Una tripletta come biglietto di presentazione. Icardi ci ha steso domenica scorsa il Sassuolo; Vieri, alla prima in casa, stordì alla stessa maniera il Verona di Prandelli, nella stagione '99-2000. Il fisico, i movimenti in area, la potenza, il tiro forte e preciso, il colpo di testa, il taglio in area a dettare il passaggio. Sono molte le cose in comune tra i due attaccanti e viene facile il gioco affascinante quanto improbabile del paragone: Icardi è meglio di Vieri? Lo diventerà?

Ribadendo che il paragone è ancora prematuro

è comunque possibile fare già un confronto incrociato della carriera:

C'è anche un'altra considerazione da fare: il livello dell'attuale campionato rispetto a quello in cui si misurava Vieri:

Premesse concluse, è evidente, tra i due, una somiglianza di potenziale e la stessa dinamica nel cercare la porta. Icardi non è ancora al livello di Vieri ma può diventarlo e molto probabilmente ci arriverà, magari superandolo

Nel metro di giudizio entrano poi due fattori importanti: la purezza del numero 9, del centravanti all'italiana e del saper fare reparto in solitudine; la componente caratteriale

Il paragone potrebbe essere fuori luogo, invece, non tanto nella concreta fattibilità, quanto perchè Icardi e Vieri sono semplicemente due giocatori diversi e quindi le somiglianze cessano nel fissarne una diversa tipologia di giocatore

Monia Bracciali

#tacchettiaspillo