di Silvestro Giaquinto

 

Il fatto che il figlio di Pjanic si chiami Edin la dice lunga sul rapporto tra i due bosniaci. "Dzeko ed io ci sentiamo spesso, parliamo tanto anche dei nostri club: è stato un anno difficile per lui, è molto forte, ha tanta qualità. Per una squadra un giocatore come lui fa bene: ha vinto tanto e mi farebbe piacere averlo sempre vicino". Qualche tifoso più che Sabatini ha iniziato a ringraziare Miralem. Grande legame fuori dal campo tra i due connazionali e il feeling dove conta, in campo, non è da meno. Se si è parlato di incompatibilità tra Pjanic e Totti, con i due delle volte a pestarsi i piedi, con l’arrivo di quel punto di riferimento là davanti, il Piccolo Principe, così ribattezzato dal capitano giallorosso, potrebbe essere giunto alla stagione della definitiva affermazione ed assurgere definitivamente al ruolo di erede del numero 10, almeno per indiscutibile qualità. L’importanza di Pjanic, uomo fidato di Garcia, al suo quinto anno in giallorosso (solo Lobont, De Rossi e Totti più ”anziani”) e che già nella passata stagione si era preso la responsabilità di pronunciare frasi importanti, da leader, è destinata ancora di più ad aumentare. Sul modulo di gioco, per i tanti esterni presenti in rosa e i non troppi centrocampisti, difficile per ora l’ipotesi 4-3-1-2 che affascina molti, mentre l’avanzamento dell’ex Lione sempre possibile, come già sporadicamente in passato, in un 4-2-3-1. Ma meglio posticipare questo discorso, anche perché lo schema principale sarà un altro.

 

Se, dopo aver disputato il Mondiale 2014 che li ha visti uscire nel girone con Argentina, Nigeria e Iran, Dzeko è reduce da una stagione fatta di soli 4 gol in Premier League e quella di Pjanic (condizionato anche da un lungo problema fisico) è stata altrettanto deludente rispetto alla prima con il tecnico francese che aveva portato al ricco rinnovo di contratto fino al 2018, insieme ora cercheranno di aiutarsi a vicenda e a fare le fortune della Roma. Il nuovo bomber c’è ma servono i rifornimenti per non restare a secco e se il gioco offensivo degli uomini di Garcia ultimamente non ha brillato, chi meglio di Pjanic può risolvere il problema? Un assaggio dell’intesa vincente è possibile già ammirarlo in queste gare giocate in Nazionale con la loro Bosnia.

 

12/10/2009, Bosnia-Iran 2-3 (amichevole): addirittura 6 anni fa, con Pjanic che aveva esordito in Nazionale nell’agosto dello stesso anno, si poteva guardare il cross dalla destra proveniente dai piedi di Giotto, in maglia numero 18 per la testa dell’ariete numero 11 (ad inizio video).

 

 

07/09/2012, Liechtenstein-Bosnia 1-8 (Qualificazioni Mondiali): Dzeko ne fa tre, il primo dei quali imbeccato al limite dell’area dal centrocampista che conta 59 presenze con la maglia del suo Paese (minuto 1:50).

 

 

16/10/2012, Bosnia-Lituania 3-0 (Qualificazioni Mondiali): Pjanic illumina prima per il gol di Ibisevic, poi trova con un cross Dzeko in mezzo all’area, infine il centravanti ricambia il favore spianando la strada per l’inserimento del giocatore della Roma. Pjanic per Dzeko, ma anche viceversa quando si possono sfruttare le sponde e gli spazi creati dall’ex Wolfsburg.

 

 

07/06/2013, Lettonia-Bosnia 0-5 (Qualificazioni Mondiali): Pjanic, in maglia numero 8, lancia il contropiede dalla sua metà campo. Dzeko non deve far altro che controllare e spingere in rete.

 

 

11/10/2013, Bosnia- Liechtenstein 4-1 (Qualificazioni Mondiali): il passaggio è sporco, la sostanza non cambia: gol di Dzeko.

 

 

01/06/2014, Bosnia-Costa D’Avorio 2-1 (amichevole): palla a Dzeko e “s’abbracciamo” è evidentemente lo schema preferito di Pjanic (minuto 0:40).

 

 

25/06/2014, Bosnia-Iran 3-1 (Mondiale): Pjanic gli dà semplicemente la palla, il numero 11 (42 centri in Nazionale, migliore di sempre) fa poi tutto da solo trafiggendo dalla distanza il portiere avversario (ad inizio video).

 

 

13/10/2014, Bosnia-Belgio 1-1 (Qualificazione Europei): un rapidissimo sguardo al centro dell’area che probabilmente non serve nemmeno (minuto 0:10). Attrazione magnetica o sensore integrato?

 

 

Pjanic e Dzeko che si abbracciano.