Donnarumma, Calabria, Paletta, Romagnoli, De Sciglio, Kucka, Montolivo, Bonaventura, Suso, Bacca, Niang.
Donnarumma, Calabria, Paletta, Romagnoli, De Sciglio, Kucka, Montolivo, Bonaventura, Suso, Bacca, Niang.
Questi, nel dettaglio, sono gli undici titolari - uguali - schierati da Vincenzo Montella per conto del Milan nelle ultime due partite, contro Lazio e Fiorentina. 4 punti portati a casa, che arrivano a 7 se si totalizzano anche i 3 rimediati contro la Sampdoria, una settimana fa, quando in campo dal 1' c'erano Lapadula (sostituito da Bacca, poi uomo partita) e Sosa (out per problemi alla schiena). La matematica, a conti fatti, però, non è un'opinione: su 22 calciatori scelti dal nuovo allenatore nelle ultime due uscite, nessuno è figlio della campagna acquisti estiva. Che, per inciso, ha previsto una spesa totale pari a 26,8 milioni di euro, suddivisi più o meno equamente tra Lapadula (9), Gomez (8.5), Sosa (7.5), Pasalic (1 milione per il prestito) e Mati Fernandez (come sopra, ma con spesa pari a 0.5). Oltre a loro, ma da svincolato, a Milano è arrivato anche Vangioni: tutti, per un motivo o per un altro, desaparecidos.
Il primo ad essere bocciato, anche per questioni tattiche, è stato l'italo-peruviano. Ritenuto inadatto a giocare da esterno nel tridente, e insufficiente nell'unica occasione in cui è stato preferito a Bacca, l'ex Pescara non è né la prima alternativa alle ali (in tal caso verrebbe avanzato Bonaventura) né, forse, quella del colombiano, visto che ieri, per dare maggior peso, nel finale il cannoniere rossonero è stato sostituito da Luiz Adriano. Aveva iniziato da titolare, invece, il paraguayano Gomez, sul quale però ormai ha prevalso l'affidabile Paletta, rientrato dal prestito all'Atalanta e nuovo partner di Romagnoli in difesa. Quando rientrerà Zapata, peraltro, l'ex centrale del Lanús potrebbe anche retrocedere ulteriormente nelle gerarchie. Discorso apparentemente tattico per José Sosa, probabilmente strapagato, vista l'età ed il contratto in scadenza con il Besiktas: el Principito è stato provato solo fuori dal campo al posto di Montolivo, che però al momento è l'unico della rosa ad esser stato sempre (540') impiegato, al pari di Donnarumma e Romagnoli. Con la Samp ha agito da mezzala, con discreto successo: il ritorno di Kucka dalla squalifica e le buone prestazioni del carroarmato, però, uniti a qualche problema fisico, l'hanno nuovamente estromesso. Ed il rischio è che la panchina sia anche il destino di Pasalic, sinora mai utilizzato anche per via della sua non proprio definitissima posizione in campo. Potrebbe provare a giocare da mezzala destra, ma pur avendo smentito il suo procuratore le voci che lo vorrebbero in partenza già a gennaio, l'impressione è che la forma fisica approssimativa (è peraltro reduce da un lungo stop) e la scarsa adattabilità al 4-3-3 possano relegarlo ai margini. Per tutti e tre, però, il problema sta nell'apparente intoccabilità del terzetto composto da Bonaventura-Montolivo-Kucka, che hanno ritrovato il feeling e sembrano potersi completare al meglio. E stiamo peraltro dimenticando anche il potenziale apporto di Poli, che in qualche misura da quando è al Milan ha sempre trovato un certo minutaggio, e Locatelli, che è stato impiegato anche in contemporanea a Montolivo: tre maglie, in definitiva, per 9 calciatori.
Qualche chances in più, visto l'ottimo rapporto col tecnico sin dai tempi di Firenze, potrebbe averla Mati Fernandez, che però s'è fermato prima ancora di iniziare la sua nuova avventura, e non tornerà al massimo della forma prima d'un mese circa. Ultima, triste, menzione per Lionel Vangioni: anche per il fluidificante argentino 0 minuti giocati, e impiego limitato alle sole amichevoli. A sinistra, De Sciglio e Antonelli si stanno dividendo i gettoni, e la recente crescita del giovane Calabria, che è diventato un'alternativa di lusso ad Abate, lo colloca addirittura in 5a posizione, a livello gerarchico, tra i terzini. Considerata peraltro anche l'ennesima assenza dalle Coppe da parte del Milan, è davvero difficile, ad oggi, è davvero impronosticabile un impiego mediamente costante dei nuovi. A gennaio, peraltro, Mirabelli e Fassone potrebbero finalmente dare avvio alla nuova epoca, anche finanziaria e di mercato, della proprietà cinese, e molti dei calciatori arrivati in estate potrebbero essere definitivamente accantonati. Se non addirittura messi sul mercato: Lapadula è stato ripetutamente richiesto in prestito dal Pescara che lo ha ceduto a titolo definitivo, mentre per Vangioni la medesima richiesta è arrivata dal Genoa. Anche Gomez rischia, con il ritorno di Zapata, di essere mandato a fare esperienza. Per tutti gli altri, invece, le exit strategy al momento sono ridotte all'osso. Come le loro possibilità di scendere in campo.
Ezio Azzollini