Mentre sui palcoscenici italiani il dominio dei bianconeri prosegue senza troppi intoppi e con le inseguitrici che si ostacolano a vicenda in Europa il cammino degli uomini di Allegri appare più difficoltoso. Nella terza tornata dei gironi di Champions League la Juventus è scesa in campo in quel di Lione per affrontare la compagine guidata dalla stella Lacazette. Viste le molteplici defezioni nel reparto arretrato Allegri, pur confermando la solita difesa a 3, ha optato per schierare Evra come terzo di sinistra, lasciando ad Alex Sandro e Dani Alves la possibilità di mettere in atto le consuete scorribande sulla fascia e relegando Cuadrado in panchina, almeno inizialmente.

Come tutte le partite anche la sfida tra Lione e Juventus ha avuto molteplici punti si svolta, il primo e forse il più clamoroso arriva poco dopo la mezz'ora del primo tempo con l'arbitro Marciniak che decreta un calcio di rigore in favore del Lione per una trattenuta di Bonucci su Diakhaby, Buffon, intuendo l'angolo, para rigore e critiche che gli erano piovute addosso negli ultimi giorni. Dopo una prima frazione conclusasi a reti inviolate, ma con i bianconeri apparsi in difficoltà soprattutto nella zona mediana del campo, i primi minuti del secondo tempo confermano questa sensazione, con l'estremo difensore juventino chiamato a compiere un altro miracolo su una conclusione di Fekir deviata da Bonucci. La vera "sliding door" della partita arriva però con l'espulsione per doppia ammonizione del gabonese Lemina; i bianconeri non si fanno abbattere dalle difficoltà palesate fino a quel momento e dall'inferiorità numerica, anzi fanno appello a tutto il carattere per ribaltare l'inerzia del match.

Anche Allegri ci mette del suo mandando in campo Cuadrado al posto di Dybala, in quella che si rivelerà la mossa decisiva della partita. Mentre il Lione va nuovamente vicinissimo alla rete con un colpo di testa ravvicinato di Tolisso i bianconeri fanno appello al loro coraggio ed alla loro classe; non è infatti un caso che l'azione del gol porti le firme di alcuni giocatori più talentuosi a disposizione del tecnico juventino: da una rimessa laterale Higuain ribalta il gioco trovando Dani Alves completamente libero sull'out di destra, l'ex Barcellona avanza palla al piede fino ad innescare il talento folle e rapidissimo di Cuadrado, il colombiano lascia sul posto il proprio avversario prima di scagliare fintare un traversone verso il centro per poi calciare violentente a rete, senza lasciare scampo all'estremo difensore del Lione Lopes.

Al di là dell'ottimo risultato ottenuto, con una vittoria in trasferta dal peso specifico immenso per la qualificazione agli ottavi di finale di CL, la Juventus ha palesato qualche problema soprattutto in mezzo al campo dove Lemina, schierato come schermo davanti alla difesa, ha dimostrato di non sentirsi completamente a suo agio nel cuore del campo, un Khedira apparso meno lucido rispetto a quello straripante di inizio stagione ed un Pjanic troppo timido per essere quello ammirato ai tempi della Roma. La soluzione per Allegri ha un nome ed un cognome, legati da molto tempo alla causa bianconera, quel Claudio Marchisio ancora non disponibile, ma che presto potrà ritrovare il suo posto in mezzo al campo. Il ritorno del numero 8 potrebbe infatti permettere al mister ex Milan di schierare tutte le pedine nel ruolo a loro più congeniale senza tuttavia perdere né in dinamismo, né in fosforo garantiti entrambi proprio dal prodotto del vivaio juventino.

Due parole infine, vanno necessariamente spese a favore di Gianluigi Buffon, il capitano bianconero non si nega mai dinnanzi ai microfoni, soprattutto quando le cose non vanno per il verso giusto, ma le risposte migliori le dà indubbiamente sul campo. Ancora una volta ha scacciato tutte le critiche piovutegli addosso dopo gli errori con la Nazionale e nella recente sfida di campionato contro l'Udinese.