In un turno sulla carta favorevole la Juventus compie il suo dovere andando a vincere sul nebbioso campo del Bologna, così Cuadrado e soci hanno recuperato tre punti all'Atalanta e altri li rosicchieranno ancora questa sera visto lo scontro diretto che andrà in scena tra Milan e Napoli. Arrivare alla sosta invernale accorciando il più possibile sulle dirette concorrenti per il piazzamento Champions è di fondamentale importanza per la truppa juventina. Nonostante l'andamento della Juventus sia a livello di risultati abbastanza positivo, 16 i punti realizzati nelle ultime 7 partite figli di cinque vittorie, una sconfitta (di misura contro l'Atalanta) ed un pareggio (a Venezia nella precedente giornata), la sensazione che circonda ancora l'ambiente bianconero è quella di insoddisfazione ed anche la vittoria di ieri pomeriggio con il Bologna non è esente da questo sentimento, anzi non ha fatto altro che peggiorarlo.
I tre punti portati a casa sono stati infatti una delle poche note positive della partita di ieri. La prestazione della squadra bianconera non è stata decisamente soddisfacente contro un avversario grintoso, volitivo e ben organizzato, mentre gli uomini di Allegri hanno spesso dato la sensazione di non saper cosa fare dopo aver recuperato il possesso della sfera. In particolar modo a centrocampo in fase di costruzione ci sono stati numerosi errori di natura prettamente tecnica con passaggi, anche semplici, imprecisi e decisamente troppo lenti per scardinare una squadra attenta come quella di Mihajlovic. Non è un caso che entrambe le reti juventine siano frutto più dell'intuizione di un singolo che di una giocata corale; nella prima, in avvio, è Bernardeschi ad imbeccare Morata con un bel passaggio filtrante che coglie alla sorpresa la difesa bolognese permettendo allo spagnolo di attaccare la poca profondità rimasta prima di concludere di prima intenzione, mentre nella rete del definitivo 0-2 è un'iniziativa personale di Cuadrado che, con un pizzico di fortuna, si converte in una parabola imprendibile per Skorupski.
Nella Juventus dunque qualche conferma e poco da salvare. Il reparto che è uscito certamente meglio dalla contesa di ieri è la difesa con un de Ligt sempre più leader fuori e dentro al campo, il centrale olandese ha dimostrato ancora una volta di essere un campione nonostante la giovane età e di sapersi esaltare nella lotta, anche sporca, come quella con Arnautovic. L'ex Ajax ha poi spronato i compagni a non "staccare" quando la partita si è messa sui binari giusti e nel post-partita ha rincarato la dose a favore di telecamera. A centrocampo Arthur ha dimostrato qualcosa in più rispetto alle ultime uscite, cercando di dare un gioco quantomeno ordinato alla squadra, anche se McKennie e soprattutto Rabiot non lo hanno certamente agevolato in questo senso. In avanti invece Bernardeschi si conferma in un periodo piuttosto positivo con un altro assist di pregevole fattura fornito a Morata e tanta voglia di mettersi a disposizione della squadra anche in fase di ripiego, il numero 20 bianconero vuole fortemente arrivare al rinnovo, anche al ribasso, e le sue prestazioni sul campo stanno confermando la sua volontà di restare a Torino ed infine Morata che si conferma attaccante più da trasferta che da scassinamento dei fortini avversari nelle sfide casalinghe.
Il rovescio della medaglia è rappresentato da giocatori con poca voglia di lottare o che preferiscono troppo spesso il colpo ad effetto piuttosto che la giocata semplice che potrebbe aiutare maggiormente la costruzione della squadra. L'infortunio di Pellegrini al polpaccio lancia poi un piccolo campanello d'allarme: l'esterno difensivo era uno dei giocatori migliori delle ultime uscite della Juventus e questo stop potrebbe minarne la fiducia acquisita fino a questo momento, ma soprattutto obbliga Allegri a dar fondo alle energie di un Alex Sandro tutt'altro che brillante in questo periodo.
Insomma tre punti che aiutano la classifica ed aumentano le possibilità di rientrare nella lotta per il quarto posto, ma dopo la sfida vinta contro il Bologna la sensazione è che questa Juventus abbia ancora molta strada da fare e che il mercato di gennaio possa essere già una prima occasione per correggere il tiro di una rosa non all'altezza del blasone juventino.