9 Maggio 2010, ultima giornata di Lega Pro, al Bentegodi di Verona si gioca la partita decisiva, Hellas-Portogruaro, la grande favorita di inizio stagione, lo squadrone dal monte stipendi quasi da Serie A e capace a farsi raggiungere nonostante un vantaggio vicino alla doppia cifra fino ad un mese dalla fine del campionato contro la matricola terribile e attuale capolista del girone, chi vince va direttamente in Serie B. Gioca meglio il Verona davanti a 25 mila tifosi ma Ceccarelli, Esposito e Di Gennaro incredibilmente non trovano la via della rete, rete che invece segnano gli ospiti all'ultimo minuto, con Bocalon.. è la fine di un sogno.. il Verona (che poi perde la finale play off contro il Pescara) affronterà anche la stagione successiva, la quarta, in Lega Pro. I tifosi sugli spalti, disperati, ripensano alle disavventure delle stagioni precedenti, la clamorosa retrocessione in B con Mutu e Camoranesi in attacco, la successiva retrocessione il Serie C dopo l'incredibile spareggio con lo Spezia con Cu*olo (ancora oggi impronunciabile per un veronese, scusate) capace di sbagliare da due passi un gol già fatto, la prima infausta stagione della storia nella terza serie culminata con la salvezza all'ultimo minuto nello spareggio di Busto (davanti a più di 2000 veronesi) e ora quest'altra delusione, questo campionato già vinto e poi incredibilmente perso.
"Cosa abbiamo fatto di male per meritarci tutto questo?" si chiedevano i 25 mila, mai un giorno lontano dalla squadra, mai scesi sotto i 10.000 spettatori in casa e capaci di applaudire sempre e comunque i giocatori, sia dopo una retrocessione che dopo una salvezza per non scendere in C2.. "Non ci meritiamo tutto questo"
Da quel giorno tutto è cambiato, la stagione successiva dopo l'arrivo di Mandorlini in panchina (a stagione in corso dopo l'esonero di Giannini) e di uomini veri in campo come Maietta e Ferrari si chiuse in modo trionfale con una lunga rincorsa culminata con la vittoria con la Salernitana nella finale play off, è Serie B.
La stagione del ritorno nel calcio con i nomi sulle maglie è altrettanto spettacolare, il Verona da matricola stupisce, il Bentegodi da terreno di conquista diventa una fortezza e la squadra, che tra le altre cose si prende il lusso di schiacciare a Torino per 4 a 1 la grande favorita, si arrende solo semifinale Play Off (dove ci fu lo zampino del buon Ma*sa, scusate ancora). La stagione seguente, con Setti ad affiancare Martinelli al timone e Sogliano come nuovo Direttore Sportivo, ricalca la precedente ma si chiude in un altro modo: sempre ultima giornata, sempre partita decisiva, davanti a 25.000 l'Hellas pareggia contro l'Empoli e ritorna, dopo 11 anni, in Serie A
"Sono finite le gite a Verona"
Ora, è sotto gli occhi di tutti questo inizio di campionato dei gialloblu allenati da Mandorlini, mi dicono tutti di tenere i piedi per terra, lo dicono a più riprese sia l'allenatore che il Presidente e il Direttore Sportivo e lo ribadiscono i giocatori, "salviamoci, non abbiamo ancora fatto nulla" oppure "teniamo i piedi per terra, siamo alla settima giornata".
Io mi fermo, ci penso, rifletto, probabilmente hanno ragione loro, siamo al primo anno in Serie A dopo tantissimo, tanti dei nostri giocatori sono all'esordio in massima categoria, 13 dei giocatori finora più utilizzati erano con noi anche in B e addirittura 5 dalla Lega Pro con Juanito e Jorginho in prestito perchè ancora non ritenuti pronti. E' giusto quindi tenere i piedi per terra, ci sarà un motivo se Rafael e Maietta hanno dovuto aspettare i 30 anni per esordire in Serie A (ma ci sarà veramente?), come possiamo pensare di non soffrire noi per salvarci quando soffriranno anche realtà consolidate nella massima serie? Hanno ragione loro, salviamoci e non facciamoci distrarre da altro.
Ma poi mi fermo ancora, ci penso ancora e rifletto ancora.. "Chi me lo fa fare di tenere i piedi per terra?"
Io non sono un giocatore, io sono un semplice tifoso, un tifoso che ha pianto sul divano quando la squadra retrocedeva in C, che ha gioito a Busto per una salvezza in Lega Pro e che ha pianto ancora, ma di gioia dopo la partita di Salerno, perchè ora che mi sto divertendo dovrei smettere di sognare?
E allora dico che va benissimo che giocatori e staff pensino partita per partita, pensino alla quota 40 ma a me tifoso, a noi tifosi, lasciateci sognare, lasciateci pensare che abbiamo un grandissimo portiere, uno che si è fatto i 4 anni di Lega Pro e che ora è tra i migliori della Serie A, che abbiamo un grandissimo capitano, una grande persona prima che un gran giocatore, Maietta infatti si fece mettere un premio Serie A alla firma del suo primo contratto con noi, che abbiamo uno come Jorginho, uno dei più forti registi in Italia, che abbiamo un parco esterni incredibili tra cui questo super Iturbe e che abbiamo trovato un Campione del Mondo che si è innamorato dell'ambiente Verona e che è sempre l'ultimo a mollare a 36 anni. Ma poi ancora possiamo vantarci di avere una grandissima società (si può riassumere tutto con un paragone con lo scorso Pescara, noi Jorginho l'abbiamo tenuto, loro Verratti l'hanno venduto), un grandissimo allenatore e dei grandissimi tifosi, più di 16.000 abbonati che danno una spinta in più ai giocatori in campo come testimoniano le 3 vittorie s 3 quest'anno in casa e più in generale le sole 5 sconfitte casalinghe nelle 60 partite disputate con Mandorlini in panchina.
A noi tifosi lasciateci sognare, ok terremo i piedi per terra, ok, non faremo la corsa sulla Roma capolista che ci sta scappando e difficilmente riprenderemo (e ci mancherebbe!) ma sperare di finire nella parte sinistra della classifica perchè no? Dando per scontato, ovviamente, che comunque vada noi saremo sugli spalti a tifare e che in ogni caso "ci stiamo divertendo", finalmente e meritatamente.
"Non vorrei, però, che i nostri tifosi pretendessero la Luna.. per favore, non parliamo neanche di piazzamento da Coppa Uefa, noi dobbiamo pensare solo a metter via punti per la salvezza" Citazione del grande Osvaldo Bagnoli prima dell'inizio della stagione '85/85
Fabio Groberio