La sfida tra Juventus e Fiorentina è sempre molto sentita, soprattutto sulla sponda viola per via dei numerosi giocatori strappati dai bianconeri ai toscani nel corso degli anni, a partire dal clamoroso cambio di sponda del Divin Codino Roberto Baggio nell'estate del 1990. Negli ultimi anni poi gli scambi tra le due società si sono intensificati ulteriormente con la tratta Firenze-Torino che è diventata trafficata soprattutto da protagonisti molto importanti come Federico Bernardeschi, Federico Chiesa e Dusan Vlahovic. 

Oltre a questa sentita rivalità da parte del popolo viola la vigilia del match di questa sera è stata caricata ulteriormente dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente gigliato Rocco Commisso, che si è scagliato contro la Juventus accusando i bianconeri di falsare il sistema del calcio italiano, dimenticando quanto vantaggio ne abbia tratto lui stesso e che nella stagione in corso il cervello della squadra viola, il brasiliano Arthur, è arrivato in prestito proprio dalla Vecchia Signora. 

Mettendo da parte le rivalità e le dichiarazioni degli ultimi giorni e scendendo al piano più pratico della partita in sé e, soprattutto, dei risvolti di classifica quella di questa sera sarà una sfida piuttosto delicata per entrambe le squadre. Visti i risultati degli anticipi dell'undicesima giornata una vittoria da parte della squadra di Allegri o di quella di Italiano cambierebbe di molto l'aspetto della classifica. Per i bianconeri espugnare l'Artemio Franchi significherebbe rispondere alla vittoria dell'Inter sull'Atalanta, riportandosi a soli due punti di distanza dalla capolista meneghina e, soprattutto, rafforzare le proprie velleità di qualificazione alla prossima edizione della Champions League. In caso di vittoria Rabiot e soci salirebbero infatti a quota 26 portandosi a +7 sulla quinta in classifica e addirittura a +10 sull'ottava posizione attualmente occupata dalla Lazio dell'ex Sarri.

In vista della sfida di questa sera il tecnico juventino ha recuperato l'intero reparto offensivo, ma sono diverse le assenze in difesa e a centrocampo. Nel pacchetto arretrato sono ancora indisponibili Alex Sandro, Danilo e De Sciglio, quindi è probabile la riconferma della linea vista in azione contro il Verona con Bremer al centro, Rugani sul centro-sinistra e Gatti sul centro destra. A centrocampo la questione è un più delicata, oltre agli squalificati Pogba e Fagioli non ci sarà neppure l'americano Weah. Per la corsia di destra le alternative sono fondamentalmente due: o ri-utilizzare McKennie in veste di esterno o far adattare Cambiaso sulla corsia di destra anziché quella abituale di sinistra. In mezzo sono praticamente certi della titolarità Rabiot e Locatelli, mentre per il ruolo di mezz'ala destra dipenderà tutto da quello che si sceglierà per l'esterno, in ballottaggio ci sono il già citato McKennie o Miretti. In avanti dovrebbe toccare alla coppia degli ex Vlahovic e Chiesa, ma Kean scalpita per rifarsi dopo la sfortunata prestazione vista contro il Verona con le due reti annullate dal VAR.

I viola dovrebbero rispondere con il consueto 4-2-3-1, gli unici ballottaggi sono dalla cintola in su con Mandragora e Duncan che si giocano il posto accanto al "cervello" della Viola Arthur, Ikoné e Brekalo che si sfidano per la maglia da titolare come esterno offensivo di destra, mentre per quanto riguarda il ruolo di terminale offensivo l'argentino Beltran favorito su l'ex Spezia Nzola. 

In termini di filosofia di gioco si sfidano due squadre con peculiarità molto differenti. Il tecnico viola è noto per il suo stile di gioco molto tecnico e votato ad un possesso palla rapido soprattutto negli spazi stretti con il trio di trequartisti pronti a sfruttare i varchi che si vengono a creare tra le linee di centrocampo e della difesa avversaria. La Juventus di quest'anno è invece in fase di trasformazione, con un'identità ancora non ben definita e che ha dato vita a prestazioni decisamente alterne in questa prima fase di campionato. In alcune partite si vede un pressing molto alto atto a recuperare il possesso il più vicino possibile all'area avversaria, in altre occasioni si è invece visto un atteggiamento più rinunciatario con un baricentro più basso per poi cercare una veloce verticalizzazione verso le punte che, però, si sono ritrovate spesso isolate contro le difese avversarie. Considerando che la Fiorentina ha uno sbilanciamento di qualità dal centrocampo in su ci aspetteremmo una Juventus aggressiva sui primi portatori di palla viola nella speranza di sfruttare qualche indecisione o sbavatura per sporcare i guantoni di Terracciano.

Questa sera i bianconeri dovranno dimostrare di dover essere competitivi contro le squadre della prima metà della classifica. Espugnare l'Artemio Franchi con il clima incandescente che ci si aspetta sarebbe un segnale molto forte in ottica qualificazione Champions League, viste anche le difficoltà palesate fino a questo momento dalle rivali dirette.