Nel primo anticipo della ventiquattresima giornata la Juventus espugna un feudo avverso come quello rappresentato dall'Artemio Franchi di Firenze.

In una serata difficile, in cui tutta la passione viola si è concentrata e riversata verso il mai perdonato ex Federico Bernardeschi, la Juventus soffre un pressing a tutto campo portato dagli uomini di Pioli. Dopo aver ricevuto da Buffon i difensori bianconeri si sono trovati immediatamente aggrediti dagli attaccanti e dai centrocampisti dei padroni di casa, situazione che impediva di fatto il consueto possesso juventino. Impossibile per Benatia e Chiellini riuscire a servire facilmente Pjanic, seguito a sua volta molto da vicino da Benassi. Alla Juventus non restava dunque che cercare gli esterni o tentare il lancio lungo verso un Higuain troppo spesso isolato.

Proprio questo pressing altissimo ha portato all'episodio più clamoroso della partita quando l'arbitro Guida ha assegnato un calcio di rigore a favore dei padroni casa, salvo poi revocarlo per il fuorigioco di Benassi sul tocco di Simeone e conseguente deviazione di Alex Sandro. Dopo questo episodio la tensione del match, già alta in partenza, è ulteriormente salita, rendendo ancora più difficile la vita alle due squadre. Il labile equilibrio viene spezzato solamente nella ripresa, quando proprio Bernardeschi si guadagna e trasforma un calcio di punizione dal limite dell'area, sfruttando un posizionamento non perfetto di Sportiello e barriera viola. La rete del definitivo 2-0 è invece arrivata nel finale della partita, con i padroni di casa sbilanciati alla ricerca del pareggio infilati in contropiede da Higuain che non ha avuto problemi nel battere Sportiello a tu per tu.

Quella vista ieri sera non è stata certamente la Juventus più spettacolare dell'anno, ma la consueta calma predicata da mister Allegri ha portato ancora una volta i suoi frutti. Diversi i protagonisti in ombra, soprattutto nella linea mediana dove il più dinamico è stato indubbiamente Claudio Marchisio, mentre Panic, dopo un inizio promettente, ha dimostrato di soffrire eccessivamente la marcatura a uomo di Benassi. Khedira infine ha svolto molto lavoro oscuro, ma senza mai riuscire ad incidere in fase di possesso. Una Juventus non bella né travolgente, che però ha potuto contare sull'apporto di un Bernardeschi caricato oltremodo dagli ingenerosi fischi dei suoi ormai e tifosi, il numero 33 ha realizzato il gol che ha sbloccato il match e poi si è lasciato andare ad un'esultanza liberatoria, senza comunque cadere nel tranello della polemica.

Dopo il roboante successo contro il Sassuolo, la partita di ieri sera lancia l'ennesimo segnale forte per il campionato italiano: la Juventus sa vincere ancora le partite anche quando è necessario mettersi il coltello tra i denti e lottare per ogni possesso. Questa sera toccherà al Napoli rispondere alla Vecchia Signora nella sfida, altrettanto delicata, contro la Lazio.