Per la Juventus la partita di martedì contro l'Atletico sarà uno snodo fondamentale per la stagione 2018/19. Ribaltare il punteggio e passare ai quarti di finale di Champions League potrebbe dar vita ad un lungo slancio emotivo utile per poter affrontare con piglio più coraggioso i prossimi impegni europei.
In Italia invece la situazione dopo la vittoria sul Napoli si è cristallizzata, con un ottavo Scudetto consecutivo che sembra ormai solamente questione di tempo e di matematica. Lo strapotere degli uomini di Allegri nel nostro massimo campionato è clamorosamente evidente. Contro l'Udinese, nel primo anticipo della ventisettesima giornata, il tecnico livornese ha infatti schierato una formazione di seconde linee trovando comunque agilmente la vittoria.
In campo dal 1' sono andati infatti i giocatori che finora avevano trovato meno spazio, come Barzagli, Rugani, Caceres, Spinazzola e soprattutto il giovanissimo Kean. Dopo appena undici minuti i padroni di casa hanno già trovato il vantaggio proprio grazie al ragazzo nato nel 2000, che ha sfruttato alla perfezione un cross di Alex Sandro, anticipando i difensori avversari e battendo Musso. Al 25' la prima e praticamente unica nota stonata della serata juventina con Barzagli costretto a lasciare anzitempo il campo per via di un problema muscolare. La sfida contro un Udinese fin troppo arrendevole viene poi chiusa già al 39' con la doppietta di Kean, bravo a sfruttare un passaggio troppo leggero della retroguardia friulana per involarsi verso la rete difesa da Musso e di inventarsi un gol da calcio a 5 calciando con la punta del piede.
La ripresa si trasforma dunque in un lunghissimo garbage time ed i padroni di casa ne approfittano per dilagare prima con un rigore, conquistato ancora da Kean e trasformato da Can, e poi con la rete di Matuidi. Il gol della bandiera degli ospiti viene realizzato da Kevin Lasagna che sfrutta un bel lancio di Rodrigo De Paul controllandolo con il petto e poi lasciando partire un sinistro incrociato che non lascia scampo a Szczesny.
Tirando le somme dopo il fischio finale la partita di venerdì sera si è rivelata poco più di una sgambata per la Juventus, una sorta di allenamento che però ha dato più di una indicazione positiva. La più importante ed evidente è certamente quella data dalla prestazione di Kean. Il giovane sta crescendo ed allenandosi accanto a campioni del calibro di Cristiano Ronaldo non può che trarre del giovamento, giusta dunque la scelta della dirigenza di trattenerlo a Torino, lo spazio sul campo per lui finora è stato molto poco, ma, con uno Scudetto praticamente in tasca, non è detto che d'ora in avanti il numero 18 bianconero riesca a trovare un maggior minutaggio. La seconda nota positiva è rappresentata da Leonardo Spinazzola: reduce da un lungo infortunio l'ex atalantino è stato schierato sull'out di destra, non la sua corsia preferita, dando vita comunque ad una prestazione di buon livello sia dal punto di vista fisico che da quello tecnico/tattico. Se dovesse ritrovare la continuità già mostrata in quel di Bergamo, l'esterno potrebbe far valere il suo status di giocatore cresciuto nel vivaio per entrare a far parte in pianta stabile della rosa juventina e, perché no, sognare un posto da titolare. Due parole vanno infine spese sulla prestazione di Alex Sandro: insignito della fascia di capitano dopo l'uscita di Barzagli, il brasiliano è tornato a tratti quello travolgente del suo primo anno in Italia. Dopo una prestazione così positiva appare ancora maggiormente una sciagura la sua squalifica nella gara di ritorno contro l'Atletico Madrid.