L’impronosticabile doppietta di Emeghara alla Lazio nel posticipo della 25.a giornata relega il Palermo all’ultimo posto , vanificando gli sforzi per ottenere i primi due (miseri) punticini della gestione Malesani. L’impresa del Siena di Rosina - rinato sotto la cura Iachini-  contro la terza in classifica sembra suonare il requiem per il Palermo che non vince in campionato dal 24 novembre dello scorso anno.

Con cuore, grinta e cattiveria i ragazzi di Iachini hanno dimostrato di avere una voglia matta di rimanere nella massima serie, una voglia che quest’anno sotto Monte Pellegrino sembra non essersi mai vista. 

 

Ed è proprio l’assenza questa voglia di lottare che rende più amara questa lenta agonia.

 

D’altronde Il Palermo, unica squadra a non aver vinto fuori casa, ha conquistato appena 19 punti, frutto di 3 vittorie e 10 pareggi. Con  il secondo peggiore attacco della serie A, ha cambiato ben 3 allenatori e 2 direttori sportivi.  Sono scesi in campo 36 giocatori diversi, un record per la serie A.  Numeri impietosi che non lasciano presagire nulla di buono.

 

La matematica ancora però non ci condanna.

 

 

INCROCI TRA EX: Sabato arriva il Genoa dell’ex Ballardini che raggiunse il record di vittorie stagionali (17), poi superato la stagione successiva. Era l’annata 2008/2009, in cui il tecnico ravennate era alla guida di uno dei migliori Palermo di tutti i tempi potendo vantare la prolifica coppia Miccoli-Cavani (28 goal in 2).  Di contro Malesani che non ha lasciato ottimi ricordi in Liguria e che adesso è chiamato all’impresa nel capoluogo siciliano. Sarà la sfida tra Frey e Sorrentino, due dei migliori portieri della nostra serie A che non hanno mai avuto la fortuna di giocare nelle "grandi". Al Barbera ritornernanno anche Cassani e Bovo, due giocatori che hanno dato tanto per la causa rosanero, giocando la famosa finale di Coppa Italia contro l'Inter e che ora potrebbero mettere la firma su una delle pagini più tristi della storia del Palermo Calcio. 

 

 

 

DALLE PROMESSE AI FATTI: In questi giorni in cui è necessario fare gruppo e concentrarsi su questa delicatissima sfida, il presidente Zamparini in conferenza stampa ha lasciato espressamente intendere di aver fissato un premio in denaro in caso di salvezza. Un milione e seicento mila euro per l’esattezza. Inoltre per tranquillizzare la piazza, oltre ad aver proposto al capitano Miccoli il rinnovo del contratto, ha ribadito la sua intenzione di cedere la società ad improbabili imprenditori arabi. I tifosi sono stanchi delle continue promesse e dei ripetuti sbalzi di umore di un Presidente che ormai  ha perso credibilità (forse anche nei confronti di se stesso).  Il periodo di selvaggia campagna elettorale di certo non aiuta.

 

Non sono ammessi passi falsi. Servono i tre punti. E' inutile sottolineare quanto sia decisivo questo incrocio, un vero e proprio scontro diretto: con una vittoria il Genoa si tirerebbe fuori dalla bagarre, condannando il Palermo ad una, non ho ancora capito se evitabile o inevitabile, retrocessione. 

 

 

Ai tifosi in fondo basterebbe anche solo per una notte che Boselli si trasformasse in Emeghara e Miccoli in Rosina. Solo per una notte, sia chiaro. 

 

 

Giovanni_Migliore