Il paradosso: da una parte, una Juve organizzata per contenere (3-5-1-1), che riesce a vincere l'incontro; dall'altra, un Milan organizzato per attaccare (4-3-3), che riesce a perdere il match. Orribile il primo tempo, eccetto la punizione di Pirlo, che ha costretto Abbiati a immolarsi. Leggermente meno oscena la ripresa, decisa da un rigore, a mio giudizio, legittimo, per come Amelia ha travolto Asamoah. Sicuramente, il modulo bianconero è maggiormente adatto ad agire in trasferta, in spazi larghi. Con analoga certezza, Balotelli avrebbe reso più affascinante la sfida, che non Pazzini. Adesso, potrebbe accadere un fatto incredibile: scudetto matematico della Juve, nel derby, davanti al 90 per 100 dello stadio granata. Questa, francamente, mi mancava...
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Carlo Nesti