede. Aggressiva pure la Juventus, più carnalmente e meno concettualmente: Chiellini e Bonucci, ma pure Alex Sandro e Khedira, massaggiano coi tacchetti le caviglie degli avversari senza fare troppi complimenti. Primo tempo di studio: da una parte, quella bianconera, c'è stato attendismo, quasi voglia di capire cosa volessero fare gli altri; dall'altra, quella azzurra, s'è sentita una maledetta mancanza di qualcuno che potesse fare seriamente a sportellate con il BBC. Per intenderci: uno con la rabbia di Mertens, ma con dieci chili e venti centimetri in più. Mertens, appunto. Che ci ha provato, ma non ci è riuscito. E la sua essenziale cazzimma, che solitamente viene tramutata in gol/assist/qualcosadibbuono, si è persa nel caos.
- Ghoulam mi ha ricordato Zaccardo in Italia-USA dei mondiali tedeschi. E, in particolare, le parole imbarazzate dell'allora difensore del Palermo nel dopopartita: “Non riuscirei a farlo apposta neanche riprovandoci un milione di volte”. Neanche Ghoulam.
- Tempo fa si scherzava su chi lo paragonava a Beckenbauer, ma una cosa bisogna dirla: pochi difensori calciano bene come Bonucci. Ha fatto un gol da bomber vero, al volo, di collo, sotto la traversa, Bobo Vieri style. Bello, bellissimo.
- Diawara è forte. Ma non forte nel senso di “guardalo, ha 19 anni, è davvero forte”, no: forte nel senso che è forte.
- Tutto sommato, bene pure Chiriches. In estate è stato vicino alla Samp: trattenerlo a Napoli è stata cosa buona è giusta.
- Proprio quando le cose non andavano benissimo, si presenta l'occasione che fa l'Allegri ladro: Chiellini si fa male, il mister non butta dentro Benatia ma Cuadrado. È una dichiarazione d'intenti. Tipo Bugs Bunny che dice “sai che questo vuol dire guerra?”. Rivoluziona la squadra, muove qui, sposta là, e alla fine la vince.
- Ma c'è da dire che qualche problemuccio a centrocampo ce l'ha. Stasera Pjanic è stato inguardabile, Hernanes così così. Ma tanto è tornato Marchisio. Che i problemucci di cui sopra può serenamente risolverli.
- Applausi a Mandzukic, per l'impegno.
- Higuain poteva esultare. Meglio: Higuain DOVEVA esultare. Per i suoi nuovi tifosi, e pure per i vecchi. Perché, Gonzalo, seguimi: se non esulti fai passare il messaggio che te ne frega qualcosa, quando nella realtà vera, quella in cui non ci sono casette di marzapane e nuvole di zucchero filato, sappiamo benissimo che sì, sarà stata pure una bella storia, ma andare via da Napoli è stata una scelta soltanto tua, e in quanto tale va presa con tutto il contorno: gli improperi dei vecchi tifosi, e l'affetto dei nuovi. Di questo bacio di Giuda, ci scommetto, i tifosi del Napoli avrebbero tranquillamente fatto a meno. E pure gli juventini.
- Per me, Sarri ha sbagliato a sostituire Insigne: stava giocando discretamente, aveva servito un buon assist per Callejon, lo vedevo in palla. Ma chi meglio di Sarri sa quando sostituire uno dei suoi giocatori?
- Ciò detto, Insigne ha sbagliato a fare il tipo corrucciato a cui mamma toglie il pallone a reti unificate. E ha sbagliato a chiedere spiegazioni e a battibeccare con il mister così, davanti a tutti. D'altro canto, visto che il giocatore è già a ferri cortini con la società per questioni di contatto, Sarri avrebbe potuto evitare di bucargli il pallone e sputtanarlo, pure lui a reti unificate. Ma gli spogliatoi ci sono ancora?