Una vittoria che rappresenta di più dei 3 punti guadagnati in classifica, una vittoria che simboleggia la fiammella della speranza, una fiammella che si alimenta e fa ancora sperare tutto l'amiente gialloblù. 

Il Verona di mister Zaffaroni ne aveva bisogno come il pane ed è arrivata nello scontro diretto con la Cremonese, dopo un arco di tempo che aveva superato i quattro mesi di assoluto digiuno, con un ruolino di marcia molto inquietante di ben 10 sconfitte consecutive ed un pareggio esterno.

L'ultimo successo degli scaligeri risaliva infatti all'anno scorso, il 4 settembre, quando si imposero con il risultato di 2-1 contro la Sampdoria.

Un primo aspetto da rilevare è la doppietta siglata dal valido Lazovic, un altro aspetto da rimarcare è invece quello relativo alla porta rimasta finalmente inviolata, ciò non succedeva da ben 9 mesi: l'ultima volta accadde nella partita contro il Genoa, era il 4 aprile in una partita vinta di misura per 1-0.

Con questo prezioso successo gli scaligeri hanno riaperto i giochi nella zona rossa della classifica, agganciando la Sampdoria e rosicchiando due punti allo Spezia: ora sono 6 punti di distanza dalla salvezza, decisamente raggiungibili se si darà continuità alle ultime due prestazioni. 

Un quadro più chiaro e delineato dovrebbe comunque esserci al termine della diciannovesima giornata del massimo campionato, traguardo al quale la formazione gialloblù spera di arrivare con due risultati positivi in calendario contro l'Inter ed il Lecce.

La parola passa ora al rettangolo verde, ma senza tralasciare qualche operazione di calciomercato che potrebbe scaturire in questo lungo mese di gennaio.