Si e no: 2 espressioni inequivocabili per dire cosa va bene, e cosa va male, di qualcuno o di qualcosa. Questa rubrica è dedicata agli aspetti positivi e negativi del momento di Inter, Juve e Milan, oltre alle altre squadre del campionato di Serie A.

 

 

INTER

 

ASPETTI POSITIVI

 

Mazzarri camaleontico: opportunamente, prima ha pensato a coprirsi, e poi a puntare sulla qualità per vincere.

 

Sono stati determinanti Guarin, Palacio e, finalmente, Alvarez, che ha corso, in 85’, quanto in 2 stagioni intere. 

 

Nel 3-5-2, occorrono esterni di grande rendimento, e la coppia Jonathan-Nagatomo sfida, con onore, le perplessità.

 

ASPETTI NEGATIVI 

 

La fortuna è parte del successo, e l’occasione capitata a Kucka, sullo 0-0, poteva cambiare il destino della gara. 

 

A centrocampo, Cambiasso (400 presenze) e Kuzmanovic non sono apparsi all’altezza dei compiti assegnati da Mazzarri.

 

All’inizio, colpiva la panchina, con il mercato emarginato: Andreolli, Rolando, Wallace, Taider, Belfodil e Icardi. 

 

JUVENTUS

 

ASPETTI POSITIVI

 

Per adesso, la sindrome della “pancia piena” non si avverte, lasciando spazio, piuttosto, a concretezza e determinazione.

 

Tevez ha l’istinto puro del killer, ciò che mancava a una squadra, coperta di gloria dai Rossi, Inzaghi e Trezeguet.

 

Pogba vuole diventare il miglior giocatore del mondo, e questa ambizione è fondamentale per la crescita di un asso.

 

 

ASPETTI NEGATIVI 

 

Vucinic, nel primo tempo, è stato anticipato, in maniera sistematica, dagli avversari, riprendendosi nella ripresa.

 

Pirlo, ormai, conosce la sua sorte: essere braccato subito, con un anno in più, e costretto ad arretrare oltre misura.

 

Se Llorente ha giocato pochi minuti, su quel campo pesante adatto alle sue caratteristiche, quando servirà alla Juve?   

 

MILAN

 

ASPETTI POSITIVI

 

E’ naturale pensare che la vicinanza di una partita da 30 milioni (PSV) abbia frenato le motivazioni della squadra.

 

Le assenze, soprattutto, di Bonera, De Jong, Robinho e Pazzini rendono difficilmente giudicabile il Milan di oggi.

 

Allegri era già partito, nel 2012-2013, con 2 sconfitte, riuscendo a trainare il Milan dal sedicesimo al terzo posto. 

 

 

ASPETTI NEGATIVI 

 

Riflettendo su Mexes e Zapata, sembra assurdo avere cercato Ljiaic e Honda, invece di un difensore di spessore europeo. 

 

La staticità di Balotelli-El Shaarawy è diventata ancor più imbarazzante, se confrontata con il dinamismo di Toni (36). 

 

Con la squadra sbilanciata, Montolivo, pur protagonista di 105 passaggi riusciti, non è una “diga” come De Jong.

 

ALTRE SQUADRE

 

ASPETTI POSITIVI

 

Merita il primo gradino del podio il Napoli di Hamsik, che ha assimilato in fretta il gioco offensivo di Benitez.

 

Individualmente, la “medaglia d’oro” tocca a Toni, autore di 41 gol di testa, a 3 lunghezze dal recordman Bierhoff.

 

Petkovic ha avuto il coraggio di cambiare la coppia centrale difensiva, e Ledesma, ottenendo il riscatto post-Juve. 

 

 

ASPETTI NEGATIVI 

 

Il Bologna è crollato, sotto i colpi della squadra più spettacolare: tutti insufficienti, meno il solito Diamanti. 

 

L’Udinese, fra Italia ed Europa, attraversa un periodo infelice, ma grida vendetta il 2-2 mancato da Zielinski. 

 

Fra Parma e Chievo, è stato uno 0-0 grigiastro, come il clima che sta mutando, anche se Cassano non ha deluso.

 

 

Carlo Nesti