Di Fabio Groberio
Attenzione: Questo blog non contiene spoiler ma solo qualche strampalata considerazione personale e qualche domanda, altrettanto strampalata.
Da anni sono un grandissimo appassionato di serie Tv. Mi sono appassionato al genere quando ero poco più che un ragazzino guardandone una leggera, forse banale e, se la rivedessi oggi, probabilmente neanche tanto fatta e recitata benissimo come Smalville e da allora non mi sono più fermato. Allora non me ne intendevo per niente di recitazione, di cast, di scenografie e argomenti vari, avevo semplicemente parecchio tempo libero ed ero felicissimo di investire un'oretta al giorno per seguire le gesta di Clark Kent, il protagonista. Clark, il giovane Superman, era arrivato sul nostro pianeta a bordo di una navicella spaziale e grazie ai suoi poteri doveva fronteggiare vari nemici, umani e non, cercando di proteggere i suoi amici e il suo grande amore, Lana. Era proprio il classico eroe in stile disneyano: estremamente buono, impacciato con le ragazze, con molti amici ma circondato da tantissime persone cattive che lui doveva sconfiggere per il bene dell'umanità. Non potete immaginare il mio tifo per lui e il nervoso che mi veniva quando per non metterne a repentaglio la vita era costretto a respingere il suo grande amore.
Bene, da allora ne sono passati di anni e con molto meno tempo libero sono diventato molto più selettivo sulle serie Tv da guardare. Rispetto ad allora tutto è cambiato, dal genere alla scenografia passando per la qualità sia del prodotto che degli attori. Ma la cosa che è cambiata più radicalmente è la personalità del protagonista principale, dal buonissimo Clark Kent sono passato allo stravagante e misantropo Dottor House, poi all'attività criminale di Walter White e alla razionale pazzia di Rick Grimes fino al mio preferito di oggi: Frank Underwood.
Qualche sera fa, a mezz'ora dalla fine dell'ultima puntata della terza stagione mi sono reso conto, mio malgrado, di quanto ero in ansia per una sua possibile sconfitta, di quanto ci sarei rimasto male se non avesse vinto. Ma come? Io, cresciuto con il mito di Clark Kent ora faccio il tifo per un politico doppiogiochista, senza scrupoli, senza morale e che non si fa nessun problema ad incaricare qualcuno di infrangere la legge o a sporcarsi le mani in prima persona?
Sono rimasto talmente impressionato dal personaggio creato da Kevin Spacey da aver dimenticato tutti i buoni propositi di una volta, chissenefrega di valori, amicizia, amori, famiglia, a me come a lui interessa solo la scalata al potere. Senza badare tanto ai perchè e ai come.
Moglie, amante, assistenti e collaboratori vari sono solo un modo per arrivare a quel potere, a quella scrivania, mentre i cosidetti buoni come Zoe Barnes, Lucas Goodwin, il Presidente Walker, la Dunbar e tutti gli altri non sono più quelli da sostenere ma semplicemente ostacoli di cui sbarazzarsi al più presto, a qualsiasi costo e in qualsiasi modo.
Se siete resistiti fino a questo punto vi starete chiedento cosa tutto questo possa in qualche modo c'entrare con il calcio, giusto?
Il punto è che nel calcio come nella serie Tv si fa il tifo per il grande, per il potente, per quello con meno scrupoli ma con più fascino e soprattutto con più possibilità di vittoria.
- Perchè in moltissime province non si tifa per i propri colori ma per quelli di una delle big? E perchè non succede mai il contrario?
- Perchè la squadra con il maggior numero di tifosi in Italia è la Juventus? Che quando va in molte città è come se giocasse in casa, e questo nonostante il recente processo su Calciopoli e le mille insinuazioni avanzate dai suoi detrattori ad ogni rigore generosamente concesso o gol in fuorigioco convalidato.
- Perchè la seconda posizione se la giocano l'Inter nonostante, ad esempio, si sia cucita addoso uno Scudetto non conquistato sul campo e il Milan che pure qualche macchia nella sua lunga storia ce l'ha?
- Perchè quasi nessuno nello Stivale al di fuori degli abitanti del quartiere veronese ha come squadra del cuori il Chievo? Eppure la sua storia ha del miracoloso, quasi del fiabesco.
- Perchè in pochi sostengono ad esempio Empoli e Sassuolo nonostante il loro interessante progetto legato al bel gioco e alla valorizzazione di giovani italiani?
- Perchè il sogno Carpi invece di trovare nuovi tifosi sta incontrando parecchie perplessità sul ritorno d'immagine del nostro campionato?
- Potrei andare ancora avanti ma la sostanza è, mi ripeto e vi chiedo: perchè nel calcio come in televisione facciamo il tifo per il forte, potente, ricco e magari con qualche macchia a discapito del piccolo, fresco, debole, che viene dal basso e che difficilmente alzerà mai un trofeo?
"Un leone non chiede il permesso prima di mangiare una zebra" Frank Underwood