Ricordate il 1 luglio 2017? Quel giorno molti di voi si trovavano sicuramente al mare, qualcuno si accingeva a sostenere l'esame orale per la maturità, altri erano in vibrante attesa del listone Fantagazzetta, così da poter inaugurare il classico fanta-studio matto e disperatissimo. E poi c'era Adam Marusic. Un ragazzone montenegrino timido e sorridente, sbarcato a Roma un po' a sorpresa. Un nome passato sottotraccia, prima di quel caldo giorno estivo mai accostato alla Lazio da parte del mondo dell'informazione sportiva. L'ennesima scommessa targata Tare. Una scommessa vincente? A giudicare dalla prestazione sfornata ieri sul prato del Bentegodi, dovremmo davvero essere sulla strada giusta.

I sei milioni e mezzo di euro spesi per il suo cartellino non sono bastati per fargli guadagnare sin da subito il posto da titolare. Ci è voluto anche l'infortunio di Basta, uno degli uomini più affidabili di questa Lazio nonché fedelissimo di Inzaghi. Ora che la strada dinanzi a sé è spianata, l'esterno ex Ostenda non sembra avere alcuna intenzione di perdere tempo. Alla sua prima apparizione dal 1' con la maglia biancoceleste ha regalato numeri impressionanti: si procura il rigore del vantaggio, mette a referto 4 cross (come Lukaku), 2 tiri e 2 occasioni da gol, sigla la rete del definitivo tris. E poi corre, corre tantissimo. Undici chilometri netti, quasi quanto Parolo (11,04) che da sempre è il leader della squadra da questo punto di vista. Con un picco di 31.6 km/h nella graduatoria della velocità in sprint (nessuno come lui). Se non fosse per lo strepitoso stato di grazia di Ciro Immobile, sarebbe stato di gran lunga il migliore in campo.


Come comportarsi adesso in ottica fantacalcio? Se avete preso sia Marusic che Basta, definirvi lungimiranti sarebbe persino riduttivo. A maggior ragione considerando che sono listati in due ruoli diversi (difensore il primo, centrocampista il secondo). Una differenziazione che sottende allo stesso tempo le caratteristiche dei due calciatori: più accorto in copertura il serbo, maggiormente votato alla fase di spinta il montenegrino. Motivo che lo rende ideale nei meccanismi del 3-4-2-1 di Inzaghi (da provare anche come ala pura nel 4-3-3), oltre che fantacalcisticamente ben più appetibile rispetto al "rivale" nelle gerarchie sulla corsia destra. Per chi a inizio ottobre sarà chiamato a sostenere l'asta di riparazione, il consiglio è scontato: Marusic è da prendere al volo. Perfetto per chiudere con uno slot di qualità il proprio centrocampo, con la crescente speranza che a stretto giro di posta possa trasformarsi in qualcosa di molto più prezioso. Sassuolo, Juventus, Cagliari, Bologna, Benevento e Udinese, nel mezzo Zulte e due volte Nizza in Europa League: il diretto interessato avrà a disposizione 30 giorni (e forse anche qualcuno in più, visto che il problema rimediato da Basta potrebbe tenerlo fuori almeno fino a metà novembre) per guadagnarsi la piena fiducia di Inzaghi e dei fantallenatori. E per dimostrare sul campo di essere uno dei migliori esterni in circolazione.