Il 29 giugno 2000 avevo 11 anni, giocavo a calcio dalla mattina alla sera e, nei rari momenti di pausa, battevo tutti al gioco dello schiaffo con le figurine panini. Eppure quel giorno finimmo di giocare prima, c’era una partita da guardare, una di quelle importanti: Olanda-Italia, semifinale di Euro 2000. Una partita che non dimenticherò mai.
L’Olanda gioca in casa, all’Amsterdam Arena, ed è la grande favorita, con una squadra di autentici campioni: dai bianconeri Van Der Sar e Davids ai londinesi Bergkamp e Overmars, fino ad arrivare ai blaugrana De Boer, Zenden, Cocu e Kluivert. Una macchina quasi perfetta, allenata da un giovanissimo Rijkaard, campione d’Europa con il Milan di Sacchi. Ma noi non siamo da meno: Zoff schiera un guardingo 5-3-2 con Maldini e Zambrotta sulle fasce e in difesa il trio Cannavaro-Nesta-Iuliano; a fare da diga di centrocampo ci sono Di Biagio e Albertini, Fiore svaria sulla trequarti e infine la coppia juventina Del Piero e Inzaghi.
Gli Orange sono in palla e si vede: il primo brivido lo regala Bergkamp, che con una rasoiata di destro colpisce il palo a Toldo battuto. Ci salviamo. Poi al minuto 34 la prima svolta della partita: Zambrotta, già ammonito, stende Zenden da dietro; l’arbitro Merk non ha dubbi: è rosso, l’Italia è in dieci uomini. Toccherà soffrire. Pochi minuti dopo Nesta colpisce Kluivert in area, per l’arbitro è fallo (dubbio) e di conseguenza rigore. Dal dischetto va Frank De Boer, uno specialista, ma contro c’è Francesco Toldo, uno che di rigori se ne intende. Rincorsa, tiro forte di sinistro, ma Toldo come un gatto si tuffa dal lato giusto e la spinge fuori. Parata, lo 0-0 resiste!
In dieci si soffre maledettamente, l’Olanda va ancora vicina al gol con Kluivert, poi al 62° altra catastrofe: Iuliano cerca di anticipare Davids in scivolata, ma l’olandese sposta il pallone e frana in area. Rigore, il secondo di giornata. Stavolta c’è Kluivert sul dischetto. Fischio, tiro col destro, Toldo è spiazzato ma…palo! L’Olanda è incredula, tutta l’Italia esulta, siamo ancora vivi. Non solo: qualche minuto dopo sfioriamo anche il clamoroso vantaggio con Del Vecchio, lanciato a rete da Totti, ma Van der Sar di piede ci nega la gioia. Niente da fare. Si va ai calci di rigore.
Parte Di Biagio, per esorcizzare l’errore di Francia ’98 che ci costò l’eliminazione contro la Francia. Rincorsa, tiro, rete nel set! 1-0 per noi. L’ansia sale, tocca all’Olanda. E’ di nuovo De Boer vs Toldo, rematch del primo tempo: rincorsa breve, tiro di sinistro…ancora parata di Toldo! La gioia è alle stelle, ma tocca restare con i piedi per terra, la strada è lunga. C’è Pessotto, tiro di destro, gol, perfetto nell’angolino. 2-0 per noi. Tocca a Stam, ex Lazio, una roccia: rincorsa lunga, destro potente e…fuori! Non ci credo, se segna Totti è quasi fatta. Francesco è calmo, guarda Van der Sar, poi la palla e parte…non è possibile: cucchiaio! 3-0 per noi. Stiamo sognando, è quasi fatta. Va Kluivert che stavolta realizza, poi Maldini per il match point…parato da Van der Sar. Peccato. C’è preoccupazione per la rimonta, tocca a Bosvelt, terzino del Feyenoord: rincorsa, tiro a incrociare…ancora Toldo!! Parata e vittoria! Tutti corrono ad abbracciare il portiere della Fiorentina, autentico eroe di giornata. Io esulto, quasi cado dalla sedia e inizio a urlare come un matto.
L’Amsterdam Arena ammutolisce, l’Italia avanza. E’ vero, perderemo la finale contro la Francia (maledetto Golden Gol di Trezeguet), ma da quel momento il 29 giugno resterà per sempre il giorno di San Toldo da Padova.