L’Inter sta per chiudere l’acquisto di Vidic, in scadenza di contratto con il Manchester United. Un altro arrivo a parametro zero dopo quello di Campagnaro ad inizio stagione, segno che gli acquisti “a zero euro” faranno sempre più parte della politica societaria nerazzurra. Un male? No.

 

Prima della fine dello scorso campionato, Campagnaro aveva già deciso di trasferirsi all’Inter al termine della stagione e del contratto con il Napoli. In scadenza, i nerazzurri si sono dimostrati interessati e concreti bruciando la concorrenza forse favoriti dall’ormai certo arrivo di Mazzarri. Un arrivo importante dal punto di vista economico che ha permesso alla dirigenza di risparmiare sul cartellino e, al tempo spesso, di rinforzare il reparto arretrato con un giocatore esperto e importante dal punto di vista della continuità.
Affare importante e azzeccato.

 

A distanza di 6 mesi, l’Inter ripresenta la politica del “parametro zero”. Thohir bussa alla porta di Nemanja Vidic, centrale 32enne in scadenza con il Manchester United. Il serbo risponde. Difensore arcigno e imbattibile sulle palle alte risulta letale anche in zona offensiva, dove risulta difficile contenerlo. L’età non è certo un suo punto forte, ma un biennale sembra più che onesto vista la sua costanza in termini di rendimento e presenze. Manca, come si dice, solo l’ufficialità ma Vidic sarà nerazzurro.

 

Un altro acquisto importante per l’Inter che si troverà in squadra un difensore di ottimo livello con spesa riguardante il cartellino pari a zero. Quella dei parametro zero è una politica giusta da perseguire (ovviamente con la giusta intensità) e che può portare più facilmente a risultati positivi che negativi.
Infatti, non c’è niente di peggio che spendere milioni e ritrovarsi in casa un giocatore deludente (vedi Pereira), il risultato è meno amaro se l’investimento è minore.
Oggi si parla della possibilità di tesserare Evra e Sagna, entrambi al capolinea con Manchester e Arsenal. Ben venga, con le giuste considerazioni contrattuali.
Avanti dunque con questa nuova politica che piace ai tifosi e alle casse della società.

 

 

Pietro Turchi