"Adam Marusic è ufficialmente un nuovo giocatore della Lazio". Apriti cielo. Tra critiche, insulti gratuiti e sghignazzamenti vari sui social, chi riesce a distinguersi dalla massa sono i soliti fenomeni: quelli del pregiudizio dilagante e dell'ironia spicciola. Quelli del "E chi è questo? Il classico bidone preso da 'Lotirchio' per pochi euro", o del "Bene, ora possiamo ambire a una salvezza tranquilla". Ve lo giuro: siete fantastici.
La prima di tante domande che mi viene da porvi è la seguente: quanti di voi, seduti comodamente dai divani di casa vostra, seguono regolarmente da anni il massimo campionato belga? Certo, potreste controbattere sventolandomi davanti al naso la tesi della (palese) inferiorità tecnica e di appeal che ha la Pro League rispetto ai 5 principali tornei calcistici d'Europa.
E sarebbe una prova inconfutabile e incontestabile? Ve lo dico io: no. No, perché altrimenti come si spiegherebbe (tanto per fare un nome) l'impatto avuto da un certo Paulo Dybala sul nostro calcio già ai tempi del Palermo? Eppure, prima di sbarcare in Sicilia, militava nel modestissimo Instituto Atletico Central Cordoba. Seguendo il vostro ragionamento, visto il campionato e la società di provenienza, si sarebbe dovuto perdere nei meandri dell'anonimato. I fatti, invece, dimostrano che non è andata esattamente così.
Bene, direte voi. Allora come secondo, 'fondatissimo' argomento presenterete, in questa sorta di "tribunale virtuale" del calciomercato estivo, la lista dei nomi che nell'era Lotito non hanno per nulla inciso o che, pur giocando con frequenza, hanno confermato le poco eleganti etichette che gli avevate affibbiato prim'ancora di vederli giocare. Perea, Alfaro, Garrido, Lequi, Oscar Lopez, Makinwa, eccetera eccetera: l'elenco è davvero lunghissimo.
Per un attimo, quasi sarei orientato a darvi ragione. Poi, però, faccio un paio di valutazioni. In primis: anche i grandissimi club toppano gli acquisti, persino quelli costosissimi. Per restare in casa Lazio, mi viene in mente il clamoroso flop di Mendieta quando c'era ancora Sergio Cragnotti come presidente (89 miliardi di lire praticamente mandati in fumo).
Eppure sono così tanti gli esempi del passato (anche recente) che ancora oggi dovrebbero fungere da campanello d'allarme per gli assatanati sputa-sentenze. Per onestà intellettuale, infatti, andrebbe riportata parimenti la notevole serie di calciatori che, arrivati a Roma con l'inflessibile targhetta di semi-sconosciuti, sono stati enormemente valorizzati sul profilo sportivo e, in alcuni casi, rivenduti anche a oltre 20 volte l'investimento iniziale. E' l'esempio di Aleksandar Kolarov, arrivato per 800 mila euro dall'OFK Belgrado nell'estate del 2007 e ceduto tre anni dopo al Manchester City (non proprio un club qualunque...) per 20 milioni. O di Stephan Lichtsteiner, preso dal Lille per 933 mila euro e finito alla Juventus tre annate più tardi per 10 milioni. O dello stesso Antonio Candreva, 'strappato' all'Udinese nel 2012 e fatto diventare, nel giro di un paio di stagioni, uno dei migliori esterni offensivi italiani nonché cardine della Nazionale. Non a caso l'Inter, appena undici mesi fa, per portarlo a San Siro ha sborsato 22 milioni + 3 di bonus. E poi Lichtsteiner, Muslera, Zarate, Pandev, Hernanes, Lulic, Felipe Anderson, Biglia, Milinkovic-Savic. Sempre la stessa storia: prima 'derisi', poi elogiati. Allora è proprio vero che il gioco vale la candela.
La morale è presto detta: mai giudicare un giocatore senza prima vederlo all'opera. Occhio, però: con "vederlo all'opera" non si intende andare a spulciare qua e là qualche video su Youtube. Significa pazientare intelligentemente, informarsi, placare i facili entusiasmi, smorzare lo scontato sarcasmo. E qui torniamo al discorso fatto in partenza: la Lazio ha preso Adam Marusic. Magari avrete avuto ragione voi, magari realmente si dimostrerà non all'altezza. Ma nel frattempo, vi do un consiglio: tenete a freno la lingua e (soprattutto) i tasti sotto le vostre dita. Altrimenti il rischio di dover affannosamente tornare su Facebook per cancellare vecchi post e commenti fuori luogo, nel giro di qualche giornata di campionato, sarebbe piuttosto elevato.