Autore del gol del momentaneo 1-0 Leonardo Bonucci si è lasciato andare alla solita esultanza, con il gesto di sciacquarsi la bocca, per poi aggiungervi alla fine la mimica delle lettere L ed M, ovvero le iniziali dei propri figli Lorenzo e Matteo, oltre che quella della compagna Martina. A fine match la commozione davanti ai microfoni, quella rete, quel sinistro scagliato di potenza alle spalle di un incolpevole Reina hanno per il viterbese un significato che va ben oltre la mera realizzazione di un gol in una delle partite più sentite del palcoscenico italiano, per Bonucci quel sinistro ha avuto il senso di liberazione, la voglia di mettersi alle spalle un periodo difficilissimo della sua vita privata, la fine di un incubo. La storia di Bonucci la sappiamo ormai davvero tutti e non ha senso ripercorrerne i dolorosi passi, quei gesti nell'immediata esultanza e negli occhi lucidi a fine match hanno rappresentato due pennellate perfette, due colpi di luce purissima per rifinire un quadro che finora aveva ritratto fin troppo dolore.
Il match winner però è stato l'uomo più atteso delle vigilia quel Gonzalo Gerardo Higuain passato proprio negli ultimi mesi dal Napoli alla Juventus e considerato dai tifosi azzurri alla stregua di una moglie che dopo molti anni di matrimonio ti abbandona per fuggire con il proprio acerrimo nemico, come se Marge Simpson avesse ceduto alle baffute lusinghe di Ned "stupido" Flanders. Eppure quell'errore di Ghoulam ha permesso che il "fattaccio" accadesse, che quel pallone lanciato verso il cuore dell'area di rigore diventasse il più prezioso invito per il sinistro dell'attaccante argentino, il quale, da abile stoccatore qual è, ha lasciato andare un tracciante su cui Reina non poteva di certo intervenire.
Altro protagonista importantissimo per la vittoria bianconera è stato indubbiamente Claudio Marchisio, come scritto pochi giorni fa proprio sulle pagine di questo blog, il rientro del numero 8 juventino è fondamentale per l'equilibrio di questa squadra. Entrato al 67' del match al posto dell'ancora troppo timido Miralem Pjanic ha cambiato il volto del centrocampo di Allegri regalando sicurezza e fluidificando la manovra che fino a quel momento era sembrata in sofferenza. Quello che finora era una semplice sensazione sta diventando sempre più certezza: il recupero al 100% di Marchisio sarà fondamentale per il prosieguo della stagione della Juventus.
Infine un ultimo plauso va fatto al sempre troppo criticato mister Massimiliano Allegri. Visto l'infortunio di Chiellini un altro allenatore avrebbe continuato con la propria idea iniziale inserendo un difensore centrale come Benatia per non alterare gli equilibri della squadra, invece il tecnico livornese ha rischiato inserendo Cuadrado e facendo scalare Lichtsteiner nell'inedito ruolo di centrale di destra (anche se il momentaneo pareggio è causato proprio dall'inesperienza dello svizzero in quel ruolo, in collaborazione con Alex Sandro). La ciliegina sulla torta l'ex allenatore di Milan e Cagliari l'ha aggiunta a partita conclusa, difendendo ancora una volta la prestazione non eccellente di Hernanes, celebrando l'impegno di Mandzukic e rimproverando quei tifosi ormai fin troppo abituati a vincere che si permettono il lusso di fischiare i propri uomini sul campo anche quando il match si conclude con il risultato positivo.