Il derby d'Italia non è mai una partita come le altre. In qualsiasi situazione di classifica, in qualsiasi contesto le sfide tra Juventus e Inter sono sempre cariche di un sapore e di un'atmosfera particolari ed anche quella di questa sera non sfuggirà a questo leitmotiv, anzi.

Nella conferenza stampa della vigilia il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha caricato di significato la sfida, ricordando che i bianconeri sono chiamati a difendere il secondo posto conquistato finora sul campo. Il livornese ha calcato più volte la mano sul fatto che i suoi giocatori hanno infatti racimolato 53 punti figli di 16 vittorie, 5 pareggi ed altrettante sconfitte, cioè tre punti più dei rivali di questa sera, fermi a quota 50. Ovviamente la situazione "reale" è ben diversa con i bianconeri ancora sotto al giogo dei 15 punti di penalizzazione, situazione che resterà invariata almeno fino al 19 di aprile, data dell'udienza davanti al Collegio di Garanzia per valutare il ricorso fatto dalla società piemontese. Quindi la classifica al momento racconta di una Juventus distante ben 12 punti dai rivali di sempre. Dall'altra parte della barricata Simone Inzaghi ha ricordato come la situazione sia ancora in bilico con gli organi giudicanti ancora al lavoro, elogiando contemporaneamente la rosa della Juventus, in particolare l'argentino Di Maria, vero game changer dei bianconeri nella seconda parte di stagione. 

Le due squadre arrivano alla sfida di questa sera piuttosto acciaccate, i padroni di casa dovranno rinunciare a due difensori titolari importanti come Skriniar e Bastoni, mentre in casa Juventus resteranno fuori dai giochi Alex Sandro, Milik, Miretti e l'ormai enigmatico Pogba. Nonostante le assenze importanti i due allenatori difficilmente snatureranno i propri undici iniziali, le due formazioni si affronteranno a specchio con i loro rispettivi 3-5-2. A cambiare le carte in tavola potrebbero essere invece i giocatori in dubbio per infortuni o stanchezza eccessiva, considerando che in questo elenco per la Juventus appaiono nomi del calibro di Di Maria e Chiesa, giocatori che da soli possono cambiare la fisionomia di una squadra e, soprattutto, l'andamento di una partita. 

Dopo la sconfitta di misura in trasferta contro la Roma quella di questa sera per la Juventus sarà una partita molto importante, sia dal punto di vista della classifica che da quello emotivo e della personalità. E' vero che dopo la partita con i giallorossi la formazione di Allegri ha risposto con due vittorie contro Sampdoria e Friburgo, ma è anche vero che lontano da Torino in campionato sono arrivati i risultati peggiori di quest'annata: delle cinque sconfitte stagionali ben quattro sono state registrate lontane dall'Allianz Stadium ed il rendimento in termini di gol realizzati è decisamente deludente con solo 11 reti in 12 apparizioni, meno di un gol a partita. I numeri dei nerazzurri nelle sfide interne invece raccontano di una squadra che sa ben sfruttare l'effetto San Siro: Martinez e soci hanno vinto 11 delle 13 sfide giocate nel capoluogo meneghino, realizzando 27 reti e subendone solamente 6. 

Una vittoria lontano da Torino contro una rivale importante come l'Inter potrebbe dare agli uomini di Allegri la spinta emotiva per puntare al piazzamento Champions indipendentemente dall'esito del ricorso e dare un vantaggio psicologico anche in vista della prossima doppia sfida di Coppa Italia che vedrà le due squadre incrociare nuovamente i loro cammini. Infine non è da sottovalutare anche il contraccolpo che potrebbero subire i nerazzurri, già apparsi molto in difficoltà nelle ultime uscite: una sconfitta contro la Juventus potrebbe nuovamente mettere in bilico la panchina di Inzaghi nonostante la qualificazione ai quarti di Champions League. 

Per la Juventus la sfida di questa sera rappresenta un vero e proprio esame di maturità per capire quali possano essere realmente le ambizioni stagionali. Gli uomini di Allegri saranno dunque chiamati a dimostrare che gli elogi sulle loro capacità sono meritati e che i 53 punti conquistati sul campo non sono certo frutto di fortuna e casualità.