Nelle ultime due apparizioni, in campionato contro la Lazio ed in coppa Italia contro il Milan, il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha stupito tutti schierando una formazione ultra offensiva che prevedeva lo schieramento contemporaneo di Cuadrado, Dybala, Higuaín, Mandzuki? e Pjani? (in rigoroso ordine alfabetico), rispondendo con i fatti alle critiche che lo descrivevano, senza troppi giri di parole, un allenatore troppo calcolatore e che ama mantenere il controllo del risultato dopo aver trovato il vantaggio, esponendosi dunque a pericolose beffe causate da semplici episodi, ordine del giorno nel mondo del calcio.

Il modulo prettamente offensivo ha inevitabilmente portato i risultati sperati con due vittorie, più perentoria quella contro la Lazio, più "faticosa" quella contro il Diavolo montelliano. Contro i capitolini il risultato di 2-0 è maturato nei primi 16 minuti di gioco, ma nell'arco del resto della partita per i bianconeri ci sono state diverse occasioni per dilagare ulteriormente; nella sfida di Coppa Italia il doppio vantaggio trovato con le reti di Dybala e Pjani? è stato invece dimezzato dal gol realizzato dal centravanti rossonero Bacca, tuttavia anche in questo caso i bianconeri hanno avuto altre opportunità per trafiggere nuovamente l'estremo difensore avversario.

Ad un primo impatto l'atteggiamento e le pedine messe in campo da Allegri sembrano essere dunque decisamente più offensive rispetto a quanto visto nella prima parte di stagione; tuttavia i numeri, che spesso non dicono tutto ma raccontano molto, dicono che la Juventus finora non è stata esattamente prudente come si pensava.

Nelle 20 partite disputate finora in campionato, giova infatti ricordare che è ancora da recuperare la sfida contro il Crotone, la squadra del tecnico livornese ha raccolto 16 vittorie, 4 sconfitte e nessun pareggio con un totale di 42 reti segnate (secondo miglior attacco assieme alla Roma) e 16 reti subite (miglior difesa) e dunque una differenza reti di +26. Scendendo nello specifico dei risultati sulle 16 vittorie ottenute fino a questo momento 9 sono arrivate con più di una rete di scarto, mentre, va da sé, le restanti 7 sono state vinte con un solo gol di vantaggio al triplice fischio finale dell'arbitro. Più equilibrio, se così si può dire, si trova invece quando si parla di sconfitte: 3 volte su 4 i bianconeri sono usciti battuti di lunghezza (Inter alla quarta, Milan alla nona e Fiorentina alla ventesima), mentre solamente il Genoa alla quattordicesima giornata è riuscito a portarsi a casa i tre punti con il conforto di due reti di scarto.

I numeri ribaltano dunque l'opinione dei molteplici opinionisti che avevano bollato fin troppo presto l'atteggiamento di Allegri come "troppo prudente" rispetto alla qualità dei giocatori a sua disposizione. Il tecnico bianconero, viceversa, è stato un buon ragioniere, attendendo il momento propizio per sfoderare tutta la forza d'urto possibile con i giocatori della sua rosa.