Tra pochi giorni finirà anche il 2016, e già nelle prossime ore, a meno che non sia già iniziato, sarà anche il tempo del tormentone dell'anno: "Allora, cosa fai a Capodanno?".

La fase clou della concentrazione delle frasi maledette, in verità, generalmente risiede tra il 25 ed il 30, ma poiché siamo ormai anche nel pieno della sosta invernale del campionato, e siccome vogliamo mettervi sull'attenti, ci portiamo avanti col lavoro. Avrete la risposta giusta, alla domanda che qualsiasi vostro amico e conoscente vi porrà, con quello sguardo consapevolmente tagliente, aguzzo, infido. Con dipinta in visto la tipica faccia di ***da di chi si meriterebbe una risposta del tipo "Mi impicco con le luminarie. Vieni anche tu?", oppure "Saranno fatti miei, no? E comunque non saresti invitato comunque".

Il problema è tutto qui: alla fine la tua risposta la sai già. E' una pre-stampata ormai dal 2004, un CTRL+C / CTRL+V sin da quando, l'ultimo dell'anno, hai smesso di passarlo guardando Gigi D'Alessio fare il countdown su Rai 1. “Non so, deciderò all’ultimo”, dirai, anche questa volta.

Una frase che, d'altra parte, hai già imparato a usare. Facendo il fantacalcio, ovviamente. Perché quando il tuo acerrimo avversario passa le ore, in chat, a chiederti prima dell'asta estiva se hai già deciso su chi puntare, le cose sono due: o non gli rispondi, o gli dici un balla grande quanto la sbornia di zio Gigino al cenone.

Perché il fanta è guerra. E non meno cruenta della fila all'open bar della festa privata di Capodanno per la quale hai speso 250 euro l'ultima volta. E dove servivano solo sangria e vodka-Red Bull. Detto ciò, solo i fantallenatori sanno cosa c'è di peggio, di quell'angustiante quesito. Perché, sì, almeno per chi fa il fanta, ci sono cose ben peggiori, che sentirselo chiedere. Eccone 10. Che potrai serenamente anche elencare, mentalmente, al posto del fastidiosissimo '10-9-8-7-6-5-4-3-2-1-auguriiiiiii!' che, anche stavolta, dovrai recitare con un sorriso stampato in faccia più finto del rientro di Berardi.

10) Il turno infrasettimanale.

Perché neanche gli allenatori veri decidono chi schierare fino a 43 secondi prima della partita. E anche 43 secondi dopo il fischio iniziale, non sono ancora convintissimi.

9) Perdere 66 a 65.5.

Perché se per un punto Martin perse la cappa, tu per mezzo punto hai perso la Coppa.

8) La sconfitta che arriva per mano dell'ultimo calciatore, dell'ultima squadra, dell'ultima partita del turno che inizia venerdi e finisce lunedi. Meglio l'eutanasia.

7) Il gol del difensore che subentra dalla panchina per il titolare più certo delle tasse, della morte, e del fatto che a fine stagione dirai la frase "L'anno prossimo non lo faccio più, il fantacalcio".

6) Le classifiche bugiarde. Quelle in cui tu sei ultimo perché hai subito 59 gol in 16 giornate, ed il primo, che ha un punteggio totale pari alla metà del tuo, ne ha subiti 3. Uno in ognuna delle uniche tre giornate in cui ha vinto 2-1.

5) Il pianto preventivo. Quello che inizia al lunedi mattina, subito dopo il calcolo di giornata, e che dura sino al calcolo della successiva. Quello di chi ha Dzeko in casa contro il Crotone, Dybala allo Stadium contro il Pescara, Icardi a San Siro col Palermo, e si lamenta dell'infortunio del suo Pettinari, tacciandoti di essere un menagramo.

4) Il compagno di squadra del tuo rigorista, che litiga con colui il quale ha calciato le ultime 30 volte dal dischetto, fino a strappargli il pallone dalle mani. Per poi sbagliare. Ed, ovviamente, a portarsi a casa il +3, c'è il portiere del tuo avversario.

3) L'attacco Berardi-Milik-Pavoletti-Melchiorri-Paloschi-Dybala. Pensa a chi li aveva presi tutti e sei, ad agosto. Pensa alla quasi assoluta certezza che covava, silente, nell'animo, di aver vinto il fanta con 9 mesi di anticipo. Pensa che quel tizio, minuto della stessa fortuna del pianoforte di Gigi D'Alessio, è lo stesso che vedi riflesso nello specchio ogni mattina.

2) Il trasferimento di gennaio. E, no, non sto parlando degli scambi che farai - che ovviamente ti andranno tutti male - nella tua fantalega: ma di quelli veri. Si, perché ce ne sono di benedetti e maledetti. Ma quelli che interessano a te, ovviamente, sono solo i secondi. Che, tipicamente, riguardano il più classico dei titolari inamovibili (Eder dalla Samp all'Inter? Pavoletti dal Genoa al Napoli? Gomez dall'Atalanta alla Roma? Roba del genere) delle medio-piccole, che finisce in una big - o presunta tale - a fare panchina. Dovevi pensarci prima.

1) Le fantaleghe finite già a dicembre. Già, proprio come la tua, nella quale insegui - ma poi, cosa? - la penultima, arrancando, e vedi la vetta della classifica più distante di una notte di fuoco con Belen. E che ti lascia, già adesso, quando manca ancora più di metà stagione, con l'amaro in bocca (ed il bruciore lì dove non batte il sole). E mica per la notte di passione, eh. Perché quella anche ad agosto, per te, era irraggiungibile.

Tutto chiaro, adesso? Ah, dimenticavo: auguri. 

E facci sapere cosa farai a Capodanno, già che ci sei.