L'indiscrezione, fresca fresca, ha già fatto il giro del mondo (oltre ad aver destato scalpore): Pierre-Emerick Aubameyang è molto vicino a diventare un nuovo giocatore del Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro. Cifre fuori da ogni logica: stipendio da 30 milioni di euro netti a stagione al gabonese, 80 al Borussia Dortmund, una spesa che per il club cinese ammonterebbe a 160 considerata la tassa del 100% introdotta dal governo locale, in caso di acquisto di giocatori stranieri con valutazione superiore ai 6 milioni. Cioè, quasi tutti.
Due piccioni con una fava: in caso di fumata bianca (e la trattativa sarebbe ormai in dirittura), si tratterebbe del trasferimento più oneroso nella storia (?) del calcio cinese, mentre Aubameyang diventerebbe il secondo più pagato dell'Estremo Oriente, alle spalle del solo Carlos Tevez. Molto meglio, dunque, di tanti suoi illustri predecessori: da Oscar a Hulk, da Alex Teixeira a Jackson Martinez. Gente che ha messo da parte la carriera a vantaggio di un portafoglio più pesante. Perché questa è la verità, inutile che ci girino intorno: sarebbe da ipocriti.
Stipendiuccio mica male per l'attaccante classe 1989, probabilmente sufficiente per arrivare a fine mese. A proposito: una divisione per sotto-settori temporali è d'uopo, in casi come questo. 30 milioni l'anno, ovvero 2.5 milioni al mese, 83 mila euro al giorno, 3458 euro l'ora, 58 euro al minuto. In pratica, da quando hai cominciato a leggere quest'articolo, Aubameyang avrebbe guadagnato circa 70-80 euro. Praticamente l'equivalente di 12 ore di lavoro come cameriere in un ristorante di lusso, quando ti va bene (e mance comprese).
Ma se proprio vogliamo esagerare, esageriamo. Ecco cinque cose che il fortunato specialista di Laval potrebbe acquistare sfruttando le sue corpose (e imminenti) entrate "cinesi":
1) UN MINUTO = 16 CAFFE' AL "GAMBRINUS" DI NAPOLI
Nel bar probabilmente più chic e rinomato del capoluogo campano, un caffè servito al tavolino costa 3,5 euro. "Scusa, Auba: hai un minuto?", e in un batter d'occhio ben 15 persone possono comodamente aggregarsi a lui per gustare l'espresso migliore che ci sia. La miscela della tradizione partenopea è una certezza, su quella di Tiantsin abbiamo più di un dubbio.
2) UN'ORA = 35 MAGLIETTE UFFICIALI DEL BORUSSIA DORTMUND
Maniche corte, con tanto di logo della Bundesliga e (perché no) nome e numero proprio di Aubameyang fatti stampare sul retro. 95 euro circa per il pacchetto completo, così da far felici in toto i più nostalgici. E se dovesse servire un supplemento per le spede di spedizione, non dovrebbe essere un problema.
3) UN GIORNO = 3 BIGLIETTI PER LA "SILVER CLOUD"
Si tratta della crociera di lusso più costosa al mondo, offerta dalla compagnia "Silversea Cruise Line", la principale nel settore in questione. Due settimane a bordo di uno yacht che, dal porto di Londra, porta a spasso i fortunati "paperoni" verso il mar Baltico. 148 suite con vista mare, pensione completa e servizio 24 ore su 24 , per un prezzo totale di circa 28 mila euro.
4) UN MESE = 9 FERRARI GTC4 LUSSO
Nomen omen, verrebbe da dire. La motivazione è presto spiegata: 689 cavalli, 6262 cm cubici di cilindrata, Euro6, climatizzatore, sensori di parcheggio, cerchi in lega, fanali posteriori con Leds, parabrezza e cristalli laterali anteriori ad assorbimento termico ed acustico, display centrale del sistema d'infotainment da 10,25" e tanti altri optional di cui noi comuni mortali nemmeno sappiamo l'esistenza. Un gioiellino da 270 mila euro. Ma perché accontentarsi di uno quando, con 30 giorni di duro e stressante lavoro, puoi permettertene nove?
5) UN ANNO = IL DIAMANTE BIKINI
Servirebbero sacrifici, pazienza e un salvadanaio grosso quanto la tua cameretta. Ma ne varrebbe sicuramente la pena. Unica grande 'controindicazione': non sarebbe un regalo per sé, ma per la propria compagna (nel caso specifico, la bella Alysha Behague). Progettato da Susan Rosen, si tratta infatti di una pietra preziosa da 150 carati incastonata in un bikini di platino. Indossato dalla modella Molly Sims nel 2006, è il sesto gioiello più costoso al mondo: esattamente 30 milioni di euro, pari allo stipendio annuale del malcapitato centravanti. Ma del resto si sa: l'amore trionfa su tutto. Anche sulla paura di farsi prosciugare il conto in banca.
Lo slogan può essere uno e uno soltanto: "MENO AUBAMEYANG, PIU' KALINIC".