Ci sono squadre che, da un giorno in poi, diventano famose. E punto.
Solo per il loro nome, che diventa così finalmente da Carneade a rimbombante. Bastano pochi attimi, e pochissime, favorevoli, circostanze, ad incastonare il proprio nome nell'eternità. Che so, una sgroppata del fratello mediocre d'un mediocre giocatore dell'Inter (Solari), le chiusure del mediocre omonimo d'un brasiliano di spessore (Kakà), o le parate dell'indomito - per una notte - portierino mediocre d'un calcio mediocre (Chiotis).
Basta così poco, alle volte, per esterrefare l'intero Continente. Così è stato per l'Apoel Nicosia, questa settimana. I ciprioti, il cui intero budget annuale in sostanza è pari a quello degli introiti della loro Champions (10 milioni), è così approdato ai quarti di finale del torneo per club più prestigioso, sbattendo fuori, e senza complimenti, il ben più blasonato Lione. E pensare che il piccolo Apoel, oggi, si trova al terzo posto nel campionato cipriota, dietro alla capolista Limassol e all'Omonia Nicosia.
E pensare che ancora c'è chi non li conosce. La CNN, ad esempio, che ha associato l'Apoel Nicosia alla piccola cittadina di Nicosia, appunto, ma in Sicilia, vicino Barcellona Pozzo di Gotto (in attesa di dire anche che Messi & Co., per lo stesso motivo, se la giocano tra fichi d'india e cannoli alla ricotta).
Beh, da oggi niente più dimenticanze, ignoranze e gaffe, in tal senso. L'Apoel è diventato finalmente celebre, un pò come un macellaio appena uscito dalla casa del GF. E da oggi sarà sufficiente dire 'Apoel' per non confonderlo nè con piccole cittadine della Trinacria, nè con altri, altrettanto mediocri, Apoel ma con l'H (Hapoel Tel Aviv, ad esempio).
Basterà dire 'l'Apoel' per dire tutto. Un pò come dire 'Lapo'.
L'Apoel come Lapo Elkann, appunto, come nel trastullante ludus di parole di cui sopra.
D'altra parte fu proprio il rubicondo ed a suo modo geniale pulzello di casa Agnelli, qualche anno fa, a dirlo, in un'intervista: "Chiamarmi Lapo mi consente di omettere il cognome".
E se lo consente a te, caro Lapo, allora significa che anche "chiamarsi Apoel consente di omettere il proprio cognome". L'Apoel come Lapo Elkann. Ma solo per questo.
Alfredo De Vuono