Si avvicina velocemente il giorno della semifinale d'andata di Champions League che vedrà la Juventus - unica italiana rimasta ancora in corsa nelle coppe europee, oltre che unica nel Vecchio Continente ancora in corsa su tutti i fronti - impegnata contro il Monaco al Louis II, sfida che precederà il match di ritorno che si giocherà nello Stadium bianconero la settimana successiva. Le due squadre arrivano al grande evento con grande entusiasmo: entrambe in vetta nei rispettivi campionati, unica differenza nel cammino relativo alle coppe di lega. La Juventus ha già in tasca il pass per la finale dell'Olimpico contro la Lazio (non si conosce ancora la data che dipenderà proprio dall'esito della sfida europea), i monegaschi sono stati eliminati pesantemente ieri sera in semifinale contro il Psg, antagonista principale nella corsa al titolo in campionato: un 5-0 clamoroso che lascerebbe intendere un passaggio a vuoto dal punto di vista fisico e mentale che tanto verrebbe comodo anche alla squadra di Allegri, ma che a conti fatti tutt'altro è tranne che un buon indicatore dello stato di forma della squadra di mister Jardim.
Come abbiamo già avuto modo di raccontare in mattinata, infatti, il Monaco è sceso ieri in campo con una squadra imbottita di riserve e ragazzini della Primavera che mai avevano visto il campo in partite ufficiali della prima squadra sino a ieri sera. Per non lasciare dubbi a riguardo, di seguito riportiamo una lista con i 13 giocatori impiegati e il relativo minutaggio da agosto ad oggi:
De Sanctis 613
Mbae 0
Diallo 711
Raggi 2361
-Diabila 0
Jorge 185
Beaulieu 0
Muyumba 0
N'Doram 439
Andzouana 0
Cardona 141
Germain 3218
-Bongiovanni 0
Provando a fare un parallelismo con la stessa Juventus, è come se oggi i bianconeri scendessero in campo con questa formazione: Neto; Coccolo, Benatia, Rugani (Semprini), Rogerio; Mattiello, Mandragora, Rincon, Leris; Kean, Mandzukic (Zeqiri). Quanto peso potrebbe avere un 5-0 subìto da una formazione del genere contro Napoli o Roma, le due squadre più vicine alla Juve a livello di potenziale effettivo come lo è il Psg col Monaco? Ogni commento sarebbe evidentemente superfluo.
Qualche considerazione la si potrebbe fare sulla sportività di chi affronta con tanta arrendevolezza un impegno quale una semifinale di coppa, ma qui si entrerebbe troppo nel soggettivo: Jardim ha sicuramente le idee più chiare di tutti nella gestione del suo gruppo, dunque sarebbe da presuntuosi sindacare in tal senso. Un parallelismo ulteriore, però, lo si vuol fare prendendo spunto dalle parole di Giampaolo, allenatore della Sampdoria al centro di furiose polemiche qualche mese fa quando contro la Juve scelse di far giocare una formazione a detta di molti farcita di riserve, anche se poi si scoprì che certe scelte (vedi Schick) non solo furono felici, ma addirittura ripetute anche nelle settimane successive: "All'andata hanno detto che ci siamo scansati, ma bisogna riconoscere i valori in base ai quali giudicare. Fosse stato così, dunque, dobbiamo dire che anche il Barcellona si è scansato?". Un tema tanto caro, questo dello scansarsi, a chi vuole giustificare così le tante vittorie bianconere in Italia in questi anni: andiamo a fare questo parallelismo di cui prima, allora?
Proviamo a tornare un attimo indietro nel tempo di qualche mese, immaginiamoci il Napoli capace di arrivare in semifinale di Champions League contro il Psg (la Juve di Francia), e dunque ritrovare i partenopei a giocarsi una semifinale di Coppa Italia contro la Juventus (il Psg d'Italia) a pochi giorni dall'impegno europeo. Proviamo ad immaginare Sarri che si traveste da Jardim, e che dunque sceglie una formazione del genere: difesa composta da Rafael fra i pali, Maksimovic (poi sostituito dall'esordiente Milanese) e Chiriches coppia centrale, il giovane Schiavi a destra e Strinic a sinistra; Rog ed il Primavera Otranto in mezzo al campo, i due promettenti Liguori e Russo esterni di centrocampo; Milik e Pavoletti tandem offensivo con l'altro esordiente Negro in campo al posto dell'ex Genoa a metà secondo tempo. Cosa sarebbe successo dalle nostre parti? Quali tipo di critiche avrebbero investito Napoli e Sarri? Quale sarebbe stata la reazione della stampa francese all'eventuale tonfo azzurro contro la Juventus?
Dovute conclusioni: il match di ieri sera fra Psg e Monaco non mette nelle mani di Allegri nessuna indicazione utile in vista del doppio confronto che si consumerà nei prossimi quindici giorni, e tutto il mondo è paese davanti all'eventualità di poter scegliere cosa e come giocarsi in una competizione. Evidentemente "vincere non è importante, ma l'unica cosa che conta" non è uno stile sportivo/calcistico esclusivamente di marca bianconera.