Inutile nasconderlo, chi vi scrive ci capisce poco di motori, ci capisce pochissimo di cilindrata e cavalli e meno ancora (siamo ai limiti del niente in realtà.. ma sfido qualcuno a saperne di più..) di Open, Factory, Factory 2 e Open che diventano Factory o viceversa. Chi vi scrive guarda da sempre la MotoGp per avere emozioni, per caricarsi e scaricarsi di adrenalina e perchè è così, da che mondo è mondo, una domenica su due si guarda Valentino Rossi. Benissimo, la gara di ieri aveva tutti gli ingredienti per essere vissuta a 360°, con tutte le forze e la tensione del caso, eppure, io modestissimo tifoso e appassionato da quattro soldi, nonostante il fatto che Rossi ci fosse in piedi sul divano non ci sono finito.
Avete capito di cosa sto parlando vero? Se la risposta è no andiamo per ordine e lo capirete!
Gara, per chi non l'ha vista, bellissima ed emozionante sin dalle prime battute, vuoi per la super rimonta di un Valentino d'altri tempi, vuoi per la caduta di un grande protagonista come Lorenzo o per quella di una sorpresa come Bradl ma anche, perchè no, per via del giovane iridato Marquez capace di lottare praticamente senza aver mai provato complice una frattura non ancora completamente guarita. E allora cosa mancava? Mancava solo una persona, un nome, una voce, un protagonista: Guido Meda.
L'assenza dello storico cronista per me è stata più pesante di quella di Ferguson per i tifosi del Manchester United, come loro anch'io avevo trovato il mio punto di riferimento e come per loro la separazione è stata tragica e il suo sostituto è ancora ben lontano dal trovare le corde e i tasti giusti. Per carità Zoran Filicic e Loris Capirossi hanno comunque fatto meglio di quanto sta facendo Moyes, anzi, forse in una gara normale, in una dell'anno scorso per intenderci non mi sarei neanche accorto della differenza. Ma questa non è stata una gara normale e a me è mancato tutto dal "e dopo il semaforo scatenate l'inferno" iniziale al "Rossi c'è, Rossi c'è" finale, passando anche per quel "occhio al riquadrino, stop & go per noi" che ritenevo addirittura odioso, eppure ieri lo aspettavo. Perchè, parliamoci chiaro, un "Rossi è davanti" non arriva allo stesso modo. Così come "nooo un'altra caduta" non vale un "mannaggia mannaggia" o un "che bella lotta, che bella battaglia" è tre piani sotto al classico "tutti in piedi sul divano". Ieri Marquez "voleva vincere" , "così come Valentino ha talento e possibilità di potercela fare" e per farlo "staccava al limite" . Di solito invece per lo spagnolo, quello "in monoruota", quello del "gas a martello" era "vietato fumare". E così fino a quando, nell'ultimo giro, per tutti noi VR46 "gliel'ha data su" per loro "non voleva (vuole ndr) mollare ed era (è ndr) molto vicino per provarci".
Mi sono mancati anche gli altri dell'allegra compagnia, da Alberto Porta a Paolone Beltramo passando per la storica spalla Loris Reggiani e la più recente Giulio Rangheri apprezzato nell'ultimo campionato.
La mia, attenzione, non vuole essere una critica a Filicic e Capirossi, due bravissimi professionisti, più cronisti veri che non tifosi, ai quali faccio anche i miei personali (quanto inutili per loro credo) complimenti per una cosa: sono andati per la loro strada e non hanno provato ad imitare l'inimitabile.
Hanno ancora comunque 17 GranPremi per migliorare e convincermi nel frattempo mi chiedo due cose:
1. Quando al grande Meda scadrà il contratto con Mediaset?
2. Tra i tanti canali interattivi che Sky a dedicato alla MotoGp non si potrebbe aggiungere uno con la telecronaca della voce storica di questo sport?
Quest'anno Rossi sembra esserci.. e io voglio tornare a saltare in piedi sul divano. E voi?
Fabio Groberio