Nei momenti di bisogno è sempre lui a dar man forte e motivare la sua squadra. E chissà che il nuovo stadio (che sarà inaugurato giovedì prossimo) non sia lo stimolo in più per rifiorire nuovamente?

 
Parliamo di Alessandro Del Piero, bandiera e storia della Juventus da ben un ventennio, ma, da almeno 4/5 anni non più prima donna di una Vecchia Signora, che, comunque, si è aggrappata spesso alle magie del numero 10 per oltrepassare ostacoli ed avversari sempre più difficili da battere e superare. 
Si pensi, tanto per fare esempi recenti, all’esperienza in Serie B, dove il Capitano a suon di gol riportò in meno di un anno la sua amata Signora nell’Olimpo del Calcio italiano, oppure alCampionato 2007-2008, dove, quasi inspiegabilmente (per molti, ma non per lui, sempre cosciente dei propri mezzi), vinse il titolo cannonieri al ritorno in Serie A, oppure (ma giuro che mi fermo qui) alla Champions League 2008-2009 dove visse da protagonista l’avventura bianconera, in special modo nei match contro il Real Madrid, dove “costrinse” tutto il Santiago Bernabeu alla standing ovation al momento della sua uscita in campo, dopo la doppietta (prima ed unica per un giocatore italiano contro le merengues) nello Stadio, tempio del calcio mondiale, situato al numero 1 di Avenida de Concha Espina, a Madrid.
 
Ebbene quest’anno (ma, come precisato poc’anzi, non è un novità) Alessandro parte perlomeno come quarto attaccante (dopo Matri, Vucinic e Quaglirella) nelle gerarchie juventine, lui, che, dopo gli esordi con in Padova in Serie B, ha fatto la storia bianconera degli anni ’90 e 2000. Ad oggi (ma il conto è destinato ad aumentare) si contano più di 700 match ufficiali con l’amata maglia a tinte bianconere, e quasi 300 reti che gli han portato molti titoli nazionali (non preciso il numero, visto che, in merito ci sono opinioni contrastanti, anche se, a mio avviso, ma già lo intuivate, gli scudetti son quelli vinti sul campo), Coppe Nazionali ed Internazionali, vissute da protagonista (l’Intercontinentale del ’96 la ricorda qualcuno?), oltre che colpi magici, che son diventati etichetta, o meglio definizione (alla stregua dell’Aspirinaper definire un generico antiinfluenzale o la Nutella, che comprende nel suo uso da “sostantivo” tutte le più variegate, anche se non originali, creme alla nocciola) per alcuni tiri imprendibili sul secondo palo (ancora oggi si sente parlare di “gol alla Del Piero” o sbaglio?).
Ma di Alessandro abbiam imparato a conoscere, oltre che il suo straordinario talento, anche la sua generosa umiltà, che gli permette di mettersi sempre in discussione, di non essere quasi mai (a differenza di qualche altra bandiera del Calcio italiano) sopra le righe nel contestare le decisioni di un suo superiore, di non sentirsi mai (nonostante potesse tranquillamente farlo)“super-partes”, e di dover avere ancora tutto da dimostrare. 
Bene in quest’ennesima stagione a Torino, son convinto che Del Piero potrà ancora essere utile alla pratica bianconera, nonostante non ci siano impegni europei, e quindi, il posto in squadra sarà da guadagnarselo giornata dopo giornata, o meglio allenamento, dopo allenamento.
Dai Alex, continua così, e, nonostante l’età, vedrai che il nuovo Stadio continuerà ad acclamarti ancora in quel modo diverso rispetto a tutti i tuoi compagni.. così come han fatto in passato,Comunale, Delle Alpi ed Olimpico.
Buona ventesima Stagione in bianconero, Capitano Mio!
 
 
Emanuele Colonna